Costituisce ragione ostativa alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullita’ del matrimonio concordatario, la convivenza prolungata dai coniugi successivamente alla celebrazione del matrimonio
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Costituisce ragione ostativa alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullita’ del matrimonio concordatario, la convivenza prolungata dai coniugi successivamente alla celebrazione del matrimonio

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 15 maggio 2018, n. 11808. La massima estrapolata: Costituisce ragione ostativa alla delibazione della sentenza ecclesiastica di nullita’ del matrimonio concordatario, la convivenza prolungata dai coniugi successivamente alla celebrazione del matrimonio stesso, in quanto espressiva di una volonta’ di accettazione del rapporto che ne e’ seguito, con cui...

Nel caso di opposizione a precetto proposta davanti al giudice di pace la rilevazione della incompetenza per materia deve avvenire alla prima udienza di effettiva trattazione.
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Nel caso di opposizione a precetto proposta davanti al giudice di pace la rilevazione della incompetenza per materia deve avvenire alla prima udienza di effettiva trattazione.

Corte di Cassazione, sezione sesta, Ordinanza 15 maggio 2018, n. 11816. La massima estrapolata: Nel caso di opposizione a precetto proposta davanti al giudice di pace la rilevazione della incompetenza per materia, essendo del tribunale in funzione di giudice dell’esecuzione, in quanto avente natura di opposizione agli atti esecutivi, deve avvenire alla prima udienza di...

Nell’ambito del concordato preventivo, i crediti che attengono sia alla prosecuzione dei contratti pendenti, per il periodo successivo all’ammissione, sia quelli instauratisi in seguito come nuovi rapporti, purché in conformità del piano industriale oggetto dell’approvazione da parte dei creditori e dell’omologazione da parte del Tribunale, godono del trattamento preferenziale consistente nella prededuzione.
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Nell’ambito del concordato preventivo, i crediti che attengono sia alla prosecuzione dei contratti pendenti, per il periodo successivo all’ammissione, sia quelli instauratisi in seguito come nuovi rapporti, purché in conformità del piano industriale oggetto dell’approvazione da parte dei creditori e dell’omologazione da parte del Tribunale, godono del trattamento preferenziale consistente nella prededuzione.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 16 maggio 2018, n. 12044. La massima estrapolata: Nell’ambito del concordato preventivo, i crediti che attengono sia alla prosecuzione dei contratti pendenti, per il periodo successivo all’ammissione, sia quelli instauratisi in seguito come nuovi rapporti, purché in conformità del piano industriale oggetto dell’approvazione da parte dei creditori e...

L’opposizione agli atti esecutivi del creditore che ha azionato, quale difensore distrattario delle spese di lite tale riconosciuto in un titolo per crediti di lavoro, non e’ disciplinata dal rito del lavoro
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L’opposizione agli atti esecutivi del creditore che ha azionato, quale difensore distrattario delle spese di lite tale riconosciuto in un titolo per crediti di lavoro, non e’ disciplinata dal rito del lavoro

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 10 maggio 2018, n. 11378. La massima estrapolata: L’opposizione agli atti esecutivi del creditore che ha azionato, quale difensore distrattario delle spese di lite tale riconosciuto in un titolo per crediti di lavoro, non e’ disciplinata dal rito del lavoro, non condividendo il suo credito la natura di...

In caso di confisca di un veicolo a due ruote dopo la modifica normativa, legge 286/2006
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In caso di confisca di un veicolo a due ruote dopo la modifica normativa, legge 286/2006

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 21 maggio 2018, n. 12511. La massima estrapolata: In caso di confisca di un veicolo a due ruote dopo la modifica normativa, legge 286/2006, si impone una diversa ratio giustificatrice della norma riferita ai pericoli connessi all’utilizzo dei mezzi a due ruote nella commissione dei reati, come per...

Dal risarcimento del danno patrimoniale patito dal familiare di persona deceduta per colpa altrui non deve essere detratto il valore capitale della pensione di reversibilita’ accordata dall’Inps al familiare superstite in conseguenza della morte del congiunto.
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Dal risarcimento del danno patrimoniale patito dal familiare di persona deceduta per colpa altrui non deve essere detratto il valore capitale della pensione di reversibilita’ accordata dall’Inps al familiare superstite in conseguenza della morte del congiunto.

