Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 marzo 2014, n. 5434 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 5 luglio 2012, la signora B.A. proponeva opposizione, dinanzi al Tribunale di Brescia, a due ingiunzioni fiscali notificatele a cura del comune di Bagnolo San Vito per il pagamento, rispettivamente, di Euro 127.846,00 e...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 febbraio 2014, n. 9770. Si ha la responsabilità a titolo di concorso anomalo di cui all'art. 116 c.p., qualora sussista la volontà di partecipare con altri alla realizzazione di un determinato evento criminoso ed allorché l'evento diverso e più grave, pur costituendo il logico sviluppo del reato meno grave da lui voluto, secondo l'ordinario svolgersi e concatenarsi dei fatti umani, non sia stato da lui effettivamente previsto, al punto che, in ordine ad esso, non sia stato accettato il relativo rischio, posto che l'accettazione di tale ultimo rischio avrebbe comportato il concorso pieno, di cui all'art. 110 c.p.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 28 febbraio 2014, n. 9770 Ritenuto in fatto 1. La Corte d’appello di Genova ha emesso il 1 marzo 2012 sentenza nei confronti di: V.J.J.L. : gli è stata ridotta da anni 6 e mesi 8 ad anni 5 di reclusione la pena infintagli in primo grado dal...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 5 marzo 2014, n. 10561. È consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario .
La massima 1. È consentito nei confronti di una persona giuridica il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili al profitto di reato tributario commesso dagli organi della persona giuridica stessa, quando tale profitto (o beni direttamente riconducibili al profitto) sia nella disponibilità di tale...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 5 marzo 2014 n. 5105. In caso di violazione degli obblighi specifici derivanti dall’atto costitutivo o dalla legge, la responsabilità degli amministratori di una società può essere esclusa solo nel caso, previsto dall'art. 1218 c.c., in cui l'inadempimento sia dipeso da causa non imputabile e che non poteva essere evitata né superata con la diligenza richiesta al debitore. Pertato, è tenuto al risarcimento dei danni nei confronti della società, l’amministratore che non abbia adempiuto agli obblighi tributari per mancanza di liquidità
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 5 marzo 2014 n. 5105 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE CIVILE ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 9391-2008 proposto da: SR DE Elettivamente domiciliati in ROMA, PIAZZALE CLODIO 22, presso l’avvocato(OMISSIS), rappresentati e difesi dall’avvocato (OMISSIS), giusta...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 marzo 2014, n. 10265. Non è confiscabile l'ideale apprezzamento del patrimonio disponibile conseguito al doloso sottodimensionamento del patrimonio di vigilanza. Il tutto prendendo in considerazione il concetto penale di profitto che deve essere considerato quale beneficio aggiunto di natura patrimoniale
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 marzo 2014, n. 10265 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. OLDI Paolo – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 marzo 2014, n. 10813. In tema di reati tributari, e segnatamente di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto, previsto e punito dall’art. 10-ter, d.lgs. n. 74/2000, non può essere invocata, per escludere la colpevolezza, la crisi di liquidità del soggetto attivo al momento della scadenza del termine lungo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 6 marzo 2014, n. 10813 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Milano, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente S.M. , con sentenza del 20.3.2013 depositata il 2/4/2013, riformava parzialmente la sentenza emessa dal Tribunale di Milano l’11.6.2012, concedendogli il beneficio della non menzione. Il Giudice di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3853. In tema di autovelox per il dispositivo Hermes Plus III; è necessario distinguere con precisione le caratteristiche dell'apparecchio utilizzato, onde poter stabilire senza equivoci o indebite presunzioni quali ne siano le potenzialità e di conseguenza se rientrino nel disposto normativo
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3853 Fatto e diritto 1) Con ricorso notificato il 21 giugno 2011 la Fontessa spa ha impugnato la sentenza emessa il 21 dicembre 2010 dal tribunale di Pavia, che ha rigettato l’appello da essa proposto avverso la sentenza del locale giudice di pace n....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 marzo 2014, n. 5211. In tema di omessa notifica di un atto d'appello presso il procuratore costituito cancellato dall'albo dopo la pronuncia della sentenza ma prima della notifica dell'appello, qualora egli abbia proposto reclamo al Cnf.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 marzo 2014, n. 5211 Svolgimento del processo 1) Per il recupero dei costi di stampa del giornale Asti Padania finalizzato alla propaganda elettorale del sindaco del comune di Asti, la Sintagma Editrice di C.M. chiedeva e otteneva decreto ingiuntivo nei confronti dell’architetto B.G. , candidato alla carica....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 marzo 2014, n. 4892. In tema di imposta sulle successioni, il vincolo di pertinenzialità che qualifica la "ruralità" dei fabbricati a fini fiscali e, segnatamente, a quelli della tassazione di registro e sulle successioni secondo il più favorevole criterio del "valore automatico" di cui all'art. 8 legge n. 880 del 1986, va ricondotto alla nozione di pertinenza fornita, in via generale, dall'art. 817 cod. civ. secondo cui "sono pertinenze le cose destinate in modo durevole al servizio o ad ornamento di un'altra cosa". Ne deriva, dunque, che l'effettiva e concreta destinazione della cosa al servizio ed ornamento dell'altra debba essere considerata una relazione implicante oltre che aspetti oggettivi anche aspetti soggettivi, riferibili alla volontà dell'avente diritto, e non può essere di per sé esclusa dalla sola ricorrenza di circostanze di rilievo eminentemente formale, quali la distinta iscrizione in catasto della pertinenza o l'autonoma indicazione dei fabbricati nella denunzia di successione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 marzo 2014, n. 4892 Svolgimento del processo 1. L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a due motivi, avverso la sentenza della commissione tributaria regionale della Liguria n. 64/06/10, depositata il 14 giugno 2010, con la quale essa, in sede di giudizio di rinvio dalla Corte...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 febbraio 2014, n. 4081. Il curatore dello scomparso può avere diritto ad una maggiorazione del compenso se l'attività svolta è stata particolarmente complessa. Tuttavia, nel caso in cui egli abbia ricoperto anche il ruolo di amministratore di società, e perciò sia stato retribuito dall'azienda, tale attività non può essere nuovamente retribuita come curatela. Infine, nella liquidazione equitativa da parte del giudice è necessario il parere dell'associazione di professionale di appartenenza
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 febbraio 2014, n. 4081 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GOLDONI Umberto – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. ORICCHIO Antonio – Consigliere Dott. PICARONI...