Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 13 maggio 2014, n. 10369 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – rel. Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. GIUSTI...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 maggio 2014, n. 10397. Il contratto atipico mediante il quale un operatore economico, dopo avere raccolto informazioni vantaggiose per qualcuno (circa lasciti ereditari, donazioni, premi, assegnazione gratuita di azioni societarie ed altre utilità), offra di rivelarne gli estremi agli ignari beneficiari, dietro promessa di un compenso, è sorretto da adeguata causa giustificativa solo quando l'acquisizione dell'informazione sia frutto di un'attività non casuale, bensì professionalmente organizzata a tale scopo dal proponente, risolvendosi, così, nel fornire un servizio al destinatario
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 14 maggio 2014, n. 10397 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2014, n. 24875. Ai reati tributari, in particolare a quello previsto dall'art. 10 ter del d.lgs. 74/2000 (omesso versamento dell'iva), non è applicabile il terzo comma dell'art. 182 bis l.f., il quale stabilisce che non si possono iniziare o proseguire azioni cautelari sul patrimonio del debitore in presenza di un accordo di ristrutturazione dei debiti
Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 giugno 2014, n. 24875 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ACETO...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 giugno 2014, n. 24057. Ricorre Il reato di maltrattamenti di cui all'articolo 572 c.p. in quelle situazioni in cui il rapporto tra il datore di lavoro ed il dipendente assume natura c.d. parafamiliare, poiche' caratterizzato da relazioni intense ed abituali, da consuetudini di vita tra i soggetti, dalla soggezione di una parte nei confronti dell'altra, dalla fiducia riposta dal soggetto piu' debole del rapporto in quello che ricopre la posizione di supremazia ovvero quando nell'ambito di un rapporto professionale o di lavoro, il soggetto attivo si trovi un una posizione di supremazia, connotata dall'esercizio di un potere direttivo o disciplinare tale da rendere ipotizzabile una condizione di soggezione, anche solo psicologica, del soggetto passivo, che appaia riconducibile ad un rapporto di natura parafamiliare
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 giugno 2014, n. 24057 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 giugno 2014, n. 23485. Non vi e' l'interesse dell'imputato, assolto perche' il fatto non sussiste ai sensi dell'articolo530 c.p.p., comma 2, a proporre impugnazione, atteso che tale formula – relativa alla mancanza, alla insufficienza o alla contraddittorieta' della prova – non comporta una minore pregnanza della pronuncia assolutoria, ne' segnala residue perplessita' sull'innocenza dell'imputato, ne' derivano incidenze pregiudizievoli e l'interesse all'impugnazione non sussiste ove si risolva in una pretesa, meramente teorica ed astratta, all'esattezza giuridica della pronuncia e sia, comunque, tale da non condurre ad alcuna modifica degli effetti del provvedimento
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 giugno 2014, n. 23485 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 giugno 2014, n. 23013. In tema di maltrattamenti effettuati da maestre di asilo nido nei confronti di minori è inverosimile la richiesta effettuata dall'avvocato dell'applicazione delle attenuanti generiche già applicate nei precedenti gradi di giudizio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 giugno 2014, n. 23013 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesc – Presidente Dott. LEO Guglielm – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Ann – rel. Consigliere Dott. APRILE Ercole – Consigliere Dott. PATERNO’ RADDUSA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 giugno 2014, n. 13355. Se il contratto di dirigente prevede un «patto di durata minima garantita» del rapporto, l'azienda per recedere deve dimostrare la «giusta causa» non potendo semplicemente basare il licenziamento sulle sue scelte di gestione.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 giugno 2014, n. 13355 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – est. Presidente Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. ARIENZO Rosa...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 giugno 2014, n. 13364. In relazione a qualunque tipo di strada, l'ente proprietario o gestore ha sempre la possibilita' di collocare la segnaletica prevista dal Codice della Strada, con la conseguenza che, ove si prospetti l'esistenza di un rapporto causale fra l'inidoneita' della segnaletica e un sinistro stradale, non puo' predicarsi l'esclusione dell'applicazione del paradigma dell'articolo 2051 c.c., per il solo fatto che la strada sia extraurbana
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 giugno 2014, n. 13364 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMATUCCI Alfonso – Presidente Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione unite, sentenza 14 maggio 2014, n. 10406. Il provvedimento prefettizio con il quale, ai sensi degli artt. 120 e 219 cod. strada venga disposta la revoca della patente di guida a seguito della irrogazione, a carico del titolare, della misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, non può essere assimilato alle sanzioni amministrative per le quali è previsto, in via generale, il regime di impugnazione di cui all'art. 22 bis, legge 24 novembre 1981, n. 689, poiché esso non costituisce conseguenza accessoria della violazione di una disposizione in tema di circolazione stradale, bensì la constatazione dell'insussistenza, originaria o sopravvenuta, dei requisiti morali prescritti per il conseguimento del titolo di abilitazione alla guida. Ne consegue che il giudizio di opposizione avverso tale provvedimento, non rientrando nella competenza per materia del giudice di pace, è devoluto alla competenza ordinaria del tribunale, ai sensi dell'art. 9 cod. proc. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione unite sentenza 14 maggio 2014, n. 10406 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. BERRUTI Giuseppe – Presidente di sez. Dott. RORDORF Renato – Presidente di sez. Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 giugno 2014, n. 14793. L’art. 9 della legge n. 898/1970.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 giugno 2014, n. 14793 Svolgimento del processo Il Tribunale di Brescia, pronunciandosi sulla domanda proposta da C.E. che aveva chiesto l’accertamento del suo diritto a percepire una quota della pensione di reversibilità dell’ex coniuge V.B., deceduto nel 2010, con il quale era stata coniugata dal 1969...