Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 gennaio 2016, n. 3000. Acquirente finale ovvero soggetto immune da sanzione penale alla stregua della L. 35/2005 come modificata dalla L. 99/2009, è solo colui che acquista il prodotto contraffatto per sé e sia estraneo non solo al processo produttivo ma anche a quello diffusivo del prodotto contraffatto, la cui destinazione finale deve rimanere circoscritta all’uso e consumo dell’acquirente stesso

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 22 gennaio 2016, n.3000 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 8/1/2014 la Corte d’Appello di Milano confermava integralmente la sentenza del Tribunale di Corno del 21/4/2010, che dichiarava L.R. ed E.A. colpevoli del reato di ricettazione ex art. 648 c. 2 c.p., consistente nella detenzione, per...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 gennaio 2016, n. 587. In tema di sospensione condizionale della pena il beneficio può essere concesso per una seconda volta qualora, ai sensi dell’art. 164, co. 4, c.p., il giudice della cognizione ritenga di dover applicare una pena che si mantenga entro il limite prescritto dall’art. 163 c.p., ancorché sommata a quella precedentemente inflitta

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 gennaio 2016, n. 587 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VECCHIO Massimo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. SANDRINI Enrico Giuseppe – Consigliere Dott....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 gennaio 2016, n. 591. Il giudice dell’esecuzione, a pena di nullità dell’ordinanza pronunciata, non può decidere il merito della questione sottoposta alla sua cognizione laddove non abbia acquisito e valutato le dichiarazioni in precedenza rese dall’interessato in vinculis al magistrato di sorveglianza

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 gennaio 2016, n. 591 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VECCHIO Massimo – Presidente Dott. NOVIK Adet Toni – Consigliere Dott. TARDIO Angela – Consigliere Dott. MANCUSO Luigi Fabrizio – Consigliere Dott....

Ai fini della configurabilità del reato di mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice (art. 388 c.p.)
Articolo

Ai fini della configurabilità del reato di mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice (art. 388 c.p.)

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 gennaio 2016, n. 578. Ai fini della configurabilità del reato di mancata esecuzione dolosa di provvedimento del giudice (art. 388 c.p.), è necessario e sufficiente che vi sia stata una richiesta di adempimento (o una messa in mora), anche informale, purché si tratti di intimazione che sia precisa...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 22 gennaio 2016, n. 3048. Il pubblico ufficiale o la persona incaricata di un pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando della sua qualità, rivela notizie di ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza” (art. 326, comma primo, cod. pen.) risulta infatti integrato da un dolo generico, che consiste nella coscienza e volontà di rivelare notizie o di agevolarne la loro conoscenza da parte di terzi, nella consapevolezza del loro carattere segreto e della violazione dei loro doveri di funzione. Per gli indicati contenuti quindi l’intento dell’agente non è quello di recare danno al privato che pertanto patisce per la descritta condotta di eventuali pregiudizi non in via diretta, ma quale riflessa conseguenza destinata a rilevare ai fini della risarcibilità derivante da reato, ma non a legittimare il privato stesso all’esercizio dei poteri processuali destinati ad incidere sulle sorti dell’azione penale (artt. 408, 409, 410 cod. proc. pen.).

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 22 gennaio 2016, n. 3048 Ritenuto in fatto 1. Con provvedimento adottato de plano in data 18 settembre 2014, il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli ha disposto l’archiviazione del procedimento iscritto a carico di V.R. , sostituto Procuratore presso il Tribunale di Salerno, per...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 25 gennaio 2016, n. 3250. Sollevata alle sezioni unite la questione concernente la possibilità di rilevare in sede di legittimità la prescrizione maturata precedentemente alla pronuncia della sentenza di secondo grado, ancorché non eccepita né rilevata in sede di appello, soprattutto allorché ciò non richieda alcuna attività di apprezzamento delle prove

Suprema Corte di Cassazione sezione V ordinanza  25 gennaio 2016, n. 3250 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Genova confermava la sentenza emessa in data 27/05/2008 dal Tribunale di Massa in composizione monocratica nei confronti di M.D. , condannato a pena di giustizia per il delitto di cui agli...