Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 dicembre 2020| n. 28464. In tema di spese processuali, l’art. 92, comma 2, cod. proc. civ. – nella formulazione introdotta dal decreto-legge n. 132 del 2014, convertito dalla legge n. 162 del 2014 applicabile “ratione temporis”, così come modificato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 77 del 2018, che ne ha...
Categoria: Cassazione civile 2020
Quando il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 dicembre 2020| n. 28670. Il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna, da parte del gestore di posta elettronica certificata del Ministero della giustizia, come disposto dall’art. 16-bis, comma 7, del d.l. n. 179 del 2012 (convertito, con modificazioni...
In tema di procedimento civile ed in ipotesi di morte di una delle parti
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 dicembre 2020| n. 28447. In tema di procedimento civile ed in ipotesi di morte di una delle parti nel corso del giudizio, gli eredi, indipendentemente dalla natura del rapporto controverso, vengono a trovarsi, per tutta la durata del processo, in una situazione di litisconsorzio necessario per ragioni processuali ed il giudice,...
In tema di condominio negli edifici ed il verbale di un’assemblea condominiale
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|15 dicembre 2020| n. 28509. In tema di condominio negli edifici, il verbale di un’assemblea condominiale, munito di sottoscrizione del presidente e del segretario, ha natura di scrittura privata, rivestendo valore di prova legale quanto alla provenienza delle dichiarazioni dai sottoscrittori, e non quanto alla veridicità del contenuto della scrittura. Ne consegue...
Il passaggio in cosa giudicata di una pronuncia del giudice ordinario
Corte di Cassazione, civile, Sentenza|10 dicembre 2020| n. 28179. Il passaggio in cosa giudicata di una pronuncia del giudice ordinario, ovvero del giudice amministrativo, recante statuizioni sul merito di una pretesa attinente ad un determinato rapporto, estende i suoi effetti al presupposto della sussistenza della giurisdizione di detto giudice su tale rapporto, indipendentemente dal fatto che...
Poiché il giudizio di merito è autonomo rispetto a quello cautelare
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 dicembre 2020| n. 28197. Poiché il giudizio di merito è autonomo rispetto a quello cautelare, non solo nel primo possono essere formulate domande nuove rispetto a quanto dedotto nella fase cautelare, ma nemmeno vi è necessaria coincidenza soggettiva tra le parti del primo e quelle del secondo, con la conseguenza che...
In tema di dichiarazione di fallimento quando la società è in liquidazione
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 dicembre 2020| n. 28193. In tema di dichiarazione di fallimento, quando la società è in liquidazione, la valutazione del giudice ai fini dell’accertamento dello stato d’insolvenza deve essere diretta unicamente ad accertare se il patrimonio sociale consenta di assicurare l’integrale soddisfacimento dei creditori, mentre la difficoltà di pronta liquidazione dell’attivo può...
Al verificarsi dell’azzeramento dei punti
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|11 dicembre 2020| n. 28298. Al verificarsi dell’azzeramento dei punti, il provvedimento di revisione della patente, atto vincolato fondato sulla definitività dell’accertamento delle violazioni stradali in esito alle quali è stato decurtato l’intero punteggio dalla patente di guida, non presuppone l’avvenuta comunicazione delle variazioni di punteggio, tenuto conto che l’interessato conosce subito,...
Il principio contenuto nell’art. 100 c.p.c.
Corte di Cassazione, civile, Sentenza|11 dicembre 2020| n. 28307. Il principio contenuto nell’art. 100 c.p.c., secondo il quale per proporre una domanda o per resistere ad essa è necessario avervi interesse, si applica anche al giudizio di impugnazione, in cui l’interesse ad impugnare una data sentenza o un capo di essa va desunto dall’utilità giuridica che...
La remissione del debito quale causa di estinzione delle obbligazioni
Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|14 dicembre 2020| n. 28439. La remissione del debito, quale causa di estinzione delle obbligazioni, esige che la volontà abdicativa del creditore sia espressa in modo inequivoco; un comportamento tacito, pertanto, può ritenersi indice della volontà del creditore di rinunciare al proprio credito solo quando non possa avere alcun’altra giustificazione razionale, se...