Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1200. In presenza di abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 22 e 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia), l’applicabilità della sanzione pecuniaria è limitata ai soli interventi astrattamente realizzabili previa denuncia d’inizio attività che siano, altresì, conformi agli strumenti urbanistici vigenti
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1200. In presenza di abusivismo edilizio, ai sensi degli artt. 22 e 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 (T.U. Edilizia), l’applicabilità della sanzione pecuniaria è limitata ai soli interventi astrattamente realizzabili previa denuncia d’inizio attività che siano, altresì, conformi agli strumenti urbanistici vigenti

Il mutamento di destinazione d’uso in contrasto con il PRG determina una violazione dello strumento urbanistico che consente di ordinare la demolizione, in deroga alla regola generale di applicazione della sola sanzione pecuniaria agli illeciti commessi in relazione ad interventi sottoponili a DIA/SCIA ex art. 37, comma 1, d.P.R. n. 380/2001. In altri termini, in...

Consiglio di Stato, sezione adunanza plenaria, sentenza 23 febbraio 2018, n. 2. L’articolo 99, comma 4 del cod. proc. amm. deve essere inteso nel senso di rimettere all’Adunanza plenaria la sola opzione fra l’integrale definizione della controversia e l’enunciazione di un principio di diritto
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Consiglio di Stato, sezione adunanza plenaria, sentenza 23 febbraio 2018, n. 2. L’articolo 99, comma 4 del cod. proc. amm. deve essere inteso nel senso di rimettere all’Adunanza plenaria la sola opzione fra l’integrale definizione della controversia e l’enunciazione di un principio di diritto

L’articolo 99, comma 4 del cod. proc. amm. deve essere inteso nel senso di rimettere all’Adunanza plenaria la sola opzione fra l’integrale definizione della controversia e l’enunciazione di un principio di diritto, mentre non è predicabile (per ragioni sia testuali, che sistematiche) l’ulteriore distinzione in princìpi di diritto di carattere astratto e princìpi maggiormente attinenti...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 965. L’Autorità prefettizia deve effettuare la propria valutazione sulla scorta di un quadro indiziario nell’ambito del quale assumono rilievo preponderante i fattori induttivi della non manifesta infondatezza che i comportamenti e le scelte dell’imprenditore possano rappresentare un veicolo di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti delle pubbliche amministrazioni
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 965. L’Autorità prefettizia deve effettuare la propria valutazione sulla scorta di un quadro indiziario nell’ambito del quale assumono rilievo preponderante i fattori induttivi della non manifesta infondatezza che i comportamenti e le scelte dell’imprenditore possano rappresentare un veicolo di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti delle pubbliche amministrazioni

L’Autorità prefettizia deve effettuare la propria valutazione sulla scorta di un quadro indiziario nell’ambito del quale assumono rilievo preponderante i fattori induttivi della non manifesta infondatezza che i comportamenti e le scelte dell’imprenditore possano rappresentare un veicolo di infiltrazione delle organizzazioni criminali negli appalti delle pubbliche amministrazioni, essendo estranea al sistema delle informazioni antimafia, non...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 959. Per evitare che risulti ristretta la circolazione, le strade sono protette da una fascia di rispetto.
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 14 febbraio 2018, n. 959. Per evitare che risulti ristretta la circolazione, le strade sono protette da una fascia di rispetto.

Per evitare che risulti ristretta la circolazione, le strade (nel vigore sia del nuovo sia del vecchio codice della strada) sono protette da una fascia di rispetto, in forza della quale è vietato collocare manufatti e recinzioni sul confine della carreggiata, indipendentemente dalla circostanza che la sede stradale occupi terreni di proprietà privata. Sentenza 14...

