Non è plausibile che per l’abbattimento di uno stesso bene si instaurino due procedure esecutive (una, da parte dell’autorità giudiziaria, e l’altra, da parte dell’Ufficio Tecnico Regionale), in quanto la procedura deve essere unica ed ai sensi dell’art. 31 TUE, in quanto la deroga al generale principio che attribuisce al Pubblico Ministero la esecuzione dei...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30704
Il reato di maltrattamenti in famiglia presuppone la sussistenza di un vincolo familiare, o comunque di stretta assistenza e solidarietà reciproche, vincolo che viene meno con l’allontanamento del coniuge o convivente dal domicilio familiare attraverso il quale si manifesta la chiara volontà di rompere il sodalizio familiare Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 18 luglio 2016, n. 30397
L’imprenditore che, trovandosi in difficoltà economica, compie una precisa scelta di politica aziendale, tale per cui continua le attività sociali, anche ricorrendo a finanziamenti e contestualmente omette di versare l’IVA, non può invocare la forza maggiore quale causa di esclusione della punibilità. Infatti, non può dirsi, in tal caso, integrata la necessità assoluta di violare...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 luglio 2016, n. 32476
L’avvocato difensore di fiducia non deve reiterare la dichiarazione prevista dall’art. 157, comma 8 bis, cod. proc. pen. ossia la dichiarazione di non voler ricevere come domiciliatario le comunicazioni e le notificazioni all’imputato, nel caso in cui il difensore di fiducia, al quale l’atto è notificato proprio ai sensi della norma indicata, nulla oppone e...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 4 agosto 2016, n. 34450
Una “denuncia anonima” non può essere posta a fondamento di atti “tipici di indagine” e, quindi, non e possibile procedere a perquisizioni, sequestri e intercettazioni telefoniche, trattandosi di atti che implicano e presuppongono l’esistenza di indizi di reità. Tuttavia, gli elementi contenuti nelle “denunce anonime” possono stimolare l’attività di iniziativa del pubblico ministero e della...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 agosto 2016, n. 33609
Il medico psichiatra deve ritenersi titolare di una posizione di garanzia nei confronti del paziente (anche là dove quest’ultimo non sia sottoposto a ricovero coatto), con la conseguenza che lo stesso, quando sussista il concreto rischio di condotte autolesive, anche suicidiarie, è tenuto ad apprestare specifiche cautele In presenza di una causa estintiva del reato,...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 19 luglio 2016, n. 30497
Per la configurabilità del reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte è necessario che il compimento di atti idonei a impedire il soddisfacimento totale o parziale del credito tributario sia accompagnato dal dolo specifico, rappresentato dalla volontà dell’agente di volersi sottrarre al pagamento delle imposte. Di conseguenza, la donazione da parte dell’imputato della nuda...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30353
La condotta penalmente rilevante, prevista dal reato di cui all’art. 734 bis cod. pen. (divulgazione delle generalità o dell’immagine di persona offesa da atti di violenza sessuale), consiste nel portare a conoscenza di un numero indeterminato di persone le generalità o l’immagine della vittima, senza il suo consenso, attraverso delle modalità che comunque consentano di...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33052
Il divieto della custodia cautelare in carcere per l’imputato padre di prole di età inferiore a tre anni non sussiste per la sola circostanza che la madre presti giornalmente attività lavorativa, essendo questa condizione del tutto normale, la quale di per sé non impedisce di prendersi cura dei figli, esigenze che, se del caso, possono...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 1 agosto 2016, n. 33582
In tema di causalità nei reati colposi, va esclusa la responsabilità dell’agente quando l’evento si sarebbe comunque verificato in relazione al medesimo processo causale, nei medesimi tempi e con la stessa gravità od intensità, poiché in tal caso dovrebbe ritenersi che l’evento imputato all’agente non era evitabile Suprema Corte di Cassazione sezione IV penale sentenza ...