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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 17 dicembre 2012, n. 23202. In tema di separazione coniugi

Le massime 1. Quando la sentenza di separazione si è pronunciata specificamente sull’addebito, escludendolo, o ponendolo a carico di entrambi i coniugi, al fine di far valere, in sede di determinazione dell’assegno di divorzio “le ragioni della decisione”, ovvero la responsabilità esclusiva o prevalente di uno dei coniugi nella definitiva cessazione del vincolo coniugale, occorre...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 dicembre 2012 n. 23330. Deve essere reintegrato il medico licenziato perché affetto da un disturbo d’ansia se non si dimostra la sua “totale inidoneità allo svolgimento delle mansioni”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 dicembre 2012 n. 23330[1] La Corte territoriale ha affermato che non solo non risultava dalle certificazioni mediche che la sopravvenuta, parziale inidoneità fisica del ricorrente avesse carattere permanente e quindi fosse definitivamente escluso un recupero della sua piena idoneità fisica, ma l’amministrazione aveva omesso...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 22393 del 10 dicembre 2012. In tema di mobbing

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 22393 del 10 dicembre 2012   Svolgimento del processo Con sentenza del 30.4.2009, la Corte di Appello, di Trieste respingeva il gravame proposto da C. L. avverso la sentenza del Tribunale di Pordenone che aveva rigettato il ricorso proposto dal predetto, inteso ad ottenere la declaratoria dell’illegittimità...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012. Per la guida in stato di ebbrezza è consentito l’accertamento sintomatico

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 48251 del 13 dicembre 2012 Ritenuto in fatto Con sentenza in data 24 febbraio 2012 la corte di appello di Milano confermava la sentenza emessa in data 30.06-2011 dal G.I.P. del Tribunale della stessa città che aveva dichiarato Z. D. responsabile del reato di cui all’articolo 186,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 dicembre 2012, n. 23014. In tema di condizione mista

Le massime 1. Il contratto sottoposto a condizione mista è soggetto alla disciplina dell’art. 1358 c.c. che impone alle parti di comportarsi secondo buona fede durante lo stato di pendenza della condizione. 2. Alla condizione potestativa mista pure applicabile l’art. 1359 cod. civ., secondo cui la condizione si considera avverata qualora sia mancata per fatto...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733. Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 48733[1] Integra gli estremi del reato di estorsione e non quello di truffa la minaccia di prospettare azioni giudiziarie (nella specie decreti ingiuntivi e pignoramenti) al fine di ottenere somme di denaro non dovute o manifestamente sproporzionate rispetto a quelle dovute...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 22820 del 12 dicembre 2012. La mancata stipula del contratto definitivo non è imputabile a nessuna delle parti se non viene nominato il notaio rogante

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 22820  del 12 dicembre 2012   Fatto e Diritto Si trascrive di seguito la relazione preliminare ex art. 380 bis c.p.c. “A. C. e A. R. promittenti venditori in un contratto preliminare di compravendita immobiliare, ricorrono avverso la sentenza in epigrafe, con la quale la corte capitolina,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 23199. Riconosciuto il danno al coniuge quando l’altro vende un appartamento in comunione, dichiarando che è un bene personale, anche se poi acquista un altro immobile, in ipotesi di valore superiore, che cade anch’esso in comunione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 dicembre 2012 n. 23199[1]     [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2012/12/condannato-il-coniuge-che-vende-il-bene-comune-anche-se-ne-acquista-un-altro-che-vale-di-piu.html      Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770. Il giudizio di inammissibilità dell’atto di opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione può attenere soltanto alla pertinenza e specificità degli atti di indagine richiesti e non anche, in chiave prognostica, alla fondatezza degli stessi.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza del 3 dicembre 2012, n. 46770 1. Con il decreto sopra indicato il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Benevento accoglieva la richiesta del p.m. di archiviazione del procedimento instaurato a carico di A.S. in relazione ai reati di cui all’art. 323 cod. pen. e D.P.R....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 novembre 2012, n. 44093. Perché possa parlarsi di causa sopravvenuta idonea ad escludere il rapporto di causalità (o la sua interruzione) si deve dunque trattare di un percorso causale ricollegato all’azione (od omissione) dell’agente ma completamente atipico, di carattere assolutamente anomalo ed eccezionale

Le massime 1. L’interpretazione prevalente e consolidata dell’41, comma 2 cod. pen, “le cause sopravvenute escludono il rapporto di causalità quando sono state da sole sufficienti a determinare l’evento” è volta a temperare il rigore derivante dalla meccanica applicazione dell’art. 41, comma 1 cod.pen., ove è enunciato il principio c.d. condizionalistico o dell’equivalenza delle cause...