Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 aprile 2014, n. 9226 Svolgimento del processo Con atto notificato in data 1.2.1990 l’”Arta del dr. ing. R.L. ” s.a.s. citava a comparire innanzi al tribunale di Milano la “Dynapac” s.p.a.. La s.a.s. attrice, agente da oltre trent’anni della s.p.a. convenuta per il territorio dell’Emilia Romagna, esponeva...
Categoria: Contratti tipici
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 aprile 2014, n. 9220. In tema di prestazione d’opera intellettuale e recesso del cliente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 aprile 2014, n. 9220 Svolgimento del processo Con decreto del 18/1/2000 il Tribunale di Roma ingiungeva alla società Software & Services s.r.l. il pagamento, in favore di N.R. , di un compenso per attività di consulenza informatica che egli aveva svolto, su suo incarico, presso la società...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 7 aprile 2014, n. 8081. In tema di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto di compravendita, ai sensi della Legge 28 febbraio 1985, n. 47, articolo 40, non puo' essere pronunciata sentenza di trasferimento coattivo ex articolo 2932 c.c., non solo allorche' l'immobile sia stato costruito senza licenza o concessione edilizia (e manchi la prescritta documentazione alternativa: concessione in sanatoria o domanda di condono corredata della prova dell'avvenuto versamento delle prime due rate dell'oblazione), ma anche quando l'immobile sia caratterizzato da totale difformita' dalla concessione (e manchi la sanatoria). Ove, invece, l'immobile – munito di regolare concessione e di permesso di abitabilita', non annullati ne' revocati – abbia un vizio di regolarita' urbanistica non oltrepassante la soglia della parziale difformita' rispetto alla concessione (nella specie, per la presenza di una nuova scala esterna), non sussiste alcuna preclusione all'emanazione della sentenza costitutiva, perche' il corrispondente negozio di trasferimento non sarebbe nullo, ed e' pertanto illegittimo il rifiuto del promittente venditore di dare corso alla stipulazione del definitivo, sollecitata dalla promissaria acquirente
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 7 aprile 2014, n. 8081 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – Consigliere Dott. CARRATO Aldo – Consigliere Dott. FALASCHI Milena...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 aprile 2014, n. 8957. Pur non integrando direttamente un patto commissorio, anche la vendita con patto di riscatto o di retrovendita può rappresentare un mezzo per sottrarsi al relativo divieto, ogni qualvolta il versamento del prezzo da parte del compratore non si configuri come corrispettivo dovuto per l'acquisto della proprietà, ma come erogazione di un mutuo, rispetto al quale il trasferimento del bene risponda alla sola finalità di costituire una posizione di garanzia provvisoria, capace di evolversi in maniera diversa a seconda che il debitore adempia o meno l'obbligo di restituire le somme ricevute
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 17 aprile 2014, n. 8957 Ritenuto in fatto Con atto per notaio Zinni del 5 agosto 1996, i coniugi M.P. , titolare della ditta Mafmi, ed Ma.An. vendettero alla G.M.N. S.r.l. una porzione di villa bifamiliare sita in (omissis) , per il prezzo di Lire 260.000.000, che...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 aprile 2014, n. 7697. Nei contratti di assicurazione contro i danni, e, dunque, anche nelle polizze vita e contro gli infortuni, l'indennizzo dovuto dall'assicuratore, ancorché convenzionalmente contenuto, nella sua espressione monetaria, nei limiti di un massimale, configura comunque un debito di valore, e non di valuta. Esso, infatti, assolve una funzione reintegrativa della perdita subita dal patrimonio dell'assicurato, e, pertanto, è suscettibile di automatico adeguamento alla stregua della sopravvenuta svalutazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 aprile 2014, n. 7697 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – rel. Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. SCARANO Luigi A. – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 aprile 2014, n. 8886. Per "spese accessorie" della compravendita devono intendersi solo quelle necessarie alla "conclusione del contratto" e non anche quelle relative ad attività prodromiche che non hanno alcun rapporto di strumentante e causalità per la conclusione del contratto stesso (come, per l'appunto, quelle inerenti alla predisposizione – da parte di un terzo – del preventivo testo del relativo contratto preliminare, il cui incarico, nel caso di specie, era stato conferito dal promittente venditore, che, perciò, rivestiva la qualità di effettivo committente dell'opera professionale compiuta dal professionista, per l'appunto, incaricato)
