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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 10 marzo 2014, n. 5457. Se il ricorrente in Cassazione indica sia un domicilio «in Roma» sia un indirizzo di posta elettronica certificato, senza dunque esprimere una indicazione univoca, allora il controricorso potrà essere indifferentemente notificato all'uno o all'altro. Inoltre, in tema di rapporto di utenza telefonica fra utente e Telecom, poiché il costo sopportato per l'anticipazione delle spesa sostenuta nei confronti delle Poste Italiane dalla Telecom, per la spedizione della fattura a mezzo del servizio postale, prevista dalle condizioni generali di contratto come costo da addebitare a carico dell'utente, non è, in mancanza di previsione nelle condizioni contrattuali, un'anticipazione eseguita in nome e per conto dell'utente, ma solo un'anticipazione per conto (e nell'interesse) dello stesso, e, dunque, non da luogo alla fattispecie dell'art. 15 n. 3 del d.P.R. n. 633 del 1972, deve ritenersi che la pretesa di rimborso della Telecom verso l'utente riguardo a quanto corrisposto per la spesa di spedizione alle Poste Italiane fa parte della base imponibile ai sensi dell'art. 13 del detto d.P.R., trattandosi di spesa per l'esecuzione della prestazione, con la conseguenza che legittimamente la Telecom ricarica detta spesa dell'i.v.a. e ciò ancorché la Telecom sopporti la spesa di spedizione verso le Poste Italiane in regime di esenzione ai sensi dell'art. 10 n. 16 dello stesso d.P.R..

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 10 marzo 2014, n. 5457   Fatto e diritto Ritenuto quanto segue: p.1. B.M.C. ha proposto ricorso per cassazione contro la Telecom Italia s.p.a. avverso la sentenza n. 52 del 23 marzo 2012, con la quale il Tribunale di Benevento, Sezione Distaccata di Guardia Sanframondi, in accoglimento dell’appello...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 10 marzo 2014, n. 5452. Accolto il ricorso ex art. 152 d.lgs. n. 196 del 2003 in danno di una società, per aver ricevuto continue telefonate, con le quali venivano offerte loro tariffe vantaggiose

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza  10 marzo 2014, n. 5452 Fatto e diritto Ritenuto quanto segue: p.1. Con ricorso ex art. 152 d.lgs. n. 196 del 2003 P.P. , nella qualità di socio accomandatario della Morelli Assicurazioni s.a.s. di Morelli Maria Teresa e Pannitteri Paolo e C., proponeva dinanzi al Tribunale di Ferrara...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 6 marzo 2014, n. 5303. Non è di ostacolo al riconoscimento del diritto di soggiorno per coesione familiare ai sensi di tale decreto legislativo l'eventuale precedente ingresso o soggiorno irregolare del richiedente, secondo l'insegnamento della Corte di giustizia dell'Unione europea

Suprema Corte di Cassazione sezione VI  sentenza  6 marzo 2014, n. 5303 Svolgimento del processo La sig.ra D.S., cittadina australiana, ricorse al Tribunale di Verona avverso il diniego di rinnovo del suo permesso di soggiorno per motivi familiari in quanto coniugata con un cittadino italiano dal 2006, diniego pronunciato dal Questore il 5 aprile 2011....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 marzo 2014, n. 4911. Valido il contratto collettivo che prevede un premio di produttività per i contratti a tempo indeterminato ma non per i precari

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 marzo 2014, n. 4911 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MIANI CANEVARI Fabrizio – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 7 marzo 2014, n. 5394. La relazione extraconiugale della moglie si collocava in una epoca tale da non poter essere che conseguenza di una convivenza coniugale logorata non determinante per lo effetto l'addebito

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  7 marzo 2014, n. 5394 Svolgimento del processo Con sentenza in data 19/03/2010, il Tribunale di Chiavari pronunciava la separazione giudiziale dei coniugi Q.F. e B.F., assegnava la casa coniugale al marito, al quale imponeva l’obbligo di provvedere in via esclusiva al mantenimento del figlio E. maggiorenne ma...