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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 agosto 2015, n. 34712. È possibile per la polizia giudiziaria procedere all’arresto di coloro che, dopo aver provocato un incidente stradale, si diano alla fuga senza mettersi a disposizione della polizia giudiziaria entro le 24 ore successive al fatto, in quanto la normativa generale prevede la possibilità di procedere all’arresto anche dopo un periodo considerevolmente lungo, così recependo un concetto di quasi flagranza temporalmente “dilatato” ed esteso

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 agosto 2015, n. 34712 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 24 agosto 2015, n. 35334. Ai fini dell’affermazione di penale responsabilità, l’esito dell’analisi chimica delle urine senza necessità di alcuna visita medica ed ai fini del giudizio di responsabilità, è necessario provare non solo la precedente assunzione di sostanze stupefacenti ma che l’agente abbia guidato in stato d’alterazione causato da tale assunzione

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 24 agosto 2015, n. 35334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. MASSAFRA Umberto – rel. Consigliere Dott. CIAMPI Francesco Mari – Consigliere Dott. ZOSO Liana Maria T. –...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 10 agosto 2015, n. 34706. La normativa, ora abrogata, posta a tutela del rischio da uso di ascensori e montacarichi nei luoghi di lavoro (art. 198, d.P.R. n. 547/1955), è stata sostituita (in quanto la fattispecie rientra fra quelle ridefinite, in relazione alla categoria del rischio), senza soluzione di continuità, dalla disciplina di cui al T.U. Sicurezza (d. lgs. 9 aprile 2008, n. 81)

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 10 agosto 2015, n. 34706 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. DOVERE...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 settembre 2015, n. 38275. Ogni allontanamento, ancorchè limitato nel tempo e nello spazio , realizza il delitto di cui all’art. 385 cod. pen., anche se il soggetto venga sorpreso nelle immediate vicinanze dell’abitazione

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 21 settembre 2015, n. 38275 Ritenuto in fatto S. Pasquale ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Salerno, in data 3-4-2014, con la quale è stata confermata la sentenza di condanna emessa in primo grado, in ordine al delitto di cui all’art. 385 cod. pen....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 settembre 2015, n. 37629. Sia la prova della destinazione della droga ad uso personale, sia quella della destinazione allo spaccio, può essere tratta da qualsiasi elemento o dato indiziario che – con rigore, univocità e certezza – consenta di inferirne la sussistenza attraverso un procedimento logico adeguatamente fondato su corrette massime di esperienza

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 17 settembre 2015, n.37629 Ritenuto in fatto L. T. ricorre per cassazione impugnando la sentenza con la quale la corte di appello di Genova, in parziale riforma di quella pronunciata a seguito di giudizio abbreviato dal Gip presso il tribunale di La Spezia, ha ridotto la pena inflittagli...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 agosto 2015, n. 34200. Non può contestarsi il reato di concussione, ma quello meno grave di millantato credito aggravato ai sensi dell’art. 61 n. 9, c.p., nel caso in cui la richiesta di una somma di denaro alla persona offesa sia avanzata da un privato e non vi sia la prova che il pubblico funzionario ne sia consapevole e partecipe

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 5 agosto 2015, n. 34200 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. MOGINI Stefano – Consigliere Dott. DE AMICIS Gaetano – Consigliere Dott. BASSI...