Il diritto di critica non si concreta nella mera narrazione di fatti, ma si esprime in un giudizio avente carattere necessariamente soggettivo rispetto ai fatti stessi, con la precisazione che, per riconoscere carattere esimente all’esercizio di tale diritto, occorre tuttavia che il fatto presupposto ed oggetto della critica corrisponda a verità
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Il diritto di critica non si concreta nella mera narrazione di fatti, ma si esprime in un giudizio avente carattere necessariamente soggettivo rispetto ai fatti stessi, con la precisazione che, per riconoscere carattere esimente all’esercizio di tale diritto, occorre tuttavia che il fatto presupposto ed oggetto della critica corrisponda a verità

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14727. La massima estrapolata: Il diritto di critica non si concreta nella mera narrazione di fatti, ma si esprime in un giudizio avente carattere necessariamente soggettivo rispetto ai fatti stessi (che ha per sua natura carattere congetturale che non può per definizione pretendersi rigorosamente...

In caso di rottura di una relazione sentimentale, l’ex partner ha diritto a riavere il denaro e un indennizzo per il tempo libero impegnato nel lavoro per la costruzione di una casa comune, anche se questa è di esclusiva proprietà del compagno.
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In caso di rottura di una relazione sentimentale, l’ex partner ha diritto a riavere il denaro e un indennizzo per il tempo libero impegnato nel lavoro per la costruzione di una casa comune, anche se questa è di esclusiva proprietà del compagno.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14732. Le massime estrapolate: L’azione generale di arricchimento ha come presupposto la locupletazione di un soggetto a danno dell’altro che sia avvenuta senza giusta causa, sicche’ non e’ dato invocare la mancanza o l’ingiustizia della causa qualora l’arricchimento sia conseguenza di un contratto, di...

Inammissibile il ricorso quando non individuando l’oggetto della critica, il motivo e’ del tutto inidoneo ad assolvere alla funzione propria di un motivo di impugnazione
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Inammissibile il ricorso quando non individuando l’oggetto della critica, il motivo e’ del tutto inidoneo ad assolvere alla funzione propria di un motivo di impugnazione

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14733. La massima estrapolata: Inammissibile il ricorso quando non individuando l’oggetto della critica, il motivo e’ del tutto inidoneo ad assolvere alla funzione propria di un motivo di impugnazione Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14733 Data udienza 22 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

E’ valida la citazione per pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c., sottoscritta da funzionario delegato dall’agente di riscossione, e non da difensore abilitato e munito di procura
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E’ valida la citazione per pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c., sottoscritta da funzionario delegato dall’agente di riscossione, e non da difensore abilitato e munito di procura

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14741. La massima estrapolata: E’ valida la citazione per pignoramento presso terzi ex art. 543 c.p.c., sottoscritta da funzionario delegato dall’agente di riscossione, e non da difensore abilitato e munito di procura, giacchè l’art. 41, comma 1 e comma 2 lettera c), del d.lgs....

Deducibili immediatamente nel limite del 5% i costi sostenuti per la manutenzione e l’ammodernamento dei beni ammortizzabili.
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Deducibili immediatamente nel limite del 5% i costi sostenuti per la manutenzione e l’ammodernamento dei beni ammortizzabili.

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 6 giugno 2018, n. 14554. La massima estrapolata: Deducibili immediatamente nel limite del 5% i costi sostenuti per la manutenzione e l’ammodernamento dei beni ammortizzabili. Sentenza 6 giugno 2018, n. 14554 Data udienza 18 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

La mancata ultimazione del fabbricato non consente la deducibilità del costo anche se è stato utilizzato.
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La mancata ultimazione del fabbricato non consente la deducibilità del costo anche se è stato utilizzato.

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 6 giugno 2018, n. 14561. Sentenza 6 giugno 2018, n. 14561 Data udienza 19 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIRGILIO Biagio – Presidente Dott. FUOCHI TINARELLI Giuseppe – Consigliere Dott. PERRINO Angelina...

In tema di notifica a mezzo posta di atti tributari recettizi (nella specie avviso di accertamento), il principio della scissione soggettiva, come interpretato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, trova applicazione nella ipotesi in cui l’Amministrazione finanziaria si avvalga per la notifica dell’operato di terzi
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In tema di notifica a mezzo posta di atti tributari recettizi (nella specie avviso di accertamento), il principio della scissione soggettiva, come interpretato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, trova applicazione nella ipotesi in cui l’Amministrazione finanziaria si avvalga per la notifica dell’operato di terzi

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza 6 giugno 2018, n. 14580. La massima estrapolata: In tema di notifica a mezzo posta di atti tributari recettizi (nella specie avviso di accertamento), il principio della scissione soggettiva, come interpretato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 477 del 2002, trova applicazione nella ipotesi in cui l’Amministrazione finanziaria si...

L’azione, con la quale il condominio di un edificio chiede la rimozione di opere che un condominio abbia effettuato sulla cosa comune, oppure nella propria unità immobiliare, con danno alle parti comuni, ha natura reale
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L’azione, con la quale il condominio di un edificio chiede la rimozione di opere che un condominio abbia effettuato sulla cosa comune, oppure nella propria unità immobiliare, con danno alle parti comuni, ha natura reale

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 6 giugno 2018, n. 14622. La massima estrapolata: L’azione, con la quale il condominio di un edificio chiede la rimozione di opere che un condominio abbia effettuato sulla cosa comune, oppure nella propria unità immobiliare, con danno alle parti comuni, ha natura reale, e, pertanto, giacché estrinsecazione di...

Nel caso in cui il curatore si intervenuto nell’esecuzione promossa dal creditore fondiario, il tribunale deve verificare se l’attività svolta in concreto si sia tradotta in un risultato realmente utile per la massa dei creditori, valutando ad esempio se il curatore abbia riscosso le rendite dei beni ipotecati o in parte il prezzo.
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Nel caso in cui il curatore si intervenuto nell’esecuzione promossa dal creditore fondiario, il tribunale deve verificare se l’attività svolta in concreto si sia tradotta in un risultato realmente utile per la massa dei creditori, valutando ad esempio se il curatore abbia riscosso le rendite dei beni ipotecati o in parte il prezzo.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 6 giugno 2018, n. 14631. La massima estrapolata: Nel caso in cui il curatore si intervenuto nell’esecuzione promossa dal creditore fondiario, il tribunale deve verificare se l’attività svolta in concreto si sia tradotta in un risultato realmente utile per la massa dei creditori, valutando ad esempio se il...

Allorche’ il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non e’ consentito al giudice della successiva fase di impugnazione rilevare d’ufficio il difetto di giurisdizione
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Allorche’ il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non e’ consentito al giudice della successiva fase di impugnazione rilevare d’ufficio il difetto di giurisdizione

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Ordinanza 28 giugno 2018, n. 17124. La massima estrapolata: Allorche’ il giudice di primo grado abbia pronunciato nel merito, affermando, anche implicitamente, la propria giurisdizione e le parti abbiano prestato acquiescenza, non contestando la relativa sentenza sotto tale profilo, non e’ consentito al giudice della successiva fase di impugnazione...