L’omessa rilevazione dell’incompetenza
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L’omessa rilevazione dell’incompetenza

Corte di Cassazione, sezione sesta (terza) civile, Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12403. La massima estrapolata: L’omessa rilevazione dell’incompetenza (derogabile od inderogabile) da parte del giudice o l’omessa proposizione della relativa eccezione ad opera delle parti nel procedimento cautelare “ante causam” non determina il definitivo consolidamento della competenza in capo all’ufficio adìto anche ai fini del...

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Colui che lamenta di aver subito una malattia neurologica a causa di un vaccino

Corte di Cassazione, sezione lavoro civile, Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12445. La massima estrapolata: Colui che lamenta di aver subito una malattia neurologica a causa di un vaccino somministrato diversi anni addietro deve dimostrare il nesso di causalità tra il fatto e il danno secondo un criterio di ragionevole probabilità scientifica. Ordinanza 24 giugno 2020,...

Le sanzioni amministrative possono essere afflittive o ripristinatorie
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Le sanzioni amministrative possono essere afflittive o ripristinatorie

Consiglio di Stato, Sezione sesta, Sentenza 24 giugno 2020, n. 4068. La massima estrapolata: Le sanzioni amministrative possono essere afflittive (sanzionatorie in senso stretto) o ripristinatorie (sanzionatorie in senso lato). Le sanzioni ripristinatorie “mirano alla soddisfazione diretta dell’interesse pubblico specificamente pregiudicato dalla violazione. Le sanzioni afflittive sono quelle definite dal diritto europeo e, in particolare,...

Quando un atto deve essere considerato meramente confermativo
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Quando un atto deve essere considerato meramente confermativo

Consiglio di Stato, Sezione seconda, Sentenza 24 giugno 2020, n. 4054. La massima estrapolata: Un atto deve essere considerato meramente confermativo se si limita semplicemente a dichiarare l’esistenza di un precedente provvedimento senza alcuna nuova istruttoria, né rivalutazione degli interessi, né tanto meno una nuova motivazione. Al contrario, non ricorre un atto di sola conferma...

Il presupposto per l’ammonimento ai sensi dell’art. 8 del D.L. n. 11 del 2009
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Il presupposto per l’ammonimento ai sensi dell’art. 8 del D.L. n. 11 del 2009

Consiglio di Stato, Sezione terza, Sentenza 25 giugno 2020, n. 4077. La massima estrapolata: Il presupposto per l’ammonimento ai sensi dell’art. 8 del D.L. n. 11 del 2009, sono le medesime condotte che integrano la fattispecie di reato introdotta dall’art. 7 dello stesso decreto legge (art. 612 bis c.p.), ovvero, fino a che non sia...

Il reato di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza di autorizzazione
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Il reato di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza di autorizzazione

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 13 maggio 2020, n. 14724. Massima estrapolata: Il reato di raccolta e trasporto di rifiuti in assenza di autorizzazione, di cui all’art. 256, comma primo, d. Lgs.. n. 152 del 2006, ha natura di reato istantaneo, atteso che si perfeziona nel luogo e nel momento in cui si realizzano...

La condotta di chi riceva denaro quale contropartita della consegna di un carico di droga
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La condotta di chi riceva denaro quale contropartita della consegna di un carico di droga

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 13 maggio 2020, n. 14747. Massima estrapolata: La condotta di chi riceva denaro quale contropartita della consegna di un carico di droga integra, indipendentemente dal fatto che la ricezione sia antecedente, contestuale o successiva a detta consegna, una ipotesi di concorso nel reato di cui all’art. 73 del d.P.R....

L’intercettazione di una chat equivale a quella telefonica
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L’intercettazione di una chat equivale a quella telefonica

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 13 maggio 2020, n. 14725. Massima estrapolata: L’intercettazione di una chat equivale a quella telefonica con tutte le conseguenze che ne derivano soprattutto in termini di accessibilità delle parti al materiale grezzo della captazione. Sentenza 13 maggio 2020, n. 14725 Data udienza 5 giugno 2019 Tfag – parola chiave:...

L’amministratore condominiale può denunciare all’autorità giudiziaria l’attività rumorosa di un bar
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L’amministratore condominiale può denunciare all’autorità giudiziaria l’attività rumorosa di un bar

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 13 maggio 2020, n. 14750. Massima estrapolata: L’amministratore condominiale per l’articolo 1130 Codice civile compie gli atti conservativi delle parti comuni dell’edificio e pertanto, su sollecitazione anche scritta dei condòmini, può denunciare all’autorità giudiziaria l’attività rumorosa di un bar. L’articolo 659 Codice penale è procedibile di ufficio e non...

In tema di insinuazione al passivo
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In tema di insinuazione al passivo

Corte di Cassazione, sezione sesta (prima) civile, Ordinanza 22 giugno 2020, n. 12085. La massima estrapolata: In tema di insinuazione al passivo, se il fallimento sia stato dichiarato quando era ancora possibile la risoluzione ex art. 186 l.fall. del concordato preventivo omologato, il creditore istante non è tenuto a sopportare gli effetti esdebitatori e definitivi ex...