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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 18 novembre 2012, n.42586. Nei reati omissivi, il dolo richiede sempre, quantomeno, una rappresentazione anticipata delle conseguenze della condotta dell’agente, anche nel caso in cui queste conseguenze non siano volute ma comunque accettate.

  SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE SENTENZA 18 novembre 2012, n.42586 Svolgimento del processo – Motivi della decisione   1. Il Gip del Tribunale di Udine ha respinto la richiesta di applicazione di misura cautelare interdittiva nei confronti di P.M. e Z.A.. L’appello avverso tale ordinanza proposto dal Procuratore della Repubblica è stato...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 2 novembre 2011, n. 39326. La richiesta della misura cautelare può legittimamente essere fondata sull’allegazione delle trascrizioni sommarie del contenuto delle comunicazioni (brogliacci di ascolto) ovvero degli appunti raccolti durante le intercettazioni.

La massima La richiesta della misura cautelare può legittimamente essere fondata sull’allegazione delle trascrizioni sommarie del contenuto delle comunicazioni (brogliacci di ascolto) ovvero degli appunti raccolti durante le intercettazioni. L’omesso deposito del cosiddetto “brogliaccio” non è sanzionato da alcuna nullità, o inutilizzabilità, delle intercettazioni medesime, essendo la sanzione di inutilizzabilità prevista dall’art. 271 cod. proc....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 febbraio 2012, n. 5365. Non si configura il delitto di maltrattamenti, pur in presenza di episodi di aggressività, se si esclude l’elemento costitutivo dell’abitualità di tali episodi, elemento necessario per inquadrarli in un regime di vita vessatorio finalizzato a mortificare la personalità del soggetto passivo

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 10 febbraio 2012, n. 5365 Ritenuto in fatto La Corte d’appello di Catanzaro con sentenza del 18 febbraio 2010 ha confermato l’assoluzione di M..P. dai delitti di maltrattamenti e violenza privata a lei ascritti escludendo l’abitualità di maltrattamenti ed il dolo del reato, essendo risultato che le...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 15 marzo 2012, n. 10327. Misure cautelari. Il parametro della concretezza cui si richiama l’art. 274 c.p.p., lett. c)

La massima Il parametro della concretezza cui si richiama l’art. 274 c.p.p., lett. c) non si identifica con quello di attualità del pericolo, derivante dalla riconosciuta esistenza di occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati, dovendo, al contrario, il predetto requisito essere riconosciuto alla sola condizione necessaria e sufficiente che esistano elementi concreti (cioè...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 13 Febbraio 2012, n. 5436. Non si possono scontare gli arresti domiciliari in giardino.

SUPREMA CORTE DI Cassazione sezione VI sentenza 13 Febbraio 2012, n. 5436 Fatto e diritto D.L. e D.T.R. ricorrono a mezzo del loro difensore avverso la sentenza 14 gennaio 2011 della Corte di appello di Roma, che ha confermato la sentenza 22 novembre 2006 del Tribunale di Frosinone di condanna per il reato di evasione,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 aprile 2012 n. 12479. Integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che crei un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto

Corte di cassazione – Sezione II penale – Sentenza 3 aprile 2012 n. 12479. Integra il reato di sostituzione di persona, la condotta di colui che crei un account di posta elettronica, attribuendosi falsamente le generalità di un diverso soggetto   Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 3 aprile 2012 n. 12479...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 marzo 2012, n.10516. L’assenza di un dissenso manifestamente opposto dalla vittima nei confronti del reo non consente di ritenere integrato il delitto di violenza sessuale

LA MASSIMA L’assenza di un dissenso manifestamente opposto dalla vittima nei confronti del reo non consente di ritenere integrato il delitto di violenza sessuale (nel caso di specie la Corte annulla la sentenza di condanna per il delitto di violenza sessuale a carico di un uomo in quanto non risultava alcun gesto, atto o frase...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 23 marzo 2012 11545. Esercizio abusivo di una professione

La massima Concreta esercizio abusivo di una professione, punibile a norma dell’art. 348 cod. pen., non solo il compimento senza titolo, anche se posto in essere occasionalmente e gratuitamente, di atti da ritenere attribuiti in via esclusiva a una determinata professione, ma anche il compimento senza titolo di atti che, pur non attribuiti singolarmente in...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 19 marzo 2012 10717. Il responsabile di un impianto dotato di piscina è chiamato a rispondere per avere omesso di predisporre un adeguato servizio di assistenza delle lesioni personali di una bambina che, risalendo lo scivolo della piscina in senso contrario alla pendenza, viene urtata sulle gambe da un’altra minore e a causa di tale urto cade, provocandosi la frattura degli incisivi superiori.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE SENTENZA 19 marzo 2012 10717 Ritenuto in fatto   1. Il Giudice di Pace di Asti, con sentenza del 16 febbraio 2010 dichiarava P.L. responsabile del reato di cui all’art. 590 cod. pen., in relazione alle lesioni personali provocate alla minore F.E., per avere omesso di predisporre un...