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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 marzo 2015, n. 12601. In tema di truffa contrattuale, versandosi al cospetto di un delitto a cooperazione artificiosa della vittima, l’eventuale negligenza o scarsa accortezza del soggetto passivo del reato non riveste mai efficacia scriminante o anche solo attenuante

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 marzo 2015, n. 12601 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Ciro – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. MANNA Anton – rel. Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 marzo 2015, n. 12657. L’erogazione di finanziamenti a società collegate non può costituire condotta distrattiva atteso che, da un lato, il gestore ha e conserva la libera disponibilità delle somme ricevute per la gestione post mortem della discarica; dall’altro lato, l’investimento finanziario non comporta la sottrazione del denaro con conseguente acquisizione al patrimonio personale degli indagati

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 25 marzo 2015, n. 12657 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROTUNDO Vincenz – Presidente Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuel – Consigliere Dott. BASSI A. – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 marzo 2015, n. 12643. Il contenuto di un certificato medico attestante l’assoluto impedimento a comparire dell’imputato per ragioni di salute può essere sindacato dal giudice ed eventualmente disatteso solo con adeguata motivazione, facendo ricorso alle comuni regole di esperienza o conoscenze mediche di base, fermo restando che in caso di dubbio o perplessità deve essere disposta la visita medico-fiscale di controllo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 25 marzo 2015, n. 12643 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CITTERIO Carlo – Presidente Dott. FIDELBO G. – rel. Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 marzo 2015, n. 1296. Risponde della contravvenzione di cui al 1° comma dell’art. 659 c.p. il gestore di un locale pubblico per il disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone arrecato dagli avventori dell’esercizio pubblico al di fuori del locale, quando sia dimostrato che egli non ha esercitato il potere di controllo che gli compete e che a tale omissione è riconducibile la verificazione dell’evento

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 marzo 2015, n. 1296 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. ANDRONIO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 marzo 2015, n. 12244. Applicabilità dell’art. 275, comma 2-bis, c.p.p. (che vieta l’applicazione di misure cautelari privative della libertà personale se il giudice ritiene che con la sentenza definitiva potrà essere concessa la sospensione condizionale della pena) anche rispetto alle misure cautelari previste per i minorenni.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 marzo 2015, n. 12244 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 marzo 2015, n. 6096. Ai prossimi congiunti di persona che abbia subito lesioni personali a causa del fatto illecito costituente reato è riconosciuta la possibilità di conseguire il risarcimento del danno non patrimoniale concretamente accertato in relazione ad una particolare situazione affettiva con la vittima

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 marzo 2015, n. 6096 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – rel. Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. PELLECCHIA...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 marzo 2015, n. 6095. L’art. 2051 c.c. prevede la prova liberatoria del caso fortuito. Il getto di sassi dal cavalcavia ad opera di ignoti integra un caso fortuito, che vale ad escludere la responsabilità del custode

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 marzo 2015, n. 6095 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – rel. Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. PELLECCHIA...