In ordine alla responsabilità per insidia e trabocchetto, nel caso specifico, non è stata raggiunta la prova ne’ del fatto che la buca fosse realmente un’insidia ne’ della sussistenza del nesso di causalita’ tra la buca e l’evento lesivo.
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In ordine alla responsabilità per insidia e trabocchetto, nel caso specifico, non è stata raggiunta la prova ne’ del fatto che la buca fosse realmente un’insidia ne’ della sussistenza del nesso di causalita’ tra la buca e l’evento lesivo.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 29 marzo 2018, n. 7887. In ordine alla responsabilità per insidia e trabocchetto, nel caso specifico, non è stata raggiunta la prova ne’ del fatto che la buca fosse realmente un’insidia ne’ della sussistenza del nesso di causalita’ tra la buca e l’evento lesivo. Si trattava di una...

I soci della srl sono parti necessarie del procedimento anche se hanno definito separatamente la propria posizione Irpef, tale subprocedimento infatti definisce solo la posizione personale.
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I soci della srl sono parti necessarie del procedimento anche se hanno definito separatamente la propria posizione Irpef, tale subprocedimento infatti definisce solo la posizione personale.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 3 aprile 2018, n. 8085. I soci della srl sono parti necessarie del procedimento anche se hanno definito separatamente la propria posizione Irpef, tale subprocedimento infatti definisce solo la posizione personale. Ordinanza 3 aprile 2018, n. 8085 Data udienza 19 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...

La struttura alberghiera versa una Tarsu maggiore rispetto alle abitazioni civili. E la legittimità della maggior pretesa trova fondamento proprio nell’attitudine dell’immobile a produrre un quantitativo di rifiuti notevolmente maggiore rispetto a una normale abitazione.
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La struttura alberghiera versa una Tarsu maggiore rispetto alle abitazioni civili. E la legittimità della maggior pretesa trova fondamento proprio nell’attitudine dell’immobile a produrre un quantitativo di rifiuti notevolmente maggiore rispetto a una normale abitazione.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 3 aprile 2018, n. 8077. La struttura alberghiera versa una Tarsu maggiore rispetto alle abitazioni civili. E la legittimità della maggior pretesa trova fondamento proprio nell’attitudine dell’immobile a produrre un quantitativo di rifiuti notevolmente maggiore rispetto a una normale abitazione. Ordinanza 3 aprile 2018, n. 8077 Data udienza...

Il rapporto di polizia fa piena prova, fino a querela di falso, solo delle dichiarazioni delle parti e degli altri fatti che il pubblico ufficiale attesti come avvenuti in sua presenza, mentre, per quanto riguarda le altre circostanze di fatto che egli segnali di avere accertato nel corso dell’indagine, per averle apprese da terzi o in seguito ad altri accertamenti, il verbale, per la sua natura di atto pubblico, ha pur sempre un’attendibilita’ intrinseca che puo’ essere infirmata solo da una specifica prova contraria.
In tema di “straining”, il datore di lavoro è tenuto ad evitare situazioni “stressogene” che diano origine ad una condizione che, per caratteristiche, gravita’, frustrazione personale o professionale, altre circostanze del caso concreto possa presuntivamente ricondurre a questa forma di danno anche in caso di mancata prova di un preciso intento persecutorio.
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In tema di “straining”, il datore di lavoro è tenuto ad evitare situazioni “stressogene” che diano origine ad una condizione che, per caratteristiche, gravita’, frustrazione personale o professionale, altre circostanze del caso concreto possa presuntivamente ricondurre a questa forma di danno anche in caso di mancata prova di un preciso intento persecutorio.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 29 marzo 2018, n. 7844. In tema di “straining”, il datore di lavoro è tenuto ad evitare situazioni “stressogene” che diano origine ad una condizione che, per caratteristiche, gravita’, frustrazione personale o professionale, altre circostanze del caso concreto possa presuntivamente ricondurre a questa forma di danno anche in caso...

In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’articolo 2712 c.c., il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualita’ di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito
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In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’articolo 2712 c.c., il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualita’ di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 28 marzo 2018, n. 7595. In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni informatiche di cui all’articolo 2712 c.c., il disconoscimento idoneo a farne perdere la qualita’ di prova, degradandole a presunzioni semplici, deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendosi concretizzare nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra...

In ogni caso in cui ha luogo la chiamata in causa del terzo garante, se la domanda stessa viene rigettata ed impugna l’attore, egli deve necessariamente, avendo la chiamata realizzato un litisconsorzio necessario processuale, evocare in giudizio anche il garante.
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In ogni caso in cui ha luogo la chiamata in causa del terzo garante, se la domanda stessa viene rigettata ed impugna l’attore, egli deve necessariamente, avendo la chiamata realizzato un litisconsorzio necessario processuale, evocare in giudizio anche il garante.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 marzo 2018, n. 7788. In ogni caso in cui ha luogo la chiamata in causa del terzo garante, essendo l’effetto della chiamata quello di estendere il contraddittorio sulla domanda principale anche al garante e, quindi, derivandone che la decisione su di essa deve essere pronunciata anche nei...

In caso di chiamata in causa in garanzia dell’assicuratore della responsabilita’ civile, l’impugnazione – esperita esclusivamente dal terzo chiamato avverso la sentenza che abbia accolto sia la domanda principale, di affermazione della responsabilita’ del convenuto e di condanna dello stesso al risarcimento del danno, sia quella di garanzia da costui proposta – giova anche al soggetto assicurato, senza necessita’ di una sua impugnazione incidentale
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In caso di chiamata in causa in garanzia dell’assicuratore della responsabilita’ civile, l’impugnazione – esperita esclusivamente dal terzo chiamato avverso la sentenza che abbia accolto sia la domanda principale, di affermazione della responsabilita’ del convenuto e di condanna dello stesso al risarcimento del danno, sia quella di garanzia da costui proposta – giova anche al soggetto assicurato, senza necessita’ di una sua impugnazione incidentale

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 29 marzo 2018, n. 7790. In caso di chiamata in causa in garanzia dell’assicuratore della responsabilita’ civile, l’impugnazione – esperita esclusivamente dal terzo chiamato avverso la sentenza che abbia accolto sia la domanda principale, di affermazione della responsabilita’ del convenuto e di condanna dello stesso al risarcimento del...

Il datore di lavoro deve procedere alla formale contestazione dei fatti addebitabili al lavoratore dipendente non appena ne venga a conoscenza e gli stessi appaiano ragionevolmente sussistenti.
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Il datore di lavoro deve procedere alla formale contestazione dei fatti addebitabili al lavoratore dipendente non appena ne venga a conoscenza e gli stessi appaiano ragionevolmente sussistenti.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 marzo 2018, n. 7839. La tempestivita’ della contestazione deve essere valutata partendo dal momento dell’avvenuta conoscenza da parte del datore di lavoro della situazione contestata e non dell’astratta percettibilita’ o conoscibilita’ dei fatti stessi. La tempestivita’ della contestazione e del licenziamento, poi, la cui “ratio” riflette l’esigenza di...

L’appaltatore, dovendo assolvere al proprio dovere di osservare i criteri generali della tecnica relativi al particolare lavoro affidatogli (articolo 1176 c.c., comma 2), e’ obbligato a controllare, nei limiti delle sue cognizioni, la bonta’ del progetto o delle istruzioni impartite dal committente e, ove queste siano palesemente errate, puo’ andare esente da responsabilita’ soltanto se dimostri di avere manifestato il proprio dissenso e di essere stato indotto ad eseguirle, quale nudus minister, per le insistenze del committente ed a rischio di quest’ultimo