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 22 maggio 2018, n. 12564. La massima estrapolata: Dal risarcimento del danno patrimoniale patito dal familiare di persona deceduta per colpa altrui non deve essere detratto il valore capitale della pensione di reversibilita’ accordata dall’Inps al familiare superstite in conseguenza della morte del congiunto. Sentenza 22 maggio 2018,...

Il danno da fatto illecito deve essere liquidato sottraendo dall’ammontare del danno risarcibile l’importo dell’indennita’ assicurativa derivante da assicurazione contro i danni che il danneggiato-assicurato abbia riscosso in conseguenza di quel fatto.
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Il danno da fatto illecito deve essere liquidato sottraendo dall’ammontare del danno risarcibile l’importo dell’indennita’ assicurativa derivante da assicurazione contro i danni che il danneggiato-assicurato abbia riscosso in conseguenza di quel fatto.

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 22 maggio 2018, n. 12565. La massima estrapolata: Il danno da fatto illecito deve essere liquidato sottraendo dall’ammontare del danno risarcibile l’importo dell’indennita’ assicurativa derivante da assicurazione contro i danni che il danneggiato-assicurato abbia riscosso in conseguenza di quel fatto. Sentenza 22 maggio 2018, n. 12565 Data udienza...

Dall’ammontare del danno subito da un neonato in fattispecie di colpa medica, e consistente nelle spese da sostenere vita natural durante per l’assistenza personale, deve sottrarsi il valore capitalizzato della indennita’ di accompagnamento che la vittima abbia comunque ottenuto dall’Inps in conseguenza di quel fatto.
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Dall’ammontare del danno subito da un neonato in fattispecie di colpa medica, e consistente nelle spese da sostenere vita natural durante per l’assistenza personale, deve sottrarsi il valore capitalizzato della indennita’ di accompagnamento che la vittima abbia comunque ottenuto dall’Inps in conseguenza di quel fatto.

Corte di Cassazione, sezioni unite, Sentenza 22 maggio 2018, n. 12567. La massima estrapolata: Dall’ammontare del danno subito da un neonato in fattispecie di colpa medica, e consistente nelle spese da sostenere vita natural durante per l’assistenza personale, deve sottrarsi il valore capitalizzato della indennita’ di accompagnamento che la vittima abbia comunque ottenuto dall’Inps in...

L’importo della rendita per l’inabilita’ permanente corrisposta dall’INAIL per l’infortunio in itinere occorso al lavoratore va detratto dall’ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile del fatto illecito.
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L’importo della rendita per l’inabilita’ permanente corrisposta dall’INAIL per l’infortunio in itinere occorso al lavoratore va detratto dall’ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile del fatto illecito.

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 22 maggio 2018, n. 12566. La massima estrapolata: L’importo della rendita per l’inabilita’ permanente corrisposta dall’INAIL per l’infortunio in itinere occorso al lavoratore va detratto dall’ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile del fatto illecito. Sentenza 22 maggio 2018, n. 12566...

L’art. 19-ter, comma 1, delle specifiche tecniche del PCT del 16 aprile 2014 prevede che l’attestazione di conformità di una copia informatica debba contenere anche il nome del relativo file. La mancanza di tale elemento non comporta la nullità dell’atto, ma costituisce una mera irregolarità
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L’art. 19-ter, comma 1, delle specifiche tecniche del PCT del 16 aprile 2014 prevede che l’attestazione di conformità di una copia informatica debba contenere anche il nome del relativo file. La mancanza di tale elemento non comporta la nullità dell’atto, ma costituisce una mera irregolarità

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 5 giugno 2018, n.14369. La massima estrapolata: L’art. 19-ter, comma 1, delle specifiche tecniche del PCT del 16 aprile 2014 prevede che l’attestazione di conformità di una copia informatica debba contenere anche il nome del relativo file. La mancanza di tale elemento non comporta la nullità dell’atto, ma...