Il trattamento pensionistico erogato dai fondi pensioni integrativi ha natura previdenziale, fin da quando tali fondi sono stati istituiti, ma ad esso non è applicabile il divieto di cumulo di rivalutazione monetaria ed interessi previsto dalla L. n. 412 del 1991, articolo 16, comma 6
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Il trattamento pensionistico erogato dai fondi pensioni integrativi ha natura previdenziale, fin da quando tali fondi sono stati istituiti, ma ad esso non è applicabile il divieto di cumulo di rivalutazione monetaria ed interessi previsto dalla L. n. 412 del 1991, articolo 16, comma 6

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 20 marzo 2018, n. 6928. Il trattamento pensionistico erogato dai fondi pensioni integrativi ha natura previdenziale, fin da quando tali fondi sono stati istituiti, ma ad esso non è applicabile il divieto di cumulo di rivalutazione monetaria ed interessi previsto dalla L. n. 412 del 1991, articolo 16,...

Il procedimento di qualificazione di un contratto consta di due fasi
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Il procedimento di qualificazione di un contratto consta di due fasi

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 1 marzo 2018, n. 4823. Il procedimento di qualificazione di un contratto consta di due fasi, la prima delle quali, consistente nella ricerca e nella individuazione della comune volonta’ dei contraenti, e’ un tipico accertamento di fatto riservato al giudice del merito, il cui risultato e’ sindacabile in...

In tema di affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio, per individuare la residenza abituale di un minore di tenera età (2 anni), necessaria per la scelta del Giudice competente, si devono valorizzare indicatori di natura proiettiva
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In tema di affidamento dei figli nati fuori dal matrimonio, per individuare la residenza abituale di un minore di tenera età (2 anni), necessaria per la scelta del Giudice competente, si devono valorizzare indicatori di natura proiettiva

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 30 marzo 2018, n.8042. Per individuare la residenza abituale di un minore di tenera età (2 anni), necessaria per la scelta del Giudice competente, si devono valorizzare indicatori di natura proiettiva, quali l’iscrizione all’asilo in un determinato Paese, l’incardinamento in tale sistema pediatrico. Altri elementi, quali i periodi...

In tema di responsabilita’ contrattuale della struttura sanitaria, incombe sul paziente che agisce per il risarcimento del danno l’onere di provare il nesso di causalita’ tra l’aggravamento della patologia (o l’insorgenza di una nuova malattia) e l’azione o l’omissione dei sanitari
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In tema di responsabilita’ contrattuale della struttura sanitaria, incombe sul paziente che agisce per il risarcimento del danno l’onere di provare il nesso di causalita’ tra l’aggravamento della patologia (o l’insorgenza di una nuova malattia) e l’azione o l’omissione dei sanitari

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 21 marzo 2018, n. 7044. In tema di responsabilita’ contrattuale della struttura sanitaria, incombe sul paziente che agisce per il risarcimento del danno l’onere di provare il nesso di causalita’ tra l’aggravamento della patologia (o l’insorgenza di una nuova malattia) e l’azione o l’omissione dei sanitari, mentre, ove...

Il giudice fallimentare, nel valutare la fattibilita’ del piano, necessariamente compie un controllo della idoneita’ della proposta a raggiungere il risultato che si propone.
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Il giudice fallimentare, nel valutare la fattibilita’ del piano, necessariamente compie un controllo della idoneita’ della proposta a raggiungere il risultato che si propone.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6924. Il giudice fallimentare, nel valutare la fattibilita’ del piano, necessariamente compie un controllo della idoneita’ della proposta a raggiungere il risultato che si propone. Idoneita’ che consiste in una valutazione sia in termini di astratta compatibilita’ della proposta con i parametri di legge...

Qualora le infiltrazioni d’acqua, provenienti dal tetto di un edificio, cagionino un danno ad un condomino, è responsabile  ai sensi dell’art. 2051 c.c., il proprietario dell’appartamento sovrastante quello del danneggiato che non abbia provveduto alla manutenzione ordinaria del proprio immobile.
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Qualora le infiltrazioni d’acqua, provenienti dal tetto di un edificio, cagionino un danno ad un condomino, è responsabile ai sensi dell’art. 2051 c.c., il proprietario dell’appartamento sovrastante quello del danneggiato che non abbia provveduto alla manutenzione ordinaria del proprio immobile.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza del 4 aprile 2018, n.8393. Qualora le infiltrazioni d’acqua, provenienti dal tetto di un edificio, cagionino un danno ad un condomino, responsabile non è solamente il Condominio ma altresì, ai sensi dell’art. 2051 c.c., il proprietario dell’appartamento sovrastante quello del danneggiato che non abbia provveduto alla manutenzione ordinaria...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6911. L’intermediario non può essere considerato responsabile per aver indirizzato l’investitore sull’acquisto di bond argentini in un periodo in cui questi non presentavano alcun grado di pericolo e rischio
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6911. L’intermediario non può essere considerato responsabile per aver indirizzato l’investitore sull’acquisto di bond argentini in un periodo in cui questi non presentavano alcun grado di pericolo e rischio

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6911. L’intermediario non può essere considerato responsabile per aver indirizzato l’investitore sull’acquisto di bond argentini in un periodo in cui questi non presentavano alcun grado di pericolo e rischio. Ordinanza 20 marzo 2018, n. 6911 Data udienza 9 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6919. La satira costituisce una modalita’ corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica, sicche’, diversamente dalla cronaca, e’ sottratta all’obbligo di riferire esclusivamente fatti veri
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6919. La satira costituisce una modalita’ corrosiva e spesso impietosa del diritto di critica, sicche’, diversamente dalla cronaca, e’ sottratta all’obbligo di riferire esclusivamente fatti veri

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6919. La persistente pubblicazione e diffusione, su un giornale “on line”, di una risalente notizia di cronaca esorbita, per la sua oggettiva e prevalente componente divulgativa, dal mero ambito del lecito trattamento di archiviazione o memorizzazione “on line” di dati giornalistici per scopi storici...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6846. Lo Stato non paga il risarcimento per i danni (in un caso la morte) ai soggetti immunodepressi causati dalla somministrazione del vaccino antipolio sabin.
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6846. Lo Stato non paga il risarcimento per i danni (in un caso la morte) ai soggetti immunodepressi causati dalla somministrazione del vaccino antipolio sabin.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6846. Lo Stato non paga il risarcimento per i danni (in un caso la morte) ai soggetti immunodepressi causati dalla somministrazione del vaccino antipolio sabin. Per i giudici, anche se fosse stata riconosciuta l’astratta pericolosità del vaccino sabin, poi sostituito con il salk con...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6862. La responsabilità dell’esercente la professione forense non può affermarsi per il solo fatto del mancato corretto adempimento dell’attività professionale
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6862. La responsabilità dell’esercente la professione forense non può affermarsi per il solo fatto del mancato corretto adempimento dell’attività professionale

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 20 marzo 2018, n. 6862. La responsabilità dell’esercente la professione forense non può affermarsi per il solo fatto del mancato corretto adempimento dell’attività professionale, occorrendo verificare se, qualora l’avvocato avesse tenuto la condotta dovuta, il suo assistito avrebbe conseguito il riconoscimento delle proprie ragioni, difettando altrimenti la prova...