Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 ottobre 2015, n. 21683 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. NUZZO Laurenza – Consigliere Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – rel. Consigliere Dott....
Categoria: Cassazione civile 2015
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 novembre 2015, n. 22316. L’assicuratore della responsabilità civile, il quale abbia pagato direttamente al danneggiato la somma che in base a sentenza di condanna avrebbe dovuto pagargli l’assicurato, può esercitare l’azione di indebito oggettivo ex art. 2033 c.c., nei confronti dell’ accipiens, qualora la sentenza di condanna sia riformata nel senso della non debenza (anche parziale) della somma, di tal che il pagamento rimanga privo di causa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 novembre 2015, n. 22316 Fatto e diritto E.L. ha proposto ricorso per cassazione affidato a due motivi avverso la sentenza del 20.5.2013 della Corte d’Appello di Roma che – in un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo azionato nei suoi confronti della Compagnia Tirrena di Assicurazioni spa...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 ottobre 2015, n. 22118. Le creazioni di design sono oggetto di una protezione speciale, tendenzialmente soggetta alla formalità costitutiva della registrazione, individuata in un qualcosa di diverso da ciò che può costituire disegno o modello, secondo un’interpretazione del requisito del valore artistico come volto a riservare la tutela autorale ai prodotti di particolare pregio estetico, di facile riconoscibilità, anche attraverso il ricorso a criteri indiziari, opportunamente pesati (dal suo riconoscimento in ambiti critico-specialististici, alla presenza di tratti sicuramente innovativi, sia sul terreno progettuale che realizzativo, fino ad una precoce ed attendibile musealizzazione, ecc.).
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 ottobre 2015, n. 22118 Svolgimento del processo 1.La Corte d’Appello di Venezia ha parzialmente accolto gli appelli, proposti da L.A.L. srl (a seguito dell’impugnazione principale) nonché da G. Srl e G.A. (d’ora innanzi: i G. , per l’impugnazione incidentale), contro la sentenza del Tribunale di quella stessa...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 novembre 2015, n. 22396. Nel procedimento di correzione degli errori materiali di cui all’art. 287 cod. proc. civ. non è ammessa alcuna pronuncia sulle spese processuali, in quanto, trattandosi di procedimento in camera di consiglio (art. 742 bis cod. proc. civ.) in materia di giurisdizione volontaria, mancano i presupposti richiesti dall’art. 91 cod. proc. civ. per una siffatta pronuncia, ossia un provvedimento conclusivo di un procedimento contenzioso suscettibile di determinare una posizione di soccombenza
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 novembre 2015, n. 22396 Svolgimento del processo La Corte di Appello di Perugia con decreto n. 1966 del 2013, su istanza di Studio di Medicina Nucleare corrente in Roma, L.S., F.P., R.A., , condannava il Ministero della Giustizia al pagamento della somma complessiva di €. 1.000 per...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 novembre 2015, n. 22461. Ai sensi del combinato disposto degli artt. 167, 1 comma e 115, 1 comma c.p.c., l’onere di contestazione specifica dei fatti posti dall’attore a fondamento della domanda, si pone unicamente per il convenuto costituito e nell’ambito del solo giudizio di primo grado, nel quale soltanto si definisce – irretrattabilmente – il thema decidendum (cioè i fatti pacifici) e il thema probandum (vale a dire i fatti controversi). Pertanto, il giudice d’appello nel decidere la causa deve aver riguardo ai suddetti temi così come si sono formati nel giudizio di primo grado, non rilevando a tal fine la condotta processuale tenuta dalle parti nel giudizio svoltosi innanzi a lui
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 novembre 2015, n. 22461 Svolgimento del processo e motivi della decisione I. – Il Consigliere relatore, designato ai sensi dell’art. 377 c.p.c., ha depositato in cancelleria la seguente relazione ex artt. 380 bis e 375 c.p.c.: “1. – B.A. conveniva in giudizio innanzi al giudice di pace...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2015, n. 22664 . La risoluzione del contratto per inadempimento a seguito della pronuncia costitutiva del giudice priva di causa giustificativa le reciproche obbligazioni dei contraenti. Ne consegue che l’obbligo restitutorio relativo all’originaria prestazione pecuniaria, anche in favore della parte non inadempiente, ha natura di debito di valuta, come tale non soggetto a rivalutazione monetaria, se non nei termini del maggior danno – da provarsi dal creditore – rispetto a quello soddisfatto dagli interessi legali, ai sensi dell’art. 1224 cod. civ.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 5 novembre 2015, n. 22664 Ritenuto in fatto Con contratto preliminare del 2.10.1992, Ri.Gi. promise di vendere a T.S. un appartamento sito in Pozzuoli per il prezzo di lire 160 milioni, dei quali 48 vennero versati al preliminare e la restante parte avrebbe dovuto essere versata al definitivo,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 settembre 2015, n. 18611. In tema di valutazione e liquidazione unitaria del danno morale e del danno esistenziale, sia pure con riferimento alla perdita del rapporto parentale conseguente alla perdita della morte del congiunto, e tale problematica viene ora in esame, sia pure sotto il diverso profilo del danno diretto, subito iure proprio, del macroleso, e per gli aspetti non patrimoniali ed esistenziali. Dove il punto controverso della decisione attiene alla verifica della congruità ed integralità del risarcimento del danno ingiusto, evitando una duplicazione risarcitoria
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE sezione III sentenza 22 settembre 2015, n. 18611 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente – Dott. PETTI Giovanni B. – rel. Consigliere – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 ottobre 2015, n. 21318. In tema di risarcimento dei danni da responsabilità civile, non è consentito al danneggiato, in presenza di un danno derivante da un unico fatto illecito, riferito alle cose ed alla persona, già verificatosi nella sua completezza, di frazionare la tutela giurisdizionale mediante la proposizione di distinte domande, parcellizzando l’azione extracontrattuale davanti al giudice di pace ed al tribunale in ragione delle rispettive competenze per valore
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 21 ottobre 2015, n. 21318 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina L. –...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 23 ottobre 2015, n. 21664. Ai fini del legittimo potere di sospensione discrezionale del processo, previsto dall’art. 337, comma 2, cod. proc. civ., è indispensabile un’espressa valutazione di plausibile controvertibilità della decisione di cui venga invocata l’autorità in quel processo, sulla base di un confronto tra la decisione stessa e la critica che ne è stata fatta. Ne consegue che la sospensione discrezionale in parola è ammessa ove il giudice del secondo giudizio motivi esplicitamente le ragioni per le quali non intende riconoscere l’autorità della prima sentenza, già intervenuta sulla questione ritenuta pregiudicante, chiarendo perchè non ne condivide il merito o le ragioni giustificatrici
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 23 ottobre 2015, n. 21664 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 ottobre 2015, n. 21528. In tema di divieto di sosta: necessaria la querela di falso se si deduce di aver esposto la ricevuta
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 ottobre 2015, n. 21528 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. MANNA Antonio – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI...