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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 27 aprile 2015, n. 2158. In tema di richiesta di rilascio del porto d’armi, la condanna penale, anche non recente ed anche se estinta, assurga a parametro sostanziale di valutazione della personalità e della pericolosità sociale del richiedente: così, è legittimo il diniego per inaffidabilità a causa della perdita della buona condotta

Consiglio di Stato sezione III sentenza 27 aprile 2015, n. 2158 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 147 del 2015, proposto dal: Ministero dell’Interno, in persona del Ministro p.t., e dalla Questura di Roma,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 aprile 2015, n. 16924. L’azione di risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, anche dopo le modifiche introdotte con la recente riforma sulle responsabilità civile dei magistrati, non costituisce per sé ragione idonea e sufficiente ad imporre la sostituzione del singolo magistrato

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 23 aprile 2015, n. 16924 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott....

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 aprile 2015, n. 2013. La perdita della copertura finanziaria rappresenta una circostanza che può legittimamente indurre la PA, fino a che il contratto non sia stato stipulato, a rivalutare i motivi di interesse pubblico sottesi all’affidamento di un contratto riconducibile alla principale ipotesi di revoca di provvedimenti amministrativi

Consiglio di Stato sezione V sentenza 21 aprile 2015, n. 2013 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 266 del 2015, proposto dalla D. s.a.s., rappresentata e difesa dall’avvocato Fr.An.Ca., con domicilio eletto presso il...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2015, n. 15834. E’ legittimo il sequestro preventivo di terreni che siano stati coltivati con il mais “Mon 810”

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE sentenza 16 aprile 2015, n. 15834 Ritenuto in fatto Il Gip presso il Tribunale di Pordenone, con decreto del 5/8/2014, disponeva il sequestro preventivo di due terreni nella disponibilità di G. F., siti uno in Comune di Vivaro, in catasto fl. 14, mappale 264, l’altro in Comune di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 aprile 2015, n. 16769. La sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità del minore postula il necessario accertamento di responsabilità dell’imputato e delle ragioni del mancato proscioglimento nel merito

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 aprile 2015, n. 16769 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. GALLO D. – rel. Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovann – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. CARRELLI...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 21 aprile 2015, n. 16685. Non scatta l’aggravante del mezzo fraudolento per il nascondimento sotto i vestiti della merce rubata in un centro commerciale. Nelle ipotesi di furto semplice, perseguibili su istanza di parte, la querela può essere proposta anche dal responsabile, oltre che dal proprietario, dell’esercizio commerciale

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 21 aprile 2015, n. 16685 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – rel. Consigliere Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 aprile 2015, n. 7998. Il pignoramento immobiliare è una fattispecie «a formazione progressiva», per cui la sola notifica dell’atto al debitore, in assenza della relativa trascrizione, non permette al giudice dell’esecuzione di dar corso alla vendita. Da ciò deriva anche che la rinuncia all’azione da parte dell’unico creditore che ha trascritto l’atto è sufficiente a far dichiarare l’estinzione del processo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 aprile 2015, n. 7998     REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere...