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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 ottobre 2015, n. 42993. La violenza idonea ad integrare il delitto di violenza sessuale è anche quella che induce la vittima in uno stato di soggezione, disagio o vergogna sì che ella si determina ad “assecondare” le richiesta del proprio abusatore per evitare danni maggiori, a sé stessa o ai figli. Si tratta, in altri termini, di condotta necessitata che, anzi, più che mai evidenzia la chiara assenza di consenso da parte della donna quando, «ormai sfinita e stanca», si era decisa ad accettare le iniziative sessuali dei marito. L’idoneìtà della violenza o della minaccia a coartare la vittima di abusi sessuali non va esaminata secondo criteri astratti ma valorizzando le circostanze concrete «sicché essa può sussistere anche in relazione ad una intimidazione psicologica attuata in situazioni particolari tali da influire negativamente sul processo mentale di libera determinazione della vittima, senza necessità di protrazione nel corso della successiva fase esecutiva

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 ottobre 2015, n. 42993 Ritenuto in fatto 1. Vicenda processuale e provvedimento impugnato – L’imputato è stato accusato di maltrattamenti e violenza sessuale in danno della propria moglie e, per tale motivo, è stato condannato in primo grado alla pena di quattro anni ed otto mesi di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 ottobre 2015, n. 21119. È ius receptum che le controversie tra proprietari di fabbricati vicini relative all’osservanza di norme che prescrivono distanze tra le costruzioni o rispetto ai confini appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, senza che rilevi l’avvenuto rilascio del titolo abilitativo all’attività costruttiva, la cui legittimità può essere valutata “incidenter tantum” dal giudice ordinario attraverso l’esercizio del potere di disapplicazione del provvedimento amministrativo. Inoltre, ogni concessione edilizia è rilasciata con salvezza dei diritti dei terzi. Il ruolo del giudice amministrativo, investito della domanda di annullamento della licenza, concessione o permesso di costruire (rilasciati con salvezza dei diritti dei terzi), ha ad oggetto il controllo di legittimità dell’esercizio del potere da parte della P.A. ovvero concerne esclusivamente il profilo pubblicistico relativo al rapporto fra il privato e la P.A., ma non può impedire l’esercizio della azione civilistica intrapresa dal vicino per far rispettare la normativa in tema di distanze, che siano queste previste dal codice civile o dagli strumenti urbanistici.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 ottobre 2015, n. 21119 Svolgimento del processo 1) Le parti sono proprietarie di villette a schiera confinanti, poste all’interno di un complesso condominiale. Ogni villetta ha due ingressi: uno con portico e l’altro attraverso una veranda che dal giardino immette al piano rialzato. Ogni lato portico è...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 21 ottobre 2015, n. 42392. Ai fini della configurabilità del reato di molestia o disturbo alle persone, si intende aperto al pubblico il luogo cui ciascuno può accedere in determinati momenti ovvero il luogo al quale può accedere una categoria di persone che abbia determinati requisiti. Ne consegue che devono essere considerati luoghi aperti al pubblico l’androne di un palazzo e la scala comune a più abitazioni

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 21 ottobre 2015, n. 42392 Ritenuto in fatto Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Firenze, in data 11 dicembre 2013, in parziale riforma della sentenza di primo grado, ha dichiarato estinto il reato di molestie contestato a R.C. e ha confermato la sua affermazione di responsabilità...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 ottobre 2015, n. 39881. La condotta del commercialista che non restituisce tempestivamente i libri contabili alla società e che non presenta il modello unificato di dichiarazione IVA integra il reato di appropriazione indebita aggravata

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 ottobre 2015, n. 39881 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – rel. Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 2 ottobre 2015, n. 39844. Nell’ipotesi del fatto di lieve entità di cui all’art. 73, comma 5 d.P.R. n. 309 del 1990 il connotato dell’occasionalità del fatto non costituisce indice indefettibile di minima offensività della condotta, essendo compatibile con la sua ripetizione nel tempo

Suprema Corte di Cassazione sezione feriale sentenza 2 ottobre 2015, n. 39844   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ZECCA Gaetanino – Presidente Dott. TADDEI Margherita Bianca – Consigliere Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 1 ottobre 2015, n. 39765. Ogni volta che manca la valutazione di un rischio, manca anche una corretta informazione/formazione del lavoratore, con la conseguenza che la negligenza del lavoratore nell’espletamento delle sue mansioni non costituisce un fatto imprevedibile in quanto è il frutto proprio della mancanza dell’adempimento dei due obblighi

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 1 ottobre 2015, n. 39765 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. IZZO Fausto – rel. Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – Consigliere Dott. MONTAGNI Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 ottobre 2015, n. 42458. La confisca prevista per il reato di esportazione abusiva di beni culturali va disposta, oltre che in caso di pronuncia di condanna, anche in ipotesi di proscioglimento per cause, come la declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, che non riguardino la materialità del fatto e non interrompano il rapporto tra la “res” ed il reato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 ottobre 2015, n. 42458 Ritenuto in fatto 1. A.E. ricorre personalmente per cassazione impugnando l’ordinanza indicata in epigrafe con la quale il Giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Roma, in funzione di giudice dell’esecuzione, ha disposto la confisca dei beni culturali indicati nell’elenco allegato...