Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 13 ottobre 2015, n. 41179. Ribadito il principio della irritualità di decisioni assunte sulla base di rigidi automatismi e non sulla base di valutazioni personalizzate del comportamento del detenuto, con la conseguenza che il periodo di semilibertà deve essere valutato caso per caso, ciò che rendeva quindi irrituale il provvedimento impugnato, assunto in violazione del principio del contraddittorio

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 13 ottobre 2015, n. 41179 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CHIEFFI Severo – Presidente Dott. DI TOMASSI Maria S. – Consigliere Dott. CAVALLO Aldo – Consigliere Dott. BONITO Francesc – rel. Consigliere...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 ottobre 2015, n. 41051. Il giudice, nel disporre la condanna dell’esecutore e/o del direttore dei lavori per il reato di cui all’art. 44 del d.P.R. n. 380 del 2001, non può subordinare il beneficio della sospensione condizionale della pena alla effettiva eliminazione delle opere abusive, in quanto solo il proprietario, ai sensi dell’art. 31 del citato d.P.R., può ritenersi soggetto passivamente legittimato rispetto all’ordine di demolizione

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 ottobre 2015, n. 41051 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. MENGONI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 ottobre 2015, n. 40978. L’obbligo dell’autonoma valutazione, a cavallo dell’entrata in vigore della L. 47 del 2015, classificato non già come frutto di una nuova disciplina, ma quale intervento meramente ricognitivo di un principio già recepito dalla giurisprudenza

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 ottobre 2015, n. 40978 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CONTI R.G. – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. DI STEFANO P. – rel. Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 12 ottobre 2015, n. 40957. L’appartenenza non in esclusiva proprietà a terza persona del mezzo non ne esclude la possibilità di confisca in quanto sia la lettera che la ratio della disposizione conducono ad escludere che la comproprietà con un terzo estraneo del veicolo condotto dall’imputato in stato di ebbrezza sia d’ostacolo all’applicazione della misura stessa

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 12 ottobre 2015, n. 40957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – Consigliere Dott. DOVERE Salvatore – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – rel. Consigliere Dott. DELL’UTRI...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 ottobre 2015, n. 40772. In merito alla contravvenzione prevista dall’articolo 5, lett. b), della L. 30 aprile 1962, n. 283, norma che punisce la detenzione per la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione, viene sancito che l’inosservanza delle norme tecniche di buona conservazione integra violazione dell’ordine alimentare: si tratta di un reato di danno che non presuppone la sussistenza di lesioni alla salute.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 ottobre 2015, n. 40772 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 ottobre 2015, n. 40765. In caso di concorso di più circostanze aggravanti per le quali la legge stabilisce una pena diversa da quella ordinaria del reato o di circostanze ad effetto speciale, incombe uno specifico obbligo di motivazione sul giudice che, dopo aver quantificato la pena relativa alla circostanza più grave, ritenga di operare l’ulteriore aumento di pena previsto come facoltativo dall’art. 63 co. 4 c.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 ottobre 2015, n. 40765 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. PEZZELLA...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 ottobre 2015, n. 40350. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto, prevista dall’articolo 131 bis c.p., non può essere applicata alla fattispecie di omesso versamento dei contributi previdenziali in quanto, sotto il profilo dell’offesa, la distrazione di tali importi, anche se riferita a poche mensilità, da parte del datore di lavoro crea un danno sulle singole posizioni dei lavoratori che non può essere qualificato come particolarmente tenue

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 ottobre 2015, n. 40350 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419. L’eventuale divergenza tra dispositivo e motivazione della sentenza non può essere sempre risolta ricorrendo al criterio della prevalenza dei primo sulla seconda, atteso che la motivazione conserva la sua funzione di spiegazione e chiarimento delle ragioni per cui il giudice è perve­nuto alla decisione e pertanto ben può contenere elementi certi e logici che fac­ciano ritenere errato il dispositivo o parte di esso

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 28 ottobre 2015, n. 43419 Ritenuto in fatto 1. II GUP del Tribunale di Cosenza, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente, F.M., e di sei coimputati, con sentenza dei 22.1.2014, all’esito di giudizio abbreviato, lo giudicava per i seguenti reati: L1) artt. 81 cpv. c.p. e 73 DPR 309/90...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624. Risponde del reato previsto dall’art. 189, comma sesto (in relazione al comma primo), il soggetto che, coinvolto in un sinistro con danni alle persone, effettui soltanto una sosta momentanea, insufficiente a garantire l’adempimento degli obblighi di fermarsi e di fornire le proprie generalità ai fini del risarcimento, nella consapevolezza di aver causato un incidente idoneo ad arrecare danno alle persone (rilevando solo in un successivo momento il definitivo accertamento delle effettive conseguenze del sinistro). Quanto al reato di omissione di soccorso, la consapevolezza che la persona coinvolta nell’incidente ha bisogno di soccorso può assumere la forma dei dolo eventuale, “che si configura normalmente in relazione all’elemento volitivo, ma che può attenere anche all’elemento intellettivo, quando l’agente consapevolmente rifiuti di accertare la sussistenza degli elementi in presenza dei quali il suo comportamento costituisce reato, accettandone per ciò stesso l’esistenza

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 29 ottobre 2015, n. 43624 Ritenuto in fatto 1. F.P. ricorre avverso la sentenza indicata in epigrafe con la quale la Corte di appello di Milano ha confermato quella pronunciata dal Tribunale del medesimo capoluogo, con la quale egli é stato giudicato responsabile dei reati di cui rispettivamente...