Il difetto di giurisdizione per illegittima composizione dell’organo giudicante non può trovare fondamento nella semplice violazione di norme processuali
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Il difetto di giurisdizione per illegittima composizione dell’organo giudicante non può trovare fondamento nella semplice violazione di norme processuali

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 7 settembre 2018, n. 21926. La massima estrapolata: Il difetto di giurisdizione per illegittima composizione dell’organo giudicante non può trovare fondamento nella semplice violazione di norme processuali quali quelle che disciplinano l’astensione di membri del collegio. È invece necessario che si possa ravvisare un’effettiva alterazione strutturale del collegio...

In caso di annullamento di dimissioni date in una situazione di disagio psichico
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In caso di annullamento di dimissioni date in una situazione di disagio psichico

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 6 settembre 2018, n. 21701. La massima estrapolata: In caso di annullamento di dimissioni date in una situazione di disagio psichico che non permette di valutare le ricadute del gesto sia dal punto di vista economico che dei rapporti familiari e sociali, le retribuzioni vanno calcolate dalla data della...

ll vizio di cui all’articolo 360 c.p.c., n. 3 come deve essere dedotto, a pena di inammissibilita’
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ll vizio di cui all’articolo 360 c.p.c., n. 3 come deve essere dedotto, a pena di inammissibilita’

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 6 settembre 2018, n. 21713. La massima estrapolata: Il ricorso per cassazione, oltre a richiedere, per ogni motivo, la rubrica di esso, con la puntuale indicazione delle ragioni per le quali il motivo stesso (tra quelli previsti dall’articolo 360 c.p.c.) e’ dedotto, “esige l’illustrazione del singolo motivo, contenente l’esposizione...

Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali
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Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 6 settembre 2018, n. 21718. La massima estrapolata: Nell’ambito di una procedura di riduzione collettiva del personale in base agli articoli 4 e 24 della legge 223/1991, l’omessa o la non corretta indicazione nella comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali circa la posizione professionale rivestita da una dipendente nell’organizzazione aziendale...

L’intervento dell’Inps Fondo di garanzia per il pagamento del Tfr e dei crediti di lavoro
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L’intervento dell’Inps Fondo di garanzia per il pagamento del Tfr e dei crediti di lavoro

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 6 settembre 2018, n. 21734. La massima estrapolata: La verifica da parte del tribunale fallimentare della non fallibilità dell’imprenditore, è il presupposto, insieme all’insufficienza delle garanzie patrimoniali in seguito all’esperimento dell’esecuzione forzata, per l’intervento dell’Inps Fondo di garanzia per il pagamento del Tfr e dei crediti di lavoro. Ordinanza...

L’alternatività nel godimento dei riposi giornalieri da parte del padre è prevista solo in relazione al fatto che la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga
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L’alternatività nel godimento dei riposi giornalieri da parte del padre è prevista solo in relazione al fatto che la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 12 settembre 2018, n. 22177. La massima estrapolata: L’alternatività nel godimento dei riposi giornalieri da parte del padre è prevista solo in relazione al fatto che la madre lavoratrice dipendente non se ne avvalga. Laddove invece la madre non sia una lavoratrice dipendente, il legislatore non ha previsto alcuna...

In caso di appello, tutte le impugnazioni successive alla prima assumono necessariamente carattere incidentale
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In caso di appello, tutte le impugnazioni successive alla prima assumono necessariamente carattere incidentale

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 13 settembre 2018, n. 22263. La massima estrapolata: In caso di appello, tutte le impugnazioni successive alla prima assumono necessariamente carattere incidentale, siano esse impugnazioni incidentali tipiche (proposte, cioè, contro l’appellante principale), siano, invece, impugnazioni incidentali autonome (dirette, cioè, a tutelare un interesse del proponente che non nasce...

In tema di imposte sui redditi, ai fini del rimborso del relativo importo, il termine di decadenza previsto dall’art. 38 del d.P.R. n. 602 del 1973
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In tema di imposte sui redditi, ai fini del rimborso del relativo importo, il termine di decadenza previsto dall’art. 38 del d.P.R. n. 602 del 1973

Corte di Cassazione, sezione tributaria, Ordinanza 7 settembre 2018, n. 21788. La massima estrapolata: In tema di imposte sui redditi, qualora il contribuente abbia evidenziato nella dichiarazione un credito d’imposta, non trova applicazione, ai fini del rimborso del relativo importo, il termine di decadenza previsto dall’art. 38 del d.P.R. n. 602 del 1973, bensì l’ordinario...

L’assenza di rimesse solutorie non esclude l’interesse del correntista a ricorrere contro clausole illegittime su interessi anatocistici.
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L’assenza di rimesse solutorie non esclude l’interesse del correntista a ricorrere contro clausole illegittime su interessi anatocistici.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 5 settembre 2018, n. 21646. La massima estrapolata: L’assenza di rimesse solutorie non esclude l’interesse del correntista a ricorrere contro clausole illegittime su interessi anatocistici. Ordinanza 5 settembre 2018, n. 21646 Data udienza 28 giugno 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...

Nella determinazione dell’attivo patrimoniale va calcolato come parte del patrimonio anche il cespite acquisito prima del triennio antecedente il deposito dell’istanza di fallimento.
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Nella determinazione dell’attivo patrimoniale va calcolato come parte del patrimonio anche il cespite acquisito prima del triennio antecedente il deposito dell’istanza di fallimento.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 5 settembre 2018, n. 21647. La massima estrapolata: Nella determinazione dell’attivo patrimoniale va calcolato come parte del patrimonio anche il cespite acquisito prima del triennio antecedente il deposito dell’istanza di fallimento. Ordinanza 5 settembre 2018, n. 21647 Data udienza 28 giugno 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...