Il reato di furto aggravato di fauna
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Il reato di furto aggravato di fauna

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16981. Massima estrapolata: E’ configurabile, anche dopo l’entrata in vigore della legge 11 febbraio 1992 n. 157 di disciplina dell’attività venatoria, il reato di furto aggravato di fauna ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato, qualora l’apprensione o il semplice abbattimento della fauna sia commesso...

Violazione dell’art. 256 d.lgs. n. 152/2006
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Violazione dell’art. 256 d.lgs. n. 152/2006

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 29 maggio 2020, n. 16450. Massima estrapolata: Integra violazione dell’art. 256 d.lgs. n. 152/2006 l’effettuazione concreta di una delle attività ivi contemplate. Il d.lgs. n. 4 del 2008 ha segnato l’abbandono della previgente ampia definizione di “scarico” e il ritorno alla più restrittiva impostazione, la quale implica che possa...

Reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico
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Reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16982. Massima estrapolata: Integra il reato di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (punito con la reclusione fino a due anni dall’articolo 483 del Codice penale) la condotta del venditore (o del donante) di un contratto di compravendita o di donazione immobiliare, che...

La verità di quanto espresso dal testimone è alla base dell’esimente della diffamazione agita nell’adempimento di un dovere
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La verità di quanto espresso dal testimone è alla base dell’esimente della diffamazione agita nell’adempimento di un dovere

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16986. Massima estrapolata: La verità di quanto espresso dal testimone è alla base dell’esimente della diffamazione agita nell’adempimento di un dovere. Infatti, se si appura che il testimone ha mentito, venendo meno al dovere di dire la verità, la causa di non punibilità non scatta...

Provvedimenti cautelari ed il principio del “ne bis in idem”
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Provvedimenti cautelari ed il principio del “ne bis in idem”

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 3 giugno 2020, n. 16616. Massima estrapolata: In tema di provvedimenti cautelari, il principio del “ne bis in idem” non preclude l’emissione di un nuovo sequestro preventivo sui medesimi beni in relazione ai quali il vincolo reale sia stato già disposto e successivamente annullato a seguito di impugnazione, allorquando...

In tema di diffamazione a mezzo stampa
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In tema di diffamazione a mezzo stampa

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16959. Massima estrapolata: In tema di diffamazione a mezzo stampa, il giornalista che effettua un’intervista può beneficiare dell’esimente del diritto di cronaca con riferimento al contenuto delle dichiarazioni ingiuriose o diffamatorie a lui rilasciate, se riportate fedelmente ed in modo imparziale, senza commenti e chiose...

In tema di rivelazione di segreti scientifici o commerciali
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In tema di rivelazione di segreti scientifici o commerciali

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16975. Massima estrapolata: In tema di rivelazione di segreti scientifici o commerciali, la nozione di “segreti commerciali”, oggetto del reato di cui all’art. 623 cod. pen., come modificato dall’art. 9, comma 2, d.lgs. 11 maggio 2018, n. 63, non è assimilabile a quella, pur avente...

Il delitto di atti persecutori configura un reato abituale di danno
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Il delitto di atti persecutori configura un reato abituale di danno

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 4 giugno 2020, n. 16977. Massima estrapolata: Il delitto di atti persecutori configura un reato abituale di danno che si consuma nel momento e nel luogo della realizzazione di uno degli eventi previsti dalla norma incriminatrice, quale conseguenza della condotta unitaria costituita dalle diverse azioni causalmente orientate, sicché la...

Le conclusioni del consulente tecnico del pubblico ministero
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Le conclusioni del consulente tecnico del pubblico ministero

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 29 maggio 2020, n. 16458. Massima estrapolata: Le conclusioni del consulente tecnico del pubblico ministero, pur costituendo il prodotto di un’indagine di parte, devono ritenersi assistite da una sostanziale priorità rispetto a quelle tratte dal consulente tecnico della difesa, non potendosi prescindere al riguardo dal precipuo ruolo rivestito dall’organo...

L’omessa trasmissione della querela all’ufficio del pubblico ministero
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L’omessa trasmissione della querela all’ufficio del pubblico ministero

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 29 maggio 2020, n. 16470. Massima estrapolata: In tema di atti relativi alla procedibilità, l’omessa trasmissione della querela all’ufficio del pubblico ministero in violazione dell’art. 337, comma 4, cod. proc. pen. non ne determina l’invalidità o l’improduttività dei suoi effetti, né comporta violazione del diritto di difesa, in quanto...