Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 5 maggio 2017, n. 21946
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 5 maggio 2017, n. 21946

Accolto l’appello contro gli arresti domiciliari quando i fatti posti alla base dell’accusa (generica affermazione dell’imputato a un sodalizio criminoso) siano troppo generici ed equivoci Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 5 maggio 2017, n. 21946 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 5 maggio 2017, n. 21885
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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 5 maggio 2017, n. 21885

Il prelievo ematico per dimostrare la guida in stato di ebbrezza deve ricevere il consenso da parte del soggetto indagato. Senza il consenso di quest’ultimo al prelievo ematico, quest’ultimo risulta inutilizzabile Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza 5 maggio 2017, n. 21885 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 4 maggio2017, n. 21357
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 4 maggio2017, n. 21357

La questione relativa alla persistenza, a seguito dell’abrogazione dell’art. 535, comma 2, c.p.p., recata dalla L. 18 giugno 2009, n. 69, del vincolo di solidarieta? della condanna alle spese del procedimento penale, in tal senso gia? emessa, rientra nelle attribuzioni del giudice dell’esecuzione penale e, dall’altro, che detto vincolo di solidarieta? può dal giudice dell’esecuzione...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 4 maggio 2017, n. 21290

Non possono rientrare nella categoria del segreto, ai fini in esame, i documenti che non siano stati compiuti dal pubblico ministero o dalla polizia giudiziaria, in conformita? a quanto stabilito dall’art. 329, comma 1, c.p.p., ma provengano da privati e siano entrati a far parte degli atti processuali per loro iniziativa Suprema Corte di Cassazione...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21209
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21209

Nell’ipotesi di offesa alla memoria del defunto, i soggetti elencati nell’ultimo capoverso dell’art. 597c.p. vantano “iure proprio” il diritto di presentare la querela, poiche? essi stessi – e non il de cuius – si qualificano come i soggetti passivi dell’offesa, in quanto titolari dell’interesse a difendere la memoria del loro congiunto, sicchè il giudice non...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21132
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21132

Il sequestro conservativo va mantenuto a garanzia dei crediti non ancora liquidi ed esigibili. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 maggio 2017, n. 21132 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO Domenico – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21127
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 maggio 2017, n. 21127

Inammissibile il ricorso per Cassazione dell’indagato che deduca solo di non essere titolare del bene sottoposto al sequestro preventivo. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 maggio 2017, n. 21127 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO Domenico...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 giugno 2017, n. 30145
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 15 giugno 2017, n. 30145

In tema di violenza sessuale, ai fini del riconoscimento della diminuente per i casi di minore gravità di cui all’art. 609 bis, ultimo comma, cod. pen., deve farsi riferimento ad una valutazione globale del fatto, nella quale assumono rilievo i mezzi, le modalità esecutive, il grado di coartazione esercitato sulla vittima, le condizioni fisiche e...

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Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 14 giugno 2017, n. 29744

La presenza di un pericolo di danno esiguo, la non abitualità della condotta ed il positivo comportamento post-delictum consentono di ritenere la sussistenza della causa di non punibilità della particolare tenuità del fatto SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE SENTENZA 14 giugno 2017, n. 29744   Ritenuto in fatto Con sentenza del 2422015 la...

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28608
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 8 giugno 2017, n. 28608

In tema di abuso d’ufficio, la prova dell’intenzionalità del dolo esige il raggiungimento della certezza che la volontà dell’imputato sia stata orientata proprio a procurare il vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto e tale certezza non può essere ricavata esclusivamente dal rilievo di un comportamento “non iure” osservato dall’agente, ma deve trovare conferma anche in...