La parte che eccepisce in giudizio la prescrizione ha l’onere di puntualizzare se intende avvalersi di quella presuntiva o di quella estintiva
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La parte che eccepisce in giudizio la prescrizione ha l’onere di puntualizzare se intende avvalersi di quella presuntiva o di quella estintiva

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 30 aprile 2018, n. 10322.   La parte che eccepisce in giudizio la prescrizione ha l’onere di puntualizzare se intende avvalersi di quella presuntiva o di quella estintiva, poiche’ si tratta di eccezioni tra loro logicamente incompatibili e fondate su fatti diversi, mentre non e’ necessaria la specificazione...

Il datore di lavoro ha il diritto di compensare il proprio credito risarcitorio, derivante dei danni subiti a causa del comportamento illecito del dipendente emerso nell’ambito di un procedimento penale per corruzione
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Il datore di lavoro ha il diritto di compensare il proprio credito risarcitorio, derivante dei danni subiti a causa del comportamento illecito del dipendente emerso nell’ambito di un procedimento penale per corruzione

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 26 aprile 2018, n. 10132. Il datore di lavoro ha il diritto di compensare il proprio credito risarcitorio, derivante dei danni subiti a causa del comportamento illecito del dipendente emerso nell’ambito di un procedimento penale per corruzione, con le somme accantonate in favore dello stesso a titolo di trattamento...

La inopponibilita’ del divieto di cui all’articolo 372 c.p.c., non puo’ trovare applicazione laddove la sentenza passata in giudicato venga invocata, ai sensi dell’articolo 654 c.p.p., unicamente al fine di dimostrare l’effettiva sussistenza (o insussistenza) dei fatti
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La inopponibilita’ del divieto di cui all’articolo 372 c.p.c., non puo’ trovare applicazione laddove la sentenza passata in giudicato venga invocata, ai sensi dell’articolo 654 c.p.p., unicamente al fine di dimostrare l’effettiva sussistenza (o insussistenza) dei fatti

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2018, n. 10136. La inopponibilita’ del divieto di cui all’articolo 372 c.p.c., non puo’ trovare applicazione laddove la sentenza passata in giudicato venga invocata, ai sensi dell’articolo 654 c.p.p., unicamente al fine di dimostrare l’effettiva sussistenza (o insussistenza) dei fatti, poiche’ in tali casi il giudicato non...

Le dimissioni del dipendente non possono da sole impedire l’avvio e la prosecuzione del procedimento disciplinare.
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Le dimissioni del dipendente non possono da sole impedire l’avvio e la prosecuzione del procedimento disciplinare.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 aprile 2018, n. 10137. Le dimissioni del dipendente non possono da sole impedire l’avvio e la prosecuzione del procedimento disciplinare. Per questo la mancata attivazione di quest’ultimo produce, il diritto del dipendente al “ritorno alla situazione precedente” che però non può essere estesa al periodo di sospensione obbligatoria...

L’accordo con il quale si definiscono le regole della procedura di mobilita’ non puo’ consentire implicitamente una modifica del regime dell’orario gia’ esistente in quanto oggetto di specifico accordo tra le parti e, conseguentemente, l’offerta di una prestazione che incida sulla durata della prestazione e’ nulla
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L’accordo con il quale si definiscono le regole della procedura di mobilita’ non puo’ consentire implicitamente una modifica del regime dell’orario gia’ esistente in quanto oggetto di specifico accordo tra le parti e, conseguentemente, l’offerta di una prestazione che incida sulla durata della prestazione e’ nulla

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 26 aprile 2018, n. 10142. La modifica “ai sensi della disciplina dettata dal Decreto Legislativo n. 61 del 2000, non puo’ avvenire a seguito di determinazione unilaterale del datore di lavoro, ma necessita del consenso scritto del lavoratore. La modalita’ oraria e’ un elemento qualificante della prestazione oggetto del...

E’ estraneo all’ambito del sindacato di legittimita’ l’omesso esame di elementi istruttori
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E’ estraneo all’ambito del sindacato di legittimita’ l’omesso esame di elementi istruttori

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 27 aprile 2018, n. 10158. La nuova disposizione, che e’ stata introdotta dal Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni nella L. 7 agosto 2012, n. 134, ha escluso la possibilita’ di ricorrere in cassazione per motivazione insufficiente o contraddittoria e si applica alle sentenze...

Le firme digitali di tipo CAdES e di tipo PAdES, sono entrambe ammesse ed equivalenti, sia pure con le differenti estensioni “.p7m” e “.pdf”, e devono, quindi, essere riconosciute valide ed efficaci, anche nel processo civile di cassazione, senza eccezione alcuna
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Le firme digitali di tipo CAdES e di tipo PAdES, sono entrambe ammesse ed equivalenti, sia pure con le differenti estensioni “.p7m” e “.pdf”, e devono, quindi, essere riconosciute valide ed efficaci, anche nel processo civile di cassazione, senza eccezione alcuna

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 27 aprile 2018, n. 10266. Secondo il diritto dell’UE e le norme, anche tecniche, di diritto interno, le firme digitali di tipo CAdES e di tipo PAdES, sono entrambe ammesse ed equivalenti, sia pure con le differenti estensioni “.p7m” e “.pdf”, e devono, quindi, essere riconosciute valide ed...

In tema di contratto d’appalto, sono gravi difetti dell’opera, rilevanti ai fini dell’art. 1669 cod. civ., anche quelli che riguardino elementi secondari ed accessori
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In tema di contratto d’appalto, sono gravi difetti dell’opera, rilevanti ai fini dell’art. 1669 cod. civ., anche quelli che riguardino elementi secondari ed accessori

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 24 aprile 2018, n. 10048. In tema di contratto d’appalto, sono gravi difetti dell’opera, rilevanti ai fini dell’art. 1669 cod. civ., anche quelli che riguardino elementi secondari ed accessori (come impermeabilizzazioni, rivestimenti, infissi, etc.), purché tali da comprometterne la funzionalità globale e la normale utilizzazione del bene, secondo...

L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo
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L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 24 aprile 2018, n. 10087. L’obbligo di iscrizione del socio accomandatario alla Gestione commercianti dell’Inps non può essere desunta da elementi di carattere presuntivo, non rilevanti sul piano previdenziale, ma va effettivamente provato lo svolgimento di un’attività commerciale da parte di quest’ultimo anche se si tratta dell’unico socio accomandatario...

Allorché sia dichiarata la nullità di un ordine di investimento, l’intermediario e l’investitore hanno diritto di ripetere l’uno nei confronti dell’altro le reciproche prestazioni
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Allorché sia dichiarata la nullità di un ordine di investimento, l’intermediario e l’investitore hanno diritto di ripetere l’uno nei confronti dell’altro le reciproche prestazioni

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 24 aprile 2018, n. 10116. Allorché sia dichiarata la nullità di un ordine di investimento, l’intermediario e l’investitore hanno diritto di ripetere l’uno nei confronti dell’altro le reciproche prestazioni, sicché è legittimamente dichiarata la compensazione tra la somma che l’investitore abbia corrisposto all’intermediario dell’investimento e la somma che...