Per la partecipazione al giudizio fallimentare l’avviso di udienza viene notificato all’imprenditore presso l’indirizzo PEC del quale e’ obbligato a dotarsi ex art. 16 DL 185/2008 ed è tenuto a mantenere attivo durante la vita dell’impresa; a fronte della non utile attivazione di tale meccanismo segue la notificazione presso la sede legale dell’impresa. In caso di esito...
Categoria: Diritto Fallimentare
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 12 settembre 2016, n. 17927
L’ammissione al passivo fallimentare di un credito tributario avviene in base al ruolo senza necessità di notificare la cartella di pagamento Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 12 settembre 2016, n. 17927 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...
Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 9 settembre 2016, n. 17911
Nel concordato preventivo godono del trattamento preferenziale (cosiddetta prededuzione) i crediti che attengono sia alla prosecuzione dei contratti pendenti, per il periodo successivo all’ammissione, sia quelli instauratisi successivamente come nuovi rapporti, purchè in conformità del piano industriale oggetto dell’approvazione da parte dei creditori e dell’omologazione del Tribunale Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 5 settembre 2016, n. 36816
La presenza in contemporanea delle ipotesi di bancarotta per distrazione e documentale, se il danno è modesto, non basta a escludere l’attenuante della particolare tenuità del fatto. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 5 settembre 2016, n. 36816 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 agosto 2016, n. 17196
In tema di elemento soggettivo dell’azione revocatoria proposta ex art. 67, secondo comma, L.F., la scientia decoctionis può ben fondarsi sulla valutazione di elementi presuntivi, alla luce del parametro della comune prudenza ed avvedutezza e della normale ed ordinaria diligenza, da apprezzare con riguardo alla condizione professionale dell’accipiens, ossia con riferimento alla categoria di appartenenza...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 19 agosto 2016, n. 17197
Il curatore fallimentare, in forza dell’art. 146 L.F., quando promuove azione nei confronti degli amministratori della fallita, cumula in sé sia l’azione sociale ex art. 2932 c.c. che l’azione dei creditori sociali, ai sensi dell’art. 2934 c.c.; dunque, trattandosi di causa relativa ad obbligazione risarcitorie (siano esse di natura contrattuale o extracontrattuale), ai sensi dell’art....
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 agosto 2016, n. 17359
Il curatore fallimentare è legittimato ad agire contro gli amministratori per provare la loro responsabilità Suprema Corte di Cassazione sezione I civile entenza 26 agosto 2016, n. 17359 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. DIDONE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 5 agosto 2016, n. 16528
Il reclamo avverso la sentenza dichiarativa va notificato al curatore ed alle “altre parti” del procedimento per la dichiarazione di fallimento, fra le quali indubitabilmente rientra il fallito non reclamante Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 5 agosto 2016, n. 16528 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 agosto 2016, n. 17360
Il termine di un anno, entro il quale l’imprenditore che abbia cessato la sua attività può essere dichiarato fallito, ai sensi dell’art. 10 l.fall. (nel testo modificato dal d.lgs. n. 5 del 2006 e dal d.lgs. n. 169 del 2007), decorre dalla cancellazione dal registro delle imprese, senza possibilità per l’imprenditore medesimo di dimostrare il...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 26 luglio 2016, n. 15415
La conoscenza dello stato di insolvenza da parte del terzo contraente deve essere effettiva ma può essere provata anche con indizi e fondata su elementi di fatto purché idonei a fornire la prova per presunzione di tale effettività. La scelta degli elementi che costituiscono la base della presunzione ed il giudizio logico con cui dagli...