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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365. L’eccezione d’inadempimento è istituto di applicazione generale in materia di contratti a prestazioni corrispettive, che mira a conservare, in caso d’inadempimento di una delle parti, l’equilibrio sostanziale e funzionale del negozio, e perciò richiede quel giudizio sulla ragionevolezza del rifiuto di adempiere, espresso dal secondo comma dell’art. 1460 c.c., con la formula della non contrarietà alla buona fede. Il rimedio dell’eccezione d’inadempimento è applicabile al contratto di appalto nell’ipotesi di rifiuto del committente di pagare il corrispettivo all’appaltatore inadempiente all’obbligo di eliminare i vizi e le difformità dell’opera, nonché nell’ipotesi in cui l’appaltatore non consegni l’opera perché il committente, adducendo vizi e difformità inesistenti, rifiuta il pagamento del corrispettivo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 12 marzo 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione in data 29 dicembre 2004 la sig.ra V.R. proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 novembre 2013, n. 26397. Illegittimo il licenziamento disciplinare in danno del lavoratore per aver installato il programma “eMule” sul p.c. assegnato dalla società

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 26 novembre 2013, n. 26397 IN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – rel. Consigliere ha...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013 n. 26637. In caso di ritardo nella consegna degli immobili venduti il danno è pari al valore locativo che se ne poteva ricavare

Il testo integrale[1] Per i giudici della Cassazione il danno per la mancata disponibilità di un immobile, da parte di un imprenditore commerciale, è ‘in re ipsa’, considerata l’impossibilità per costui di conseguire l’utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. Per la determinazione del risarcimento del danno, quindi, ben...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013 n. 47208. I gravi indizi di colpevolezza per l’applicazione della misura del collocamento dell’indagato in una comunità per minorenni possono essere desunti anche dall’individuazione effettuata di fronte alla polizia giudiziaria

Il testo integrale[1] In tema di misure cautelari personali, poiché i gravi indizi di colpevolezza sono quegli elementi a carico, di natura logica o rappresentativa, idonei a fondare il convincimento di qualificata probabilità di colpevolezza, l’individuazione fotografica effettuata dinanzi alla polizia giudiziaria, indipendentemente dall’accertamento delle modalità e quindi della rispondenza alla metodologia prevista per la...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 novembre 2013, n. 47183. In tema di reato ex art. 609 – perquisizioni ed ispezioni personali arbitrarie, in merito ad un furto avvenuto nell’istituto scolastico

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza  27 novembre 2013, n. 47183 Ritenuto in fatto 1. A R.G..R. e P..P. è stato contestato: il reato di cui agli artt. 81, 110 e 609 cod. pen., per avere in qualità di maestre della classi IV e V di una scuola elementare, unitamente all’insegnante fiduciaria e al...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 novembre 2013, n. 47089. Responsabilità medica: falso ideologico per aver compilato una cartella clinica mentre era assente dal servizio

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 26 novembre 2013, n. 47089 Fatto e diritto Con sentenza 4.11.2011, la corte di appello di Napoli, in riforma della sentenza 10.10.08 del tribunale di Nola, ha assolto, perché il fatto non sussiste I.C. , che era stato riconosciuto colpevole del reato di cui all’art. 479 c.p., perché...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 47110 del 27 novembre 2013. Evasione fiscale anche al prestanome della società per non avere versato le imposte

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 47110 del 27 novembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Il Tribunale di Bergamo sez. distaccata Treviglio con sentenza 20.2.2013 ha assolto, per non aver commesso il fatto, P.D. dai reati dichiarazione infedele ed emissione di fatture per operazioni inesistenti (artt. 110 cp e 4 D.D.lvo n. 74/2000)...