Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10784 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. DI...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 marzo 2016, n.12653. Il reato di malversazione a danno dello Stato, che ha natura istantanea, si consuma nel momento in cui sovvenzioni, finanziamenti o contributi pubblici vengono distratti dalla destinazione per cui erano stati erogati e la diversa destinazione data alle somme, non può ritenersi compensata dalle garanzie fideiussorie e ipotecarie offerte e dalla successiva parziale restituzione della somma, atteso che non viene in gioco la semplice possibilità che prima o poi la somma sia per intero restituita, ma la verifica del soddisfacimento del pubblico interesse sotteso alla concreta destinazione dell’erogazione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 25 marzo 2016, n.12653 Ritenuto in fatto Con sentenza del 28/11/2014 la Corte di appello di Catania ha confermato quella del Tribunale di Catania in data 4/11/2011, con la quale: S.L. è stato riconosciuto colpevole del delitto di cui agli artt. 81, 61, comma primo, n. 7, 316-bis...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 marzo 2016, n. 10974. Il solo accordo per l’uso di un timbro recante il nome della società non può costituire indizio sufficiente della veste di amministratore di fatto di una società di capitali, che se non richiede l’esercizio di tutti i poteri tipici dell’organo di gestione, postula comunque una significativa, penetrante e regolare partecipazione alla attività gestoria, svolta cioè in modo non episodico od occasionale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 marzo 2016, n. 10974 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. MOCCI Mauro – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – rel. Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 marzo 2016, n. 10792. Da un lato, in presenza di una causa di estinzione del reato il giudice è legittimato a pronunciare sentenza di assoluzione a norma dell’art. 129, comma 2, c.p.p. soltanto nei casi in cui le circostanze idonee ad escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, così che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo appartenga più al concetto di «constatazione», ossia di percezione ictu oculi, che a quello di «apprezzamento», e sia quindi incompatibile con qualsiasi necessità di accertamento o di approfondimento e, dall’altro, che nel giudizio di cassazione, relativo a sentenza che ha dichiarato la prescrizione del reato, non sono rilevabili né nullità di ordine generale, né vizi di motivazione della decisione impugnata
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 marzo 2016, n. 10792 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. DAVIGO Piercamillo – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – Consigliere Dott. BELTRANI Sergio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 marzo 2016, n. 10788. In tema di intercettazioni telefoniche, il ricorso alla procedura cd di “istradamento”, e cioè il convogliamento delle chiamate in partenza dall’estero in un “nodo” situato in Italia (e a maggior ragione di quelle in partenza dall’Italia verso l’estero, delle quali è certo che vengono convogliate a mezzo di gestore sito nel territorio nazionale) non comporta la violazione delle norme sulle rogatorie internazionali, poichè in tal modo tutta l’attività d’intercettazione, ricezione e registrazione delle telefonate viene interamente compiuta nel territorio italiano, mentre il ricorso alle forme dell’assistenza giudiziaria all’estero è necessario unicamente per gli interventi da compiersi all’estero, per l’intercettazione di conversazioni captate solo da un gestore straniero
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10788 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 marzo 2016, n. 10781. In merito ai requisiti necessari affinché una condanna penale possa fondarsi unicamente sulle dichiarazioni della persona offesa. Nel caso di specie, i giudici di legittimità hanno confermato una condanna per “Violenza sessuale” (art. 609-bis) fondata unicamente sulle dichiarazioni di una vittima affetta da disturbo della personalità. Al riguardo si è affermato che l’intrinseca veridicità delle accuse non può essere inficiata da talune incongruenze nella narrazione, ove le stesse – come avvenuto nel procedimento de quo – siano spiegabili logicamente con la personalità della dichiarante
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 marzo 2016, n. 10781 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – rel. Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. MOCCI Mauro – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 14 marzo 2016, n. 10747. In caso di furto esclusa l’aggravante prevista per l’accesso nella privata dimora
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 14 marzo 2016, n. 10747 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. PALLA Stefano – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott. PISTORELLI Luca – rel. Consigliere Dott. FIDANZIA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 marzo 2016, n. 10484. Dichiarata la sopravvenuta depenalizzazione, ad opera dell’art. 1 d.lgs. 8/2016, dell’art. 18, co. 5-bis, d.lgs. 276/2003, che punisce l’appalto ed il distacco di manodopera privi dei requisiti rispettivamente sanciti dagli artt. 29 e 30 d.lgs. 276/2003, salvo che il fatto sia commesso mediante lo sfruttamento dei minori (che, di regola, si ha con l’avviamento al lavoro di soggetti minori di 15 anni o che non abbiano concluso il periodo di istruzione obbligatoria, o ancora minori compresi tra i 15 e i 18 anni per adibirli ai lavori espressamente vietati dall’art. 6, l. 17 ottobre 1967, n. 977, come modificato dal d.lgs. 4 agosto 1999, n. 345 e quindi dal d.lgs. 18 agosto 2000, n. 262)
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 marzo 2016, n. 10484 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 14 marzo 2016, n. 10482. L’assoluto impedimento a comparire dell’imputato sussiste anche in relazione ad una malattia a carattere cronico, purché determini un impedimento effettivo, legittimo e di carattere assoluto, riferibile ad una situazione non dominabile dall’imputato e a lui non ascrivibile
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 14 marzo 2016, n. 10482 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. SOCCI Angelo M. – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 marzo 2016, n. 10462. L’imputato, prima dell’esaurimento delle formalità di apertura del dibattimento, può presentare richiesta di definizione del processo con il rito abbreviato anche a seguito di rigetto dell’istanza di applicazione concordata della pena
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 14 marzo 2016, n. 10462 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. AGOSTINACCHIO Luigi – Consigliere Dott. BELTRANI Serg – rel. Consigliere Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M – Consigliere...