SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE sentenza 22 maggio 2014, n. 11364 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente – Dott. PETTI Giovanni B. – rel. Consigliere – Dott. RUBINO Lina – Consigliere – Dott. CARLUCCIO...
Categoria: Cassazione civile 2014
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 giugno 2014, n. 14804. Quando la parte, contro la quale sia prodotta la copia fotostatica, assimilabile a quella fotografica di cui all'articolo 2719 del Cc, non autenticata da pubblico ufficiale di un documento dalla medesima almeno apparentemente sottoscritto, la disconosca come falsa e, comunque, come non conforme all'originale, nessuna delle parti può produrre l'istanza di verificazione ex articolo 216 del Cpc, istanza che concerne soltanto i documenti originali, ma incombe alla controparte fornire nei modi ordinari la dimostrazione dei fatti risultanti dalla copia suddetta; ne consegue che detta controparte è tenuta o a esibire l'originale, e, in ipotesi affermativa, a chiedere la verificazione della scrittura, se l'avversario insisterà nel disconoscerla, o a fornire altre prove del suo asserto, nei limiti ordinari della loro ammissibilità e, quindi, anche prove testimoniali, ove dimostri, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 2724, n. 3, del Cc, di avere senza sua colpa smarrito il documento
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 giugno 2014, n. 14804 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ODDO Massimo – Presidente Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere Dott. PICARONI Elisa – Consigliere Dott. ABETE...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 giugno 2014, n. 14809. In tema di condominio l'installazione di un ascensore, al fine dell'eliminazione delle barriere architettoniche, realizzata da un condomino su parte di un cortile e di un muro comuni, deve considerarsi indispensabile ai fini dell'accessibilità dell'edificio e della reale abitabilità dell'appartamento, e rientra pertanto nei poteri spettanti ai singoli condomini ai sensi dell'articolo 1102 del Cc, senza che, ove siano rispettati i limiti di uso delle cose comuni stabiliti da tale norma, rilevi la disciplina dell'articolo 907 del Cc sulla distanza delle costruzioni dalle vedute, neppure per effetto del richiamo a essa operato nell'articolo 3, comma 2, della legge 13/1989, non trovando detta disposizione applicazione in ambito condominiale
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 30 giugno 2014, n. 14809 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. BUCCIANTE Ettore – Consigliere Dott. MAZZACANE Vincenzo – rel. Consigliere Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. GIUSTI...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 31 luglio 2014, n. 17463. L’art. 872, c. 2, c.c. consacra il principio contrario in cui si sancisce la tipicita' della tutela solo per quella ripristinatoria, mentre il risarcimento del danno è demandato ai principi generali.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 31 luglio 2014, n. 17463 Rileva in diritto I – Parte ricorrente denunzia la violazione o falsa applicazione dell’art. 2043 cod. civ. e, al contempo, la sussistenza di una motivazione contraddittoria, laddove il giudice del gravame aveva , da un lato disconosciuto la sussistenza dei presupposti per la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 luglio 2014, n. 17403. La responsabilità del Ministero della salute per i danni conseguenti ad infezioni da virus HBV, HIV e HCV contratte da soggetti emotrasfusi è di