Il contratto di mandato Ultimo aggiornamento, non riscontrabile nel documento in PDF, 20 dicembre 2020 Per una migliore lettura del presente saggio si consiglia di aprire il documento in Pdf cliccando sull’apposito collegamento DISPOSIZIONI GENERALI art. 1703 c.c. nozione: il mandato è il contratto col quale una parte (mandatario) si obbliga a compiere uno o...
Categoria: Diritto Civile e Procedura Civile
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24125. Le norme contenute nei regolamenti condominiali posti in essere per contratto possono imporre limitazioni al godimento ed alla destinazione di uso degli immobili in proprietà esclusiva dei singoli condomini, disposizioni che si risolvano nella compressione delle facoltà e dei poteri inerenti al diritto di proprietà dei singoli partecipanti ed in quanto costituiscono oneri reali o servitù reciproche afferiscono immediatamente alla cosa, purché espressamente e chiaramente manifestate dal testo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24125 Svolgimento del processo Con ricorso proposto ai sensi degli artt. 669 bis e ss. c.p.c. e 1171 c.c., notificato il 30 maggio 2003 R..D.L. , P.A. , Sa..CO. , L.T..S. , D.P.G. , F..C. , F..V. , Z.M. , C..A. , L..D.L. ,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 ottobre 2013, n. 24171. L’eccezione di accettazione con beneficio di inventario è eccezione rilevabile d’ufficio
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 ottobre 2013, n. 24171 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza in data 25 giugno 2003, il Tribunale di Milano, a definizione del giudizio promosso dall’Avv. R.C.A. con atto di citazione notificato il 12 luglio 1996, condannava Pi.Ro. , I..P. , A..P. , C..P. e R.C..P. ,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 ottobre 2013, n. 24167. La prova della proprietà dei beni immobili non può essere fornita con la produzione dei certificati catastali, i quali sono solo elementi sussidiari in materia di regolamento di confini
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 ottobre 2013, n. 24167 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 27-1-2001 P.R. esponeva: – a seguito del fallimento della s.r.l. VI.PA. il Tribunale di Trani aveva provveduto alla vendita all’asta degli immobili di pertinenza della fallita suddivisi in due lotti; – il primo di...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 ottobre 2013, n. 24169. In tema di rendita vitalizia
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 ottobre 2013, n. 24169 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 7-8-1998 Gi.Em. esponeva di aver stipulato il 21-6-1978 con la nipote G.E. e suo marito Re..Gu. un atto pubblico con il quale aveva ceduto ai suddetti coniugi la nuda proprietà di un suo fabbricato...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 ottobre 2013, n. 23147. Se la responsabilita’ da mala gestio impropria, non puo’ comportare la responsabilita’ ultramassimale dell’assicuratore per il capitale, rispetto al quale il limite del massimale e’ insuperabile, puo’ comportarla invece, per interessi e svalutazione. Ne deriva quindi che l’assicuratore della responsabilita’ civile derivante dalla circolazione dei veicoli, ove ritardi colposamente il pagamento della somma dovuta a titolo di risarcimento in favore terzo danneggiato, incorrendo cosi’ nell’ipotesi di cosiddetto “mala gestio” impropria, e’ tenuto alla corresponsione, non solo degli interessi sul massimale, ma, anche del maggior danno ex articolo 1224 c.c., comma 2, (che puo’ consistere anche nella svalutazione monetaria, per la parte non coperta dagli interessi).
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 ottobre 2013, n. 23147 Integrale CIRCOLAZIONE STRADALE – RISARCIMENTO DANNI – RISARCIMENTO DANNI (IN GENERE) REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. PETTI Giovanni Battista – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132. La falsa rappresentazione della realtà circa la natura (agricola o edificatoria) di un terreno, ricadendo direttamente su di una qualità dell’oggetto, integra l’ipotesi normativa dell’errore di fatto e non di diritto, poiché la inesatta conoscenza della norma che ne preveda la destinazione urbanistica si risolve in una (altrettanto) inesatta conoscenza della circostanza della edificabilità o inedificabilità del suolo, di una circostanza, cioè, inerente ai caratteri reali del bene, differenziandosi un terreno non fabbricabile da un altro utilizzabile a scopi edilizi essenzialmente sotto il profilo dei relativi, possibili impieghi, così che le parti di una compravendita si determinano alla stipula del negozio proprio in relazione alle qualità del terreno ed alle utilità (ed utilizzazioni) da esso ricavabili, incorrendo in errore essenziale in caso di ignoranza della sua vera natura (errore che, per converso, non influirà sulla validità del contratto qualora verta esclusivamente sul valore, attenendo, in tal caso, ai motivi che possano aver indotto le parti alla stipula e che, come tali, non spiegano una incidenza diretta sul processo formativo del volere negoziale)
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 24 ottobre 2013, n. 24132 Svolgimento del processo T..P. , con atto notificato in data 13.3.1990 conveniva in giudizio avanti al tribunale di Lamezia Terme, i coniugi M.G. e J.J..W. , e, premesso di avere acquistato da questi ultimi un apprezzamento di terreno sito nel comune di (omissis)...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 ottobre 2013, n. 24118. L’attività di mera assistenza e consulenza finalizzata alla preparazione ed alla presentazione di una domanda rivolta alla concessione di finanziamenti pubblici, da presentare ad un organo già determinato direttamente dalla legge, non costituisce mediazione tipica né atipica, ma va qualificata come prestazione d’opera professionale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 ottobre 2013, n. 24118 Svolgimento del processo 1. Nel 2003 il sig. F..F. convenne in giudizio la sig.a S..G. , imprenditrice, allegando di avere con essa stipulato nel luglio e nel novembre del 2000 due contratti di prestazione d’opera professionale, aventi ad oggetto l’assistenza e la consulenza...
Corte di Cassazione, sezione I, ordinanza 25 ottobre 2013, n. 24216. In tema di determinazione dell’assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione di tutti, contemporaneamente, i parametri di riferimento indicati dall’art. 5, comma 6, della legge 1 dicembre 1970, n. 898 (nel testo modificato dall’art. 10 della legge 6 marzo 1987, n. 74), potendo valorizzare quello basato sulle condizioni economiche delle parti, in particolare apprezzando la deteriore situazione del coniuge avente diritto dall’assegno, oltre alla durata legale del matrimonio
Suprema Corte di Cassazione sezione I ordinanza 25 ottobre 2013, n. 24216 Fatto e diritto Rilevato, che è stata depositata la seguente relazione ex art. 380 bis cod. proc. civ., nel procedimento civile iscritto al R.G. 10188 del 2012; “La Corte d’Appello di Perugia accoglieva l’appello proposto da C.M. avverso la sentenza di primo grado,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892. E’ illegittimo vietare la destinazione d’uso a locale pubblico per tutelare la quiete di un edificio quando le emissioni sonore risultano tollerabili, secondo quanto stabilito dall’art. 844 c.c.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 8 ottobre 2013, n. 22892 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente – Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere – Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere – Dott....