Consiglio di Stato, sezione adunanza plenaria, sentenza 23 febbraio 2018, n. 1. La presenza di un’unica condotta responsabile, che fa sorgere due obbligazioni da atto illecito in capo al medesimo soggetto derivanti da titoli diversi aventi la medesima finalità compensativa del pregiudizio subito dallo stesso bene giuridico protetto, determina la costituzione di un rapporto obbligatorio sostanzialmente unitario
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Consiglio di Stato, sezione adunanza plenaria, sentenza 23 febbraio 2018, n. 1. La presenza di un’unica condotta responsabile, che fa sorgere due obbligazioni da atto illecito in capo al medesimo soggetto derivanti da titoli diversi aventi la medesima finalità compensativa del pregiudizio subito dallo stesso bene giuridico protetto, determina la costituzione di un rapporto obbligatorio sostanzialmente unitario

La presenza di un’unica condotta responsabile, che fa sorgere due obbligazioni da atto illecito in capo al medesimo soggetto derivanti da titoli diversi aventi la medesima finalità compensativa del pregiudizio subito dallo stesso bene giuridico protetto, determina la costituzione di un rapporto obbligatorio sostanzialmente unitario che giustifica, in applicazione della regola della causalità giuridica e...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 991. La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 991. La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà

La destinazione urbanistica di un ambito va effettuata avendo riguardo allo stato obiettivo dei luoghi e non alle aspettative (generiche) della proprietà, essendo la stessa preordinata al pubblico interesse (ordinato sviluppo e governo del territorio) e non a quello privato o individuale. Sentenza 16 febbraio 2018, n. 991 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA...

Consigio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 febbraio 2018, n. 1101. L’art. 89, comma 3 d.lgs. n. 50/2016, che ha innovato il sistema del d.lgs. n. 163 del 2006, ha recepito la previsione dell’art. 63 della Direttiva 24/2014/UE
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Consigio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 febbraio 2018, n. 1101. L’art. 89, comma 3 d.lgs. n. 50/2016, che ha innovato il sistema del d.lgs. n. 163 del 2006, ha recepito la previsione dell’art. 63 della Direttiva 24/2014/UE

L’art. 89, comma 3 d.lgs. n. 50/2016, che ha innovato il sistema del d.lgs. n. 163 del 2006, ha recepito la previsione dell’art. 63 della Direttiva 24/2014/UE. In precedenza, sotto il d.lgs. n. 163 del 2006, la sostituzione era consentita solo in caso di raggruppamento temporaneo di imprese per i motivi ivi previsti (art. 37,...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 987. La possibilità alla quale l’art. 33, comma 5, Legge n. 104/1992, subordina il “diritto” del lavoratore a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere nell’ambito delle Forze Armate si concretizza nella verifica che, presso la sede richiesta, vi sia una collocazione compatibile con lo “stato” del militare
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 16 febbraio 2018, n. 987. La possibilità alla quale l’art. 33, comma 5, Legge n. 104/1992, subordina il “diritto” del lavoratore a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere nell’ambito delle Forze Armate si concretizza nella verifica che, presso la sede richiesta, vi sia una collocazione compatibile con lo “stato” del militare

La possibilità alla quale l’art. 33, comma 5, Legge n. 104/1992, subordina il “diritto” del lavoratore a scegliere la sede di lavoro più vicina al domicilio della persona da assistere nell’ambito delle Forze Armate si concretizza nella verifica che, presso la sede richiesta, vi sia una collocazione compatibile con lo “stato” del militare, e che...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 982. Una clausola estensiva in tanto possa essere ammessa, in quanto soddisfi i requisiti, in primis di determinatezza, prescritti per i soggetti e l’oggetto della procedura cui essa accede
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 982. Una clausola estensiva in tanto possa essere ammessa, in quanto soddisfi i requisiti, in primis di determinatezza, prescritti per i soggetti e l’oggetto della procedura cui essa accede

Una clausola estensiva in tanto possa essere ammessa, in quanto soddisfi i requisiti, in primis di determinatezza, prescritti per i soggetti e l’oggetto della procedura cui essa accede, infatti l’appalto oggetto di estensione, in questa prospettiva, non viene sottratto al confronto concorrenziale, a valle, ma costituisce l’oggetto, a monte, del confronto tra le imprese partecipanti...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 971. I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 15 febbraio 2018, n. 971. I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo

I legami familiari non sono sufficienti a denotare il pericolo di condizionamento mafioso, se non si colorino di ulteriori connotati, di cui è onere dell’Amministrazione dare conto nel contesto motivazionale del provvedimento interdittivo, dopo averli puntualmente lumeggiati in sede istruttoria, atti ad attribuire ad essi valore sintomatico di un collegamento che vada oltre il mero...