Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 gennaio 2018, n. 623. Lo status dei cappellani militari è quello proprio dei militari
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 30 gennaio 2018, n. 623. Lo status dei cappellani militari è quello proprio dei militari

Lo status dei cappellani militari è quello proprio dei militari, sicché gli atti assunti dall’autorità ecclesiastica esplicano efficacia nell’ambito dell’ordinamento statale, con la conseguenza che i provvedimenti emanati dalle superiori autorità ecclesiastiche, che sui cappellani militari esercitano la propria giurisdizione ecclesiastica (intesa come esercizio del ministero ecclesiastico), devono considerarsi, in forza del regime concordatario e...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 30 gennaio 2018, n. 629.  Legittima la scelta, da parte del Ministero della Salute e dell’AIFA, di applicare il ribasso del 50% rispetto alle confezioni dell’originator
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 30 gennaio 2018, n. 629. Legittima la scelta, da parte del Ministero della Salute e dell’AIFA, di applicare il ribasso del 50% rispetto alle confezioni dell’originator

Legittima la scelta, da parte del Ministero della Salute e dell’AIFA, di applicare il ribasso del 50% rispetto alle confezioni dell’originator senza distinguerle per concentrazione di principio attivo, forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio o dosaggio, ma avendo riguardo al concetto onnicomprensivo di spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale per il medicinale coperto...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 febbraio 2018, n. 738. Rientra nei poteri del RUP la fissazione di termini, anche di carattere perentorio, che consentano la prosecuzione della procedura e che risponde al principio di buon andamento dell’azione amministrativa
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 febbraio 2018, n. 738. Rientra nei poteri del RUP la fissazione di termini, anche di carattere perentorio, che consentano la prosecuzione della procedura e che risponde al principio di buon andamento dell’azione amministrativa

Rientra nei poteri del RUP la fissazione di termini, anche di carattere perentorio, che consentano la prosecuzione della procedura e che risponde al principio di buon andamento dell’azione amministrativa. L’art. 31, comma 4, d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 prevedeinfatti tra i compiti del RUP – Responsabile unico del procedimento, alla lett. c), la cura...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 6 febbraio 2018, n. 753. Ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e), del t.u. edilizia di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono nuova costruzione
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 6 febbraio 2018, n. 753. Ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e), del t.u. edilizia di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono nuova costruzione

Ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. e), del t.u. edilizia di cui al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, costituiscono nuova costruzione gli interventi di trasformazione urbanistica comportanti la realizzazione di depositi di merci o di materiali, la realizzazione di impianti per attività produttive all’aperto ove comportino l’esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 637. Alla commissione di avanzamento spetta valutare non tanto il numero degli encomi, bensì se gli stessi sono riferibili a singoli, occasionali episodi nella carriera dell’ufficiale
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 637. Alla commissione di avanzamento spetta valutare non tanto il numero degli encomi, bensì se gli stessi sono riferibili a singoli, occasionali episodi nella carriera dell’ufficiale

Alla commissione di avanzamento spetta valutare non tanto il numero degli encomi, bensì se gli stessi sono riferibili a singoli, occasionali episodi nella carriera dell’ufficiale o se, al contrario, per il loro contenuto e per le ragioni che ne determinarono l’attribuzione, possono considerarsi espressivi di una chiara posizione di preminenza dello stesso ufficiale rispetto ai...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 657. Nell’interpretazione del contratto il carattere prioritario dell’elemento letterale non va inteso in senso assoluto
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 657. Nell’interpretazione del contratto il carattere prioritario dell’elemento letterale non va inteso in senso assoluto

Nell’interpretazione del contratto il carattere prioritario dell’elemento letterale non va inteso in senso assoluto, atteso che il richiamo nell’art. 1362 c.c. alla comune intenzione delle parti impone di estendere l’indagine ai criteri logici, teleologici e sistematici anche laddove il testo dell’accordo sia chiaro ma incoerente con indici esterni rivelatori di una diversa volontà dei contraenti....

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 638. Nel procedimento di accertamento dell’idoneità sufficiente
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 31 gennaio 2018, n. 638. Nel procedimento di accertamento dell’idoneità sufficiente

Nel procedimento di accertamento dell’idoneità sufficiente, rispetto ai profili sanitari occorrenti per il mantenimento del militare in servizio, il giudizio di inidoneità non equivale per forza al riconoscimento dell’esistenza di uno stato patologico globale e permanente, ma significa solo che le caratteristiche fisiche del militare non corrispondono più ai livelli richiesti per il buono e...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 30 gennaio 2018, n. 634. In linea generale, pur dinanzi al generale onere di specificità dei motivi di gravame, costituisce jus receptum il principio per cui è da ritenere ammissibile l’appello se dallo stesso sia possibile desumere quali siano le argomentazioni fatte valere da chi ha proposto l’impugnazione
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 30 gennaio 2018, n. 634. In linea generale, pur dinanzi al generale onere di specificità dei motivi di gravame, costituisce jus receptum il principio per cui è da ritenere ammissibile l’appello se dallo stesso sia possibile desumere quali siano le argomentazioni fatte valere da chi ha proposto l’impugnazione

In linea generale, pur dinanzi al generale onere di specificità dei motivi di gravame, costituisce jus receptum il principio per cui è da ritenere ammissibile l’appello se dallo stesso sia possibile desumere quali siano le argomentazioni fatte valere da chi ha proposto l’impugnazione in contrapposizione a quelle evincibili dalla sentenza impugnata, atteso che il grado...

Consiglio di Stato, sezione quarta, ordinanza 22 gennaio 2018, n. 404. I giudizi formulati sugli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa dai superiori gerarchici con le schede valutative sono connotati da un’altissima discrezionalità tecnica
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Consiglio di Stato, sezione quarta, ordinanza 22 gennaio 2018, n. 404. I giudizi formulati sugli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa dai superiori gerarchici con le schede valutative sono connotati da un’altissima discrezionalità tecnica

I giudizi formulati sugli ufficiali, sottufficiali e militari di truppa dai superiori gerarchici con le schede valutative sono connotati da un’altissima discrezionalità tecnica, comportando un attento apprezzamento delle capacità e delle attitudini dimostrate in concreto dal soggetto; essi, pertanto, impingendo direttamente nel merito dell’azione amministrativa, sono soggetti al sindacato di legittimità solo entro i ristretti...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 30 gennaio 2018, n. 639. Se la ratio dell’art. 5, comma 1, D.Lgs. 109/2012, consente di dare alla disposizione un’interpretazione elastica, non può trascurarsi l’opposta esigenza di limitare gli abusi
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 30 gennaio 2018, n. 639. Se la ratio dell’art. 5, comma 1, D.Lgs. 109/2012, consente di dare alla disposizione un’interpretazione elastica, non può trascurarsi l’opposta esigenza di limitare gli abusi

Se la ratio dell’art. 5, comma 1, D.Lgs. 109/2012, consente di dare alla disposizione un’interpretazione elastica, non può trascurarsi l’opposta esigenza di limitare gli abusi, statisticamente frequenti in tutte le procedure di sanatoria, e di scongiurare il rischio che un’eccessiva flessibilità sui requisiti di accesso alla sanatoria si traduca in un moltiplicatore dei flussi di...