Il soggetto che ha svolto sine titulo un appalto pubblico può essere chiamato a restituire l’utile di impresa, o all’amministrazione ovvero direttamente alla controparte che, in esito al giudizio definitivo, sia risultata legittima aggiudicataria, avente come tale titolo a svolgere il lavoro o il servizio. Si è affermato, quindi, che la declaratoria di inefficacia del...
Categoria: Diritto Amministrativo
Consiglio di Stato, sezioni III, sentenza 27 marzo 2017, n. 1379
Se è vero che di regola la spontanea esecuzione della sentenza di annullamento da parte dell’Amministrazione soccombente non implica acquiescenza, non altrettanto può dirsi quando i nuovi atti posti in essere dopo il decisum giudiziale eccedano i limiti della stretta esecuzione di esso, ponendosi quindi come nuove e autonome determinazioni; altrettanto vale per l’eventuale appello...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2017, n. 1374
Il termine per l’impugnazione degli atti di approvazione di un progetto di opera pubblica decorre, per i soggetti che non siano direttamente coinvolti dai procedimenti espropriativi, dalla data di pubblicazione prevista dalla legge degli atti stessi Consiglio di Stato sezione V sentenza 27 marzo 2017, n. 1374 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 27 marzo 2017, n. 1371
Non può essere motivo di esclusione dalla gara la mancata presentazione della dichiarazione, prevista dall’art. 38, comma 1, lett. c), D.lgs n. 163 del 2006, d’insussistenza di sentenze di condanna per reati incidenti sulla moralità professionale, degli amministratori e dei direttori tecnici dell’azienda cedente acquisita dall’ausiliaria. Non sussiste in effetti alcun obbligo in tal senso,...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 24 marzo 2017, n. 1337
Rimessa all’Adunanza plenaria la seguente questione: “Se l’ordinanza di demolizione di immobile abusivo (nella specie, trasferito mortis causa) debba essere congruamente motivato sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata quando il provvedimento sanzionatorio intervenga a una distanza temporale straordinariamente lunga dalla commissione dell’abuso, il titolare attuale non sia...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 24 marzo 2017, n. 1332
Il diritto di accesso, come interesse ad un bene della vita autonomo, deve essere accordato anche se l’interessato non può più (oltre che se non può ancora) agire in sede giurisdizionale. Con la conseguenza che non funziona come delimitazione temporale a monte il termine per l’impugnazione dell’atto lesivo cui il documento richiesto possa riferirsi, collegato...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 23 marzo 2017, n. 1320
Il “soccorso istruttorio” non può essere utilizzato per supplire a carenze dell’offerta, sicché non può essere consentita al concorrente la possibilità di completare l’offerta successivamente al termine finale stabilito dal bando, salva la rettifica di errori materiali o refusi Consiglio di Stato sezione V sentenza 23 marzo 2017, n. 1320 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 22 marzo 2017, n. 1315
Il delitto di cui all’art. 260 del D.L.vo n. 152 del 2006 costituisce elemento in sé bastevole a giustificare l’emissione dell’informativa, perché il disvalore sociale e la portata del danno ambientale connesso al traffico illecito di rifiuti rappresentano, già da soli, ragioni sufficienti a far valutare con attenzione i contesti imprenditoriali, nei quali sono rilevati,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 22 marzo 2017, n. 1305
La finalità di estendere il servizio alle aree meno abitate non è prescritta come tassativa né come esclusiva, laddove il criterio prioritario è quello della equa distribuzione sul territorio, da intendersi non in termini di equa collocazione delle farmacie sulla superficie comunale ma in termini di accessibilità al servizio farmaceutico da parte di una soglia...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 marzo 2017, n. 1302
La ratio legis sottesa alla disposizione di cui all’art. 1393, comma primo, d.lgs. 66/2010 mira a vincolare il procedimento disciplinare agli esiti del processo penale in punto, in particolare, di accertamento del fatto materiale di reato, la cui definitiva individuazione ad opera del giudice penale si riflette a valle anche nel procedimento disciplinare, costituendo la...