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 aprile 2014, n. 8886 Svolgimento del processo Il dr. N.B. , commercialista, chiedeva ed otteneva, in data 15 gennaio 2004, dal parte del giudice designato della Sezione distaccata di Merano, l’emissione, in suo favore e contro il dr. R.M. , del decreto ingiuntivo n. 9 del 2004,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 aprile 2014, n. 7531. Se è indubbio che, nella clausola di un contratto di assicurazione, che preveda una perizia contrattuale (con il deferimento, ad un collegio di esperti, degli accertamenti da espletare in base a regole tecniche) è insita la temporanea rinunzia alla tutela giurisdizionale dei diritti nascenti dal rapporto contrattuale, nel senso che, prima e durante il corso della procedura contrattualmente prevista, le parti stesse non possono proporre davanti al giudice le azioni derivanti dal suddetto rapporto, è altrettanto vero che l'obbligo della rinunzia alla tutela giurisdizionale non può non ritenersi cessato quando l'espletamento della perizia non sia più oggettivamente possibile per essere venuto meno, definitivamente, l'oggetto, indispensabile, ai fini dell'accertamento peritale da espletare
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 aprile 2014, n. 7531 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – rel. Consigliere Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 aprile 2014, n. 8405. La domanda accessoria di ripetizione di indebito, svolta dal conduttore nel giudizio diretto alla determinazione della misura legale del canone locatizio, richiede tra i suoi elementi costitutivi sia l'accertamento del corrispettivo dovuto sia l'avvenuto pagamento, a detto titolo, di somme in eccedenza; ne consegue che deve considerarsi domanda nuova, e come tale inammissibile (ma riproponibile in un separato giudizio), la richiesta di condanna del locatore alla restituzione dell'ulteriore indebito per le somme versategli nel corso del giudizio, in quanto si fonda su presupposti di fatto diversi da quelli prospettati con la domanda originaria, e comporta un mutamento del fatto costitutivo del diritto fatto valere. Né può estendersi analogicamente a tale fattispecie la possibilità, consentita dall'art. 664, primo comma, cod. proc. civ., a chi propone domanda di risoluzione del contratto di locazione per morosità, di ampliare la domanda originariamente proposta fino ad ottenere oltre al pagamento dei canoni già scaduti, anche il pagamento delle somme dovute dal conduttore per i canoni insoluti e da scadere, che configura una delle ipotesi eccezionali di condanna in futuro, delle quali non è consentito allargare per analogia l'area oltre le ipotesi espressamente previste
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 aprile 2014, n. 8405 Ritenuto in fatto 1. – Il Tribunale di Palermo, in accoglimento della domanda proposta da F.A. con atto di citazione del 30 aprile 2002, dichiarava cessata al 1 settembre 2002 la locazione dell’immobile condotto da M.R. e F. ; in accoglimento, poi, della...
COrte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 aprile 2014, n. 8264. Il diritto di riscatto previsto dall'art. 39 della legge n. 392 del 1978, analogamente al riscatto nella materia agraria, integra un diritto potestativo che si esercita per il tramite di una dichiarazione unilaterale recettizia di carattere negoziale, attraverso la quale si determina ex lege l'acquisto della proprietà dell'immobile a favore del retraente. Tale dichiarazione può essere effettuata anche con l'atto di citazione diretto a far valere il diritto di riscatto, ed in tale seconda ipotesi la procura speciale ad litem, conferita al difensore per promuovere il relativo giudizio, non gli conferisce anche la legittimazione sostanziale per effettuare, in rappresentanza del titolare del diritto, la dichiarazione unilaterale recettizia di retratto, salvo che detta procura sia redatta in calce o a margine dell'atto di citazione, nel cui testo sia contenuta la dichiarazione di riscattare l’immobile, in quanto la parte, con la sottoscrizione della procura, fa proprio tale contenuto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 aprile 2014, n. 8264 Svolgimento del processo 1. La s.a.s. Supermarket del legno conveniva in giudizio, davanti al Tribunale di Milano, la s.p.a. Cristallo, nonché G.A. e Ad. e – premesso di condurre in locazione una parte di un più ampio immobile di proprietà delle convenute G....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 marzo 2014, n. 7210. Il locatore deve risarcire i danni, a titolo di lucro cessante, all'impresa affittuaria nel caso in cui essa dimostri che la diminuzione del fatturato sia dipesa dalla cattiva manutenzione dell'immobile
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 marzo 2014, n. 7210 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere Dott. ROSSETTI...