L’imprenditore che acconsente a ricevere plurimi pagamenti dalla medesima persona con assegni privi di copertura, senza effettuare protesto, non può ritenere la banca di cui è correntista né la banca trattataria responsabili per il conseguente fallimento.
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L’imprenditore che acconsente a ricevere plurimi pagamenti dalla medesima persona con assegni privi di copertura, senza effettuare protesto, non può ritenere la banca di cui è correntista né la banca trattataria responsabili per il conseguente fallimento.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 18 aprile 2019, n. 10814. La massima estrapolata: L’imprenditore che acconsente a ricevere plurimi pagamenti dalla medesima persona con assegni privi di copertura, senza effettuare protesto, non può ritenere la banca di cui è correntista né la banca trattataria responsabili per il conseguente fallimento. Sentenza 18 aprile 2019,...

Ai fini dell’ammissibilità della domanda di riparazione per l’ingiusta detenzione
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Ai fini dell’ammissibilità della domanda di riparazione per l’ingiusta detenzione

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 4 aprile 2019, n. 14936. La massima estrapolata: Ai fini dell’ammissibilità della domanda di riparazione per l’ingiusta detenzione, il termine di due anni previsto dall’art. 315, comma 1, cod. proc. pen. decorre dalla data di irrevocabilità della sentenza di proscioglimento che, in caso di sentenza di annullamento senza...

Il provvedimento emesso dal giudice monocratico per regolare l’attuazione delle misure cautelari è impugnabile mediante reclamo al collegio anche relativamente alla pronuncia sulle spese
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Il provvedimento emesso dal giudice monocratico per regolare l’attuazione delle misure cautelari è impugnabile mediante reclamo al collegio anche relativamente alla pronuncia sulle spese

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 17 aprile 2019, n. 10758. La massima estrapolata: Il provvedimento emesso dal giudice monocratico, ai sensi dell’art. 669 duodecies c.p.c., per regolare l’attuazione delle misure cautelari è impugnabile mediante reclamo al collegio anche relativamente alla pronuncia sulle spese. Contro tale provvedimento, invece, è inammissibile il ricorso per cassazione,...

I principi elaborati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in materia di libertà di stabilimento non escludono una disciplina nazionale restrittiva del gioco lecito
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I principi elaborati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in materia di libertà di stabilimento non escludono una disciplina nazionale restrittiva del gioco lecito

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 29 maggio 2019, n. 14697. La massima estrapolata: I principi elaborati dalla Corte di giustizia dell’Unione europea in materia di libertà di stabilimento non escludono una disciplina nazionale restrittiva del gioco lecito, fondata sui principi di proporzionalità e su ragioni imperative d’interesse generale o di ordine pubblico. Sono...

Art. 1 comma 11 della legge n. 249 del 1997 e il tentativo di conciliazione
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Art. 1 comma 11 della legge n. 249 del 1997 e il tentativo di conciliazione

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 30 maggio 2019, n. 14779. La massima estrapolata: L’art. 1 comma 11 della legge n. 249 del 1997 norma che impone di esperire il tentativo di conciliazione prima di iniziare una controversia ha un ambito soggettivo delimitato, in quanto impone l’onere del tentativo di conciliazione solo in controversie...

In caso di nullità del contratto part time per difetto della forma scritta
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In caso di nullità del contratto part time per difetto della forma scritta

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 30 maggio 2019, n. 14797. La massima estrapolata: In caso di nullità del contratto part time per difetto della forma scritta prevista ad substantiam dalla legge, il rapporto di lavoro deve considerarsi come un ordinario rapporto full time, con conseguente diritto del lavoratore alla retribuzione parametrata a un orario...

Laddove il contribuente solo successivamente deposita la documentazione richiestagli in sede di accesso
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Laddove il contribuente solo successivamente deposita la documentazione richiestagli in sede di accesso

Corte di Cassazione, sezione sesta tributaria, Ordinanza 3 giugno 2019, n. 15154. La massima estrapolata: Laddove il contribuente solo successivamente deposita la documentazione richiestagli in sede di accesso, l’amministrazione non è tenuta ad emettere un secondo processo verbale di chiusura delle operazioni così da far decorrere da quella data soltanto il termine dilatorio dei 60...

Ai fini della sottrazione delle deiezioni animali dalla normativa sui rifiuti
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Ai fini della sottrazione delle deiezioni animali dalla normativa sui rifiuti

Corte di Cassazione, sezione settima penale, Ordinanza 4 aprile 2019, n. 14760. La massima estrapolata: Ai fini della sottrazione delle deiezioni animali dalla normativa sui rifiuti è necessario che la loro utilizzazione in agricoltura avvenga nel rispetto delle condizioni di liceità indicate dal D.M. 7 aprile 2006 (oggi D.M. 25 febbraio 2016) e della normativa...

La causa estintiva della condotta riparatoria di cui all’articolo 162-ter
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La causa estintiva della condotta riparatoria di cui all’articolo 162-ter

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 10 aprile 2019, n. 15779. La massima estrapolata: Le condizioni perché la causa estintiva della condotta riparatoria di cui all’articolo 162-ter del codice penale possa essere rilevata in sede di legittimità sussistono ove la condotta riparatoria risulti già eseguita e possa essere verificata senza che siano necessari accertamenti...

In tema di misure cautelari personali
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In tema di misure cautelari personali

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 3 aprile 2019, n. 14713. La massima estrapolata: In tema di misure cautelari personali, è inammissibile il ricorso diretto per cassazione avverso l’ordinanza applicativa della misura che deduca la violazione della regola di retrodatazione del termine di decorrenza di cui all’art. 297, comma 3, cod. proc. pen., poiché...