Nel caso in cui il ricorso per cassazione riproduca l’atto di citazione in appello
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Nel caso in cui il ricorso per cassazione riproduca l’atto di citazione in appello

Corte di Cassazione, sezione sesta (prima) civile, Ordinanza 17 luglio 2020, n. 15333. La massima estrapolata: Sussiste la responsabilità aggravata del ricorrente ex art. 96 comma 3, c.p.c., nel caso in cui il ricorso per cassazione riproduca l’atto di citazione in appello, che a sua volta «fotocopia», secondo la rilevazione della pronuncia della Corte territoriale, la...

Nel caso in cui il cliente opponendosi al decreto con il quale gli venga ingiunto il pagamento delle competenze maturate dall’avvocato
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Nel caso in cui il cliente opponendosi al decreto con il quale gli venga ingiunto il pagamento delle competenze maturate dall’avvocato

Corte di Cassazione, sezione sesta (prima) civile, Ordinanza 20 luglio 2020, n. 15431. La massima estrapolata: Nel caso in cui il cliente opponendosi al decreto con il quale gli venga ingiunto il pagamento delle competenze maturate dall’avvocato, proponga in via riconvenzionale domanda di accertamento della responsabilità del professionista, il Tribunale può, previa separazione delle domande, sospendere...

La novella del secondo comma dell’art. 133 c.p.c.
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La novella del secondo comma dell’art. 133 c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 17 luglio 2020, n. 15298 La massima estrapolata: La novella del secondo comma dell’art. 133 c.p.c. – secondo cui la comunicazione, da parte della cancelleria, del testo integrale del provvedimento depositato non è idonea a far decorrere i termini per le impugnazioni di cui all’art. 325 c.p.c. – è...

Sussiste la fattispecie dell’“abuso del processo”
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Sussiste la fattispecie dell’“abuso del processo”

Corte di Cassazione, sezione sesta (terza) civile, Ordinanza 21 luglio 2020, n. 15445. La massima estrapolata: Sussiste la fattispecie dell’“abuso del processo” allorchè, con il ricorso per cassazione, si agitano ragioni di censura “de plano” valutabili, secondo l’ordinaria diligenza, come giuridicamente inconsistenti, e quindi pretestuose. Ordinanza 21 luglio 2020, n. 15445 Data udienza 27 febbraio 2020...

Il provvedimento disciplinare può essere legittimamente irrogato anche prima della scadenza del termine dei 5 giorni
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Il provvedimento disciplinare può essere legittimamente irrogato anche prima della scadenza del termine dei 5 giorni

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Sentenza 22 settembre 2020, n. 19846. La massima estrapolata: Il provvedimento disciplinare può essere legittimamente irrogato anche prima della scadenza del termine dei 5 giorni allorchè il lavoratore abbia esercitato pienamente il proprio diritto di difesa facendo pervenire al datore di lavoro le proprie giustificazioni, senza manifestare alcuna esplicita riserva...

Il principio del libero convincimento ex art. 116 c.p.c.
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Il principio del libero convincimento ex art. 116 c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 29 luglio 2020, n. 16217. La massima estrapolata: Il principio del libero convincimento ex art. 116 c.p.c., opera interamente sul piano dell’apprezzamento di merito riservato in via esclusiva al giudice e come tale è insindacabile in sede di legittimità. Ordinanza 29 luglio 2020, n. 16217 Data udienza 26...

L’errore di fatto riconducibile all’art. 395, n. 4, c.p.c.
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L’errore di fatto riconducibile all’art. 395, n. 4, c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione sesta (seconda) civile, Ordinanza 23 luglio 2020, n. 15700. La massima estrapolata: L’errore di fatto riconducibile all’art. 395, n. 4, c.p.c., postula un contrasto fra due diverse rappresentazioni dello stesso fatto, delle quali una emerge dalla sentenza, l’altra dagli atti e documenti processuali, sempreché la realtà desumibile dalla sentenza sia frutto di...

La liquidazione equitativa del danno patrimoniale futuro da incapacità lavorativa
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La liquidazione equitativa del danno patrimoniale futuro da incapacità lavorativa

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 25 agosto 2020, n. 17690. La massima estrapolata: Quale parametro di riferimento per la liquidazione equitativa del danno patrimoniale futuro da incapacità lavorativa, anche se patito in conseguenza di errata prestazione sanitaria da soggetto già percettore di reddito da lavoro, può applicarsi, anche in difetto di prova rigorosa del...

La responsabilità dell’avvocato per la mancata comunicazione al cliente dell’avvenuto deposito di una pronuncia sfavorevole
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La responsabilità dell’avvocato per la mancata comunicazione al cliente dell’avvenuto deposito di una pronuncia sfavorevole

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 28 agosto 2020, n. 17974. La massima estrapolata: La responsabilità dell’avvocato per la mancata comunicazione al cliente dell’avvenuto deposito di una pronuncia sfavorevole – con conseguente preclusione della possibilità di proporre impugnazione – può essere affermata solo se il cliente dimostri che l’impugnazione, ove proposta, avrebbe avuto concrete possibilità...

Tra conviventi possono darsi obbligazioni naturali
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Tra conviventi possono darsi obbligazioni naturali

Corte di Cassazione, sezione sesta (terza) civile, Ordinanza 27 agosto 2020, n. 17920. La massima estrapolata: Tra conviventi possono darsi obbligazioni naturali, il cui adempimento è irripetibile, secondo la regola propria di quelle obbligazioni, salvo che si tratti di versamenti effettuati in esecuzione di un contratto di mutuo Ordinanza 27 agosto 2020, n. 17920 Data udienza...