Il riconoscimento tacito della scrittura privata
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Il riconoscimento tacito della scrittura privata

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|6 novembre 2020| n. 24841. Il riconoscimento tacito della scrittura privata, ai sensi dell’art. 215 c.p.c., e la verificazione ex art. 216 c.p.c., attribuiscono ad essa il valore di piena prova fino a querela di falso, secondo quanto dispone l’art. 2702 c.c., della sola provenienza da chi ne appare sottoscrittore, ma non...

Il regolamento di condominio cosiddetto contrattuale
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Il regolamento di condominio cosiddetto contrattuale

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|9 novembre 2020| n. 24957. Il regolamento di condominio cosiddetto contrattuale, quali ne siano il meccanismo di produzione ed il momento della sua efficacia, si configura, dal punto di vista strutturale, come un contratto plurilaterale, avente cioè pluralità di parti e scopo comune; ne consegue che l’azione di nullità del regolamento medesimo...

In tema di responsabilità per danno cagionato da cosa in custodia
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In tema di responsabilità per danno cagionato da cosa in custodia

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|9 novembre 2020| n. 25018. In tema di responsabilità per danno cagionato da cosa in custodia, l’art. 2051 cod. civ. non dispensa il danneggiato dall’onere di provare il nesso causale, ossia di dimostrare che l’evento si è prodotto come conseguenza normale della particolare condizione, potenzialmente lesiva, posseduta dalla cosa, mentre resta a...

La violazione della prescrizione sulle distanze tra le costruzioni
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La violazione della prescrizione sulle distanze tra le costruzioni

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|9 novembre 2020| n. 25082. La violazione della prescrizione sulle distanze tra le costruzioni, attesa la natura del bene giuridico leso, determina un danno in “re ipsa”, con la conseguenza che non incombe sul danneggiato l’onere di provare la sussistenza e l’entità concreta del pregiudizio patrimoniale subito al diritto di proprietà, dovendosi,...

L’esercizio del potere discrezionale di liquidazione del danno in via equitativa
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L’esercizio del potere discrezionale di liquidazione del danno in via equitativa

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|9 novembre 2020| n. 25017. L’esercizio del potere discrezionale di liquidazione del danno in via equitativa, conferito al giudice dagli artt. 1226 e 2056 c.c., espressione del più generale potere di cui all’art. 115 c.p.c., dà luogo ad un giudizio non già di equità, ma di diritto caratterizzato dalla cosiddetta equità giudiziale correttiva...

Il documento rappresentativo di un atto descrittivo o narrativo
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Il documento rappresentativo di un atto descrittivo o narrativo

Corte di Cassazione, penale, Sentenza|26 ottobre 2020| n. 29645. Il documento rappresentativo di un atto descrittivo o narrativo può fungere da prova soltanto qualora la dichiarazione documentata rilevi di per sé come fatto storico, e non esclusivamente come rappresentazione di un fatto, poiché in tale ultima ipotesi, essa va acquisita e documentata nelle forme del processo,...

In tema di responsabilità degli enti derivante da reati colposi di evento
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In tema di responsabilità degli enti derivante da reati colposi di evento

Corte di Cassazione, penale, Sentenza|26 ottobre 2020| n. 29584. In tema di responsabilità degli enti derivante da reati colposi di evento in violazione della normativa antinfortunistica, i criteri di imputazione oggettiva rappresentati dall’interesse e dal vantaggio, vanno intesi non solo come risparmio di spesa conseguente alla mancata predisposizione del presidio di sicurezza, ma anche come incremento...

In tema di ricettazione e la pluralità dei delitti
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In tema di ricettazione e la pluralità dei delitti

Corte di Cassazione, penale, Sentenza|26 ottobre 2020| n. 29677. In tema di ricettazione, la pluralità dei delitti presupposto commessi in relazione al medesimo oggetto non determina pluralità di reati, limitandosi l’art. 648 cod. pen. a sanzionare la condotta di chi acquista, riceve od occulta cose provenienti da un qualsiasi delitto, e non essendo, tale pluralità dei...

Integra il delitto di peculato la condotta del custode
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Integra il delitto di peculato la condotta del custode

Corte di Cassazione, penale, Sentenza|26 ottobre 2020| n. 29705. Integra il delitto di peculato la condotta del custode, nominato dalla curatela fallimentare, che si appropri dei beni della società dichiarata fallita a lui affidati per la conservazione. (Fattispecie relativa alla sottrazione di beni mobili custoditi in una struttura alberghiera della società fallita, concessa in subaffitto al...

Il custode dei beni fallimentari non può concorrere nel reato di bancarotta
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Il custode dei beni fallimentari non può concorrere nel reato di bancarotta

Corte di Cassazione, penale, Sentenza|26 ottobre 2020| n. 29705. Il custode dei beni fallimentari non può concorrere nel reato di bancarotta se non rientra tra i soggetti qualificati del reato e non ha concordato condotte con esponenti aziendali. Non è poi certamente imputabile se l’amministratore è stato assolto. Possono però essere mosse nei suoi confronti altre...