La condotta procacciatrice di voti, in vista della consultazione elettorale, non basta per far scattare la partecipazione all’associazione mafiosa. In tema di reati elettorali, nella c.d. corruzione elettorale la dazione in favore dell’elettore, anche sotto forma di cibo e bevande, costituisce il compenso del voto ottenuto o da ottenere e si pone come controprestazione, laddove...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 7 ottobre 2016, n. 42572
Il cessionario della società fallita, unitamente al consulente che sovrintende alla conclusione dei relativi contratti, risponde di concorso esterno in bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione, laddove sia provato il contributo apportato all’operazione fittizia. In tema di reati fallimentari è oggi pacifico il concorso di terzi, estranei alla compagine della società fallita, che assumano un contegno...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45009
Legittima la misura cautelare dell’obbligo di presentazione per i consiglieri comunali condannati per truffa e falso per induzione per aver firmato i fogli presente e incassato il gettone allontanandosi subito dopo dalle sedute. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45009 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45000
Valida la notifica ai difensori via pec. Nel caso esaminato poi la pretesa nullità era sanata avendo la trasmissione raggiunto i destinatari. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45000 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
Corte di Cassazione, sezione feriale penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 44968
Omicidio colposo per il dipendente della ditta di manutenzione che certifica l’idoneità di una caldaia malgrado non lo sia. Suprema Corte di Cassazione sezione feriale penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 44968 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GALLO Domenico...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 44961
In caso di sentenza liberatoria, ai fini della applicazione della disposizione di cui all’articolo 323 c.p.p., comma 1 non rileva una precedente statuizione che abbia affermato la responsabilita’ Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 44961 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 26 ottobre 2016, n. 45255
La sussistenza del superamento del limite delle normale tollerabilità funge da criterio di legittimità delle emissioni ai sensi della seconda parte dell’art. 674 cod. pen. Suprema Corte di Cassazione Sezione III Penale sentenza 26 ottobre 2016, n. 45255 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza del 22 ottobre 2015 il Tribunale di Vicenza ha condannato...
Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 11 novembre 2016, n. 47905
Quando viene sottratta una cosa mobile alla presenza del possessore dopo che questi abbia subito un tentativo di estorsione e percosse, l’estremo della minaccia come modalità dell’azione della sottrazione ed elemento costitutivo della rapina è “in re ipsa”, senza che vi sia bisogno di un’ulteriore attività minacciosa da parte dell’agente direttamente collegata all’azione di apprensione...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 11 novembre 2016, n. 47883
In tema di indebita percezione di erogazioni pubbliche, la produzione all’ente erogatore di una falsa autocertificazione finalizzata a conseguire indebitamente contributi previdenziali, integra il reato di cui all’art. 316-ter cod. pen., anziché quello di truffa aggravata, qualora l’ente assistenziale non venga indotto in errore, in quanto chiamato solo a prendere atto dell’esistenza dei requisiti autocertificati...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 7 novembre 2016, n. 46688
In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile, ai sensi del d.lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, il giudice della impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza...