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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 maggio 2015, n. 18501. Omesso versamento IVA; nei reati omissivi integra la causa di forza maggiore l’assoluta impossibilità, non la semplice difficoltà di porre in essere il comportamento omesso. Ne consegue che: a) il margine di scelta esclude sempre la forza maggiore perché non esclude la suitas della condotta; b) la mancanza di provvista necessaria all’adempimento dell’obbligazione tributaria penalmente rilevante non può pertanto essere addotta a sostegno della forza maggiore quando sia comunque il frutto di una scelta/politica imprenditoriale volta a fronteggiare una crisi di liquidità; c) non si può invocare la forza maggiore quando l’inadempimento penalmente sanzionato sia stato con-causato dai mancati accantonamenti e dal mancato pagamento alla singole scadenze mensili e dunque da una situazione di illegittimità; d) l’inadempimento tributario penalmente rilevante può essere attribuito a forza maggiore solo quando derivi da fatti non imputabili all’imprenditore che non ha potuto tempestivamente porvi rimedio per cause indipendenti dalla sua volontà e che sfuggono al suo dominio finalistico. Alla luce delle considerazioni che precedono, sono state valutate inconsistenti le tesi dei ricorrenti volte a giustificare la condotta omissiva con le pessime condizioni economiche in cui versava l’impresa dell’imputato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 maggio 2015, n. 18501 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 15/11/2013 la Corte d’appello di Bari ha confermato la sentenza del 13/04/2012, impugnata dal solo imputato, con la quale il Tribunale di quello stesso capoluogo aveva dichiarato il sig. R.G. colpevole, nella sua qualità di legale...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 4 maggio 2015, n. 18452. La trasgressione alle prescrizioni concernenti il divieto di allontanarsi dal luogo di esecuzione degli arresti domiciliari determina, ex art. 276, comma primo ter, cod. proc. pen., la revoca obbligatoria degli arresti domiciliari, seguita dal ripristino della custodia cautelare in carcere, senza che al giudice, una volta accertata la trasgressione, sia riconosciuto un potere di rivalutazione delle esigenze cautelari

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 4 maggio 2015, n. 18452 Ritenuto in fatto 1. C.B. ricorre per cassazione, a mezzo del difensore di fiducia Patrizia Scalvi, avverso l’ordinanza pronunciata dal Tribunale di Brescia, sezione per il riesame, con la quale è stato disposto a suo carico il ripristino della custodia cautelare in carcere,...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 23 aprile 2015, n. 16956. L’onerosità degli interventi di prevenzione non può in nessun caso giustificarne l’omissione quando da essa possa derivare pericolo per l’incolumità pubblica. Nel valutare la ragionevolezza dell’affidamento riposto nella regola cautelare adottata, inoltre, ha precisato che a tal fine occorre indicare le ragioni per le quali il comportamento adottato in concreto consentiva di escludere in termini assoluti il verificarsi dell’evento

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 aprile 2015, n. 16956 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. ZOSO Liana M.T – rel. Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 23 aprile 2015, n. 16924. L’azione di risarcimento dei danni cagionati nell’esercizio delle funzioni giudiziarie, anche dopo le modifiche introdotte con la recente riforma sulle responsabilità civile dei magistrati, non costituisce per sé ragione idonea e sufficiente ad imporre la sostituzione del singolo magistrato

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 23 aprile 2015, n. 16924 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – rel. Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 aprile 2015, n. 15834. E’ legittimo il sequestro preventivo di terreni che siano stati coltivati con il mais “Mon 810”

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE sentenza 16 aprile 2015, n. 15834 Ritenuto in fatto Il Gip presso il Tribunale di Pordenone, con decreto del 5/8/2014, disponeva il sequestro preventivo di due terreni nella disponibilità di G. F., siti uno in Comune di Vivaro, in catasto fl. 14, mappale 264, l’altro in Comune di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 aprile 2015, n. 16769. La sentenza di non luogo a procedere per difetto di imputabilità del minore postula il necessario accertamento di responsabilità dell’imputato e delle ragioni del mancato proscioglimento nel merito

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 aprile 2015, n. 16769 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. GALLO D. – rel. Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovann – Consigliere Dott. CERVADORO Mirella – Consigliere Dott. CARRELLI...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 21 aprile 2015, n. 16685. Non scatta l’aggravante del mezzo fraudolento per il nascondimento sotto i vestiti della merce rubata in un centro commerciale. Nelle ipotesi di furto semplice, perseguibili su istanza di parte, la querela può essere proposta anche dal responsabile, oltre che dal proprietario, dell’esercizio commerciale

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 21 aprile 2015, n. 16685 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. ROMIS Vincenzo – rel. Consigliere Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott....