Dalle norme del codice civile articoli 2086, 2094, 2104 non può dedursi l’obbligo di reperibilità in quanto aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria.
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Dalle norme del codice civile articoli 2086, 2094, 2104 non può dedursi l’obbligo di reperibilità in quanto aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 26 marzo 2018, n. 7410 Dalle norme del codice civile articoli 2086, 2094, 2104 non può dedursi l’obbligo di reperibilità in quanto aggiuntivo rispetto alla prestazione ordinaria. Ordinanza 26 marzo 2018, n. 7410 Data udienza 6 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...

In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”.
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In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 26 marzo 2018, n. 7440. In tema di compensi spettanti al personale del Ssn, ai fini dell’indennità di esclusività, il servizio può essere svolto anche in base a contratti a termine e ciò non costituisce “soluzione di continuità”. Ordinanza 26 marzo 2018, n. 7440 Data udienza 21 febbraio 2018...

L’obbligo di fedelta’ di cui all’articolo 2105 c.c., integrato dai generali doveri di correttezza e buona fede di cui agli articoli 1175 e 1375 c.c., nello svolgimento del rapporto contrattuale
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L’obbligo di fedelta’ di cui all’articolo 2105 c.c., integrato dai generali doveri di correttezza e buona fede di cui agli articoli 1175 e 1375 c.c., nello svolgimento del rapporto contrattuale

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2018, n. 7425. L’obbligo di fedelta’ di cui all’articolo 2105 c.c., integrato dai generali doveri di correttezza e buona fede di cui agli articoli 1175 e 1375 c.c., nello svolgimento del rapporto contrattuale, deve intendersi non soltanto come mero divieto di abuso di posizione attuato attraverso azioni...

L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio.
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L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7342 L’assegno di divorzio va riconosciuto ove l’ex coniuge non sia autosufficiente e va commisurato anche tenendo conto della durata del matrimonio. Ordinanza 23 marzo 2018, n. 7342 Data udienza 20 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione  alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale
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In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 26 marzo 2018, n. 7478. In tema di applicazione del DM 55/2014 la mancata partecipazione alle udienze nel giudizio di appello e il mancato deposito di comparsa conclusionale rende certamente ingiustificata la liquidazione dei compensi anche per la fase di trattazione e per quella decisionale, lasciando invece impregiudicato...

In materia di rapporto di lavoro dirigenziale le garanzie procedimentali dettate dalla L. 20 maggio 1970, n. 300, articolo 7, commi 2 e 3, in quanto espressione di un principio di generale garanzia fondamentale, trovano applicazione anche nell’ipotesi del licenziamento di un dirigente
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In materia di rapporto di lavoro dirigenziale le garanzie procedimentali dettate dalla L. 20 maggio 1970, n. 300, articolo 7, commi 2 e 3, in quanto espressione di un principio di generale garanzia fondamentale, trovano applicazione anche nell’ipotesi del licenziamento di un dirigente

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2018, n. 7426. In materia di rapporto di lavoro dirigenziale, ferma l’insussistenza di una piena coincidenza tra le ragioni di licenziamento di un dirigente e di un licenziamento disciplinare, per la peculiare posizione del predetto e il relativo vincolo fiduciario, le garanzie procedimentali dettate dalla L. 20...

Nel caso in cui lo stesso lavoratore renda contemporaneamente la propria prestazione per due società e, inoltre, se le mansioni svolte rendono impossibile distinguere quale parte di esse sia resa nell’interesse di una o dell’altra società
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Nel caso in cui lo stesso lavoratore renda contemporaneamente la propria prestazione per due società e, inoltre, se le mansioni svolte rendono impossibile distinguere quale parte di esse sia resa nell’interesse di una o dell’altra società

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 marzo 2018, n. 7221. Nel caso in cui lo stesso lavoratore renda contemporaneamente la propria prestazione per due società e, inoltre, se le mansioni svolte rendono impossibile distinguere quale parte di esse sia resa nell’interesse di una o dell’altra società, si ha unicità nel rapporto di lavoro. Ne...

Il provvedimento di rigetto dell’istanza di’ cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive contenute nella sentenza impugnata ha carattere ordinatorio e non incide sul merito della causa, al quale e’ anzi estraneo e, pertanto, non e’ suscettibile d’impugnazione con ricorso per cassazione.
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Il provvedimento di rigetto dell’istanza di’ cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive contenute nella sentenza impugnata ha carattere ordinatorio e non incide sul merito della causa, al quale e’ anzi estraneo e, pertanto, non e’ suscettibile d’impugnazione con ricorso per cassazione.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 marzo 2018, n. 7218. Il provvedimento di rigetto dell’istanza di’ cancellazione di espressioni sconvenienti ed offensive contenute nella sentenza impugnata ha carattere ordinatorio e non incide sul merito della causa, al quale e’ anzi estraneo e, pertanto, non e’ suscettibile d’impugnazione con ricorso per cassazione. Non ricorrono i...

Nel giudizio di opposizione, nel caso ci sia gratuito patrocinio, al legale non vanno corrisposte solo le spese vive (quelle cioè documentate) ma ha diritto a percepire anche i compensi legati allo svolgimento dell’attività.
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Nel giudizio di opposizione, nel caso ci sia gratuito patrocinio, al legale non vanno corrisposte solo le spese vive (quelle cioè documentate) ma ha diritto a percepire anche i compensi legati allo svolgimento dell’attività.

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7292. Nel giudizio di opposizione, nel caso ci sia gratuito patrocinio, al legale non vanno corrisposte solo le spese vive (quelle cioè documentate) ma ha diritto a percepire anche i compensi legati allo svolgimento dell’attività. Ordinanza 23 marzo 2018, n. 7292 Data udienza 13...

La responsabilita’ della banca per fatto illecito dei propri dipendenti scatta ogniqualvolta il fatto lesivo sia stato prodotto, o quanto meno agevolato, da un comportamento riconducibile all’attivita’ lavorativa del dipendente
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La responsabilita’ della banca per fatto illecito dei propri dipendenti scatta ogniqualvolta il fatto lesivo sia stato prodotto, o quanto meno agevolato, da un comportamento riconducibile all’attivita’ lavorativa del dipendente

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7241. La responsabilita’ della banca per fatto illecito dei propri dipendenti scatta ogniqualvolta il fatto lesivo sia stato prodotto, o quanto meno agevolato, da un comportamento riconducibile all’attivita’ lavorativa del dipendente, e quindi anche se questi abbia operato oltrepassando i limiti delle proprie mansioni...