Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 settembre 2014, n. 18550 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...
Categoria: Diritto Fallimentare
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 settembre 2014, n. 19199. L'articolo 1264 c.c., comma 1, prevede che la cessione del credito e' efficace nei confronti del debitore ceduto quando questi l'ha accettata o quando gli e' stata notificata. Il comma 2, aggiunge che tuttavia il debitore non e' liberato se paga al cedente pur essendo a conoscenza dell'avvenuta cessione. Il che pero' non autorizza a ritenere che sia sufficiente tale conoscenza ad imporre al debitore di eseguire il pagamento sempre e comunque al cessionario. L'articolo 1264 c.c., va infatti coordinato con le norme che regolano l'opponibilita' della cessione ai creditori del cedente, in particolare con la previsione della inopponibilita' a questi della cessione che sia stata notificata al debitore in data successiva alla dichiarazione di fallimento del cedente medesimo o al pignoramento del credito, ai sensi dell'articolo 2914 c.c., n. 2 e L.F., articolo 45. In tal caso la cessione non e' efficace neppure per il debitore ceduto: diversamente il curatore non sarebbe, paradossalmente, legittimato a pretendere da lui il pagamento, che, pure, gli spetta a preferenza del cessionario; ne' potrebbe giustificarsi una legittimazione di quest'ultimo, il cui diritto comunque e' destinato a cedere di fronte a quello del curatore. E' principio consolidato quello secondo cui il debitore ceduto ha facolta' di opporre al cessionario la nullita' o l'inefficacia della cessione
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 settembre 2014, n. 19199 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 10 settembre 2014, n. 19020. In tema di revocatoria fallimentare (diversamente dalla revocatoria ordinaria: cfr. per la distinzione, ex multis, Cass. n. 17365/11) di compravendita stipulata in adempimento di contratto preliminare, l'accertamento dei relativi presupposti -soggettivi ed oggettivi- va compiuto con riferimento alla data del contratto definitivo, in quanto la sproporzione tra le prestazioni e la consapevolezza dell'insolvenza vanno ricollegate al momento in cui il bene, uscendo dal patrimonio, viene sottratto alla garanzia dei creditori, e d'altra parte il promissario acquirente ha la facoltà, qualora nel momento fissato per la stipulazione del definitivo sussista pericolo di revoca dell'acquisto per la sopravvenuta insolvenza del promittente venditore, di non addivenire alla stipulazione, avvalendosi della tutela apprestata dall'art.1461 cod.civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 10 settembre 2014, n. 19020 Svolgimento del processo La Curatela del fallimento della E.N.N. s.r.l., dichiarata fallita con sentenza del Tribunale di Napoli in data 21 dicembre 2000, nel dicembre 2005 convenne in giudizio N.F., deducendo: che con scrittura privata autenticata del 8 luglio 1999 la società fallita...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2014, n. 19149. In caso di conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato, la nomina del curatore speciale previsto dall'art. 78 del c.p.c. ha efficacia ex tunc. Essa, pertanto, se avviene in appello e dopo lo spirare del termine per appellare, lascia fermi gli effetti dell'appello tempestivamente proposto dal rappresentante dell'appellante in conflitto di interessi.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 settembre 2014, n. 19149 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. ROSSETTI...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 9 settembre 2014, n. 18922. Il credito vantato da un professionista per l’assistenza prestata nella predisposizione e presentazione della domanda di transizione fiscale, funzionale all’ammissione alla procedura di concordato preventivo ha collocazione privilegiata (cfr. Cass. 8533/13); non c’è motivo di diversificare il trattamento del professionista che sia stato d’ausilio all’imprenditore nelle attività prodromiche e necessarie all’ammissione al concordato preventivo, rispetto al professionista che abbia assistito il debitore nella preparazione della documentazione per l’istanza di fallimento, sebbene sia attività che possa essere svolta in proprio da quest’ultimo, ma che questo abbia scelto, per ragioni di opportunità o di convenienza, di affidare ad un esperto di settore. L’art. 111 L.F. si configura quale norma procedurale applicabile alla pluralità delle procedure concorsuali
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 9 settembre 2014, n. 18922 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. BERNABAI Renato – rel. Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea –...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 settembre 2014, n. 18595. La mancata osservanza del termine di comparizione all'udienza per l'istruttoria pre-fallimentare così come previsto dall'art. 15 L.F. non costituisce causa di nullità del decreto di convocazione per violazione del diritto di difesa del debitore, nel caso in cui quest'ultimo in sede di reclamo non dimostri la sussistenza sul piano probatorio di validi motivi per opporsi contro la dichiarazione di fallimento
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 settembre 2014, n. 18595 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VITRONE Ugo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 23 luglio 2014, n. 32725. Scatta la bancarotta preferenziale anche quando l'imprenditore, pur cercando di salvare le sorti dell'azienda, proceda comunque ad avvantaggiare alcuni creditori piuttosto che altri. La fattispecie, infatti, prevede il «dolo specifico» ma non «esclusivo» per cui ben si attaglia a condotte «composite»
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 23 luglio 2014, n. 32725 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. PEZZULLO Rosa – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – rel. Consigliere Dott. CAPUTO...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 7 agosto 2014, n. 35075. In tema di bancarotta fraudolenta il reato ben può sussistere anche nel caso di cessione di crediti, atteso che il relativo effetto traslativo si produce nel momento in cui si realizza l'incontro delle volontà fra cedente e cessionario, per cui da quello stesso momento si determina il depauperamento del patrimonio dell'impresa fallita, nulla rilevando che la cessione avvenga, salvo patto contrario, pro solvendo e che, ai sensi dell'art. 1198 cod. civ., quando in luogo di adempimento è ceduto un credito, l'obbligazione si estingue con la riscossione del credito, se non risulta una diversa volontà delle parti
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 7 agosto 2014, n. 35075 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MARASCA Gennaro – Presidente Dott. VESSICHELLI Maria – Consigliere Dott. MICHELI P. – rel. Consigliere Dott. POSITANO Gabriel – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 5 agosto 2014, n. 34505. L'operazione infragruppo effettuata nel periodo di difficoltà finanziaria della società che procede all'atto dispositivo può concretare gli estremi del delitto di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione ove l'operazione commerciale non preveda vantaggi compensativi per il gruppo intero e, direttamente, per la società che proceda alla dazione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 5 agosto 2014, n. 34505 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 agosto 2014, n. 17821. La prova del requisito della consapevolezza di arrecare pregiudizio agli interessi dei creditori può essere fornita anche mediante presunzioni, dovendosi, peraltro, attribuire rilievo al grado di parentela tra il debitore e gli acquirenti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 8 agosto 2014, n. 17821 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – rel. Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott....