Nell’ambito di un procedimento di prevenzione, non commette peculato l’amministratore giudiziario di una s.p.a., oggetto di sequestro di prevenzione, il quale dà atto dell’avvenuta compensazione di debiti reciproci tra la società e il suo amministratore unico, sorti prima dell’intervenuto sequestro
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Nell’ambito di un procedimento di prevenzione, non commette peculato l’amministratore giudiziario di una s.p.a., oggetto di sequestro di prevenzione, il quale dà atto dell’avvenuta compensazione di debiti reciproci tra la società e il suo amministratore unico, sorti prima dell’intervenuto sequestro

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29420. Sentenza 27 giugno 2018, n. 29420 Data udienza 6 giugno 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PAOLONI Giacomo – Presidente Dott. TRONCI Andrea – rel. Consigliere Dott....

In tema di truffa consumata, la rilevanza penale dell’accertata, fraudolenta, induzione in errore non viene meno per il solo fatto che il deceptus abbia a sua disposizione strumenti di difesa
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In tema di truffa consumata, la rilevanza penale dell’accertata, fraudolenta, induzione in errore non viene meno per il solo fatto che il deceptus abbia a sua disposizione strumenti di difesa

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29441. La massima estrapolata: Con riferimento specifico al reato di truffa, l’idoneita’ dell’artificio e del raggiro deve essere valutata in concreto, ossia con riferimento diretto alla particolare situazione in cui e’ avvenuto il fatto ed alle modalita’ esecutive dello stesso e che l’emissione di...

L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia
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L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29442. Le massime estrapolate: L’idoneita’ degli atti deve essere valutata con giudizio operato ex ante, essendo priva di rilievo la capacita’ di resistenza dimostrata dalla vittima dopo la formulazione della minaccia. L’interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato,...

Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti
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Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 27 giugno 2018, n. 29461. La massima estrapolata: Nella valutazione del fumus commissi delicti, il giudice del riesame deve tener conto, in modo puntuale e coerente, delle concrete risultanze processuali e dell’effettiva situazione emergente dagli elementi forniti dalle parti, indicando, sia pur sommariamente, le ragioni che rendono sostenibile...

Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone
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Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 3 luglio 2018, n.29830. La massima estrapolata: Non vi è compatibilità fra la circostanza attenuante della provocazione e il reato di molestia o disturbo alle persone, perché, per quanto lo stato d’ira possa risorgere al ricordo di una ingiustizia patita e dar luogo ad un comportamento criminoso anche...

La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica
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La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 6 luglio 2018, n. 30730. La massima estrapolata: La fattispecie prevista dall’articolo 353 c.p. si applica in ogni situazione in cui vi sia una procedura di gara, anche informale e atipica, quale che sia il nomen iuris adottato ed anche in assenza di formalità, mediante la quale la...

Non può dirsi configurato, anche in caso di esercizio di attività convenzionata da enti pubblici, il reato di peculato a carico del gestore di una Onlus, giacchè siffatta entità giuridica non acquisisce in nessun caso natura pubblicistica.
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Non può dirsi configurato, anche in caso di esercizio di attività convenzionata da enti pubblici, il reato di peculato a carico del gestore di una Onlus, giacchè siffatta entità giuridica non acquisisce in nessun caso natura pubblicistica.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 13 giugno 2018, n. 27202. La massima estrapolata: Non può dirsi configurato, anche in caso di esercizio di attività convenzionata da enti pubblici, il reato di peculato a carico del gestore di una Onlus, giacchè siffatta entità giuridica non acquisisce in nessun caso natura pubblicistica. Sentenza 13 giugno...

In materia ambientale e in riferimento al reato di abbandono incontrollato di rifiuti, il titolare e il responsabile dell’impresa o dell’ente rispondono non solo a titolo commissivo ma anche per omessa vigilanza sull’operato dei dipendenti che abbiano posto in essere la condotta di abbandono.
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In materia ambientale e in riferimento al reato di abbandono incontrollato di rifiuti, il titolare e il responsabile dell’impresa o dell’ente rispondono non solo a titolo commissivo ma anche per omessa vigilanza sull’operato dei dipendenti che abbiano posto in essere la condotta di abbandono.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 20 giugno 2018, n. 28492. La massima estrapolata: In materia ambientale e in riferimento al reato di abbandono incontrollato di rifiuti, il titolare e il responsabile dell’impresa o dell’ente rispondono non solo a titolo commissivo ma anche per omessa vigilanza sull’operato dei dipendenti che abbiano posto in essere...

È configurabile il delitto di resistenza ex art. 337 cod. pen. nei confronti di un ausiliario del traffico cui sia usata violenza all’atto della contestazione di una contravvenzione al codice della strada.
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È configurabile il delitto di resistenza ex art. 337 cod. pen. nei confronti di un ausiliario del traffico cui sia usata violenza all’atto della contestazione di una contravvenzione al codice della strada.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 6 luglio 2018, n.30742. La massima estrapolata: È configurabile il delitto di resistenza ex art. 337 cod. pen. nei confronti di un ausiliario del traffico cui sia usata violenza all’atto della contestazione di una contravvenzione al codice della strada. Sentenza 6 luglio 2018, n.30742 – Pres. Petruzzellis –...

In tema di responsabilita’ colposa per fatti lesivi o mortali derivanti da violazione delle norme sulle circolazione stradale, in caso di incidente originato dall’assenza delle misure di sicurezza stradale
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In tema di responsabilita’ colposa per fatti lesivi o mortali derivanti da violazione delle norme sulle circolazione stradale, in caso di incidente originato dall’assenza delle misure di sicurezza stradale

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 26 giugno 2018, n. 29291. La massima estrapolata: In tema di responsabilita’ colposa per fatti lesivi o mortali derivanti da violazione delle norme sulle circolazione stradale, in caso di incidente originato dall’assenza delle misure di sicurezza stradale, previste dagli articoli 31 e ss. del regolamento di esecuzione e...