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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3352. Anche nell’ambito delle gare relative ai servizi “esclusi” (Allegato II B), la costituzione della commissione di gara deve avvenire dopo lo spirare del termine ultimo per la presentazione delle offerte, pena l’illegittimità dell’intera procedura

Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3352 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7370 del 2012, proposto dal Comune di Matelica, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 7 luglio 2015, n. 3342. Nella procedura di “Project financing”, che ha una procedura in tre fasi, la Pubblica amministrazione ha il potere di verificare l’ammissibilità dell’offerta anche se vi è una sola offerta valida. La sentenza ha motivato che questa verifica costituisce un’operazione che è “logicamente e tecnicamente preliminare” rispetto “a qualsiasi operazione di valutazione dell’offerta medesima”

Consiglio di Stato sezione V sentenza 7 luglio 2015, n. 3342 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3373 del 2012, proposto da: Pa. S.p.A., In. Spa e Co. Spa, rappresentati e difesi dall’avv. Du.M....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 giugno 2015, n. 27071. La messa alla prova non è applicabile ai procedimenti che, alla data di entrata in vigore della legge, abbia superato la fase dell’apertura del dibattimento

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 giugno 2015, n. 27071 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 giugno 2015, n. 27111. Se sono state compiute dall’inizio scelte organizzative sbagliate, è configurabile una responsabilità dei dirigenti sanitari

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 giugno 2015, n. 27111 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. MULLIRI Guicla – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 1 giugno 2015, n. 11291. In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, l’antigiuridicità del ritardo nel deposito di provvedimenti non è eliminata dall’esigenza di smaltire ritardi oggetto di pregresse sanzioni disciplinari.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 1 giugno 2015, n. 11291 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di Sez. Dott. BERNARDI Sergio – Consigliere Dott. CAPPABIANCA Aurelio –...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 luglio 2015, n. 14477. La nuova previsione del n. 5 dell’art. 360 c.p.c. legittima solo la censura per l’omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio che è stato oggetto di discussione tra le parti, non essendo invece più consentita la formulazione di censure per il vizio di insufficiente o contraddittoria motivazione.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 10 luglio 2015, n. 14477 Svolgimento del processo A seguito di un esposto dell’Avvocato S.F.M., pervenuto l’11 ottobre 2006, innanzi al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina, si radicava, a carico dell’Avvocato G.D., procedimento disciplinare, con la contestazione di addebiti riconducibili al disposto degli artt. 5, 6, 8,...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 giugno 2015, n. 12682. Si e’ in presenza di un concorso formale quando con una sola azione od omissione si commettono diverse violazioni della medesima disposizione normativa (concorso formale omogeneo), oppure quando con una sola azione o omissione vengono violate disposizioni diverse anche relative a tributi diversi (concorso formale eterogeneo). Ricorre, invece il concorso materiale quando con piu’ azioni o omissioni si commettono diverse violazioni della stessa disposizione di legge. Non trova, quindi, applicazione nel caso di specie, il cumulo giuridico previsto dal Decreto Legislativo n. 472 del 1997, articolo 12 bensi’ il concorso materiale tra violazioni commesse con piu’ azioni od omissioni -senza che possa, ancora, ritenersi applicabile a tale ultima ipotesi, in via analogica, la normativa dettata dall’articolo 81 cpv. c.p. in tema di continuazione tra reati, in quanto la differenza morfologica tra reato e illecito amministrativo non consente che, attraverso un procedimento di integrazione analogica, le norme previste in materia penale vengano “tout court” estese alla materia degli illeciti amministrativi

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 giugno 2015, n. 12682 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – rel. Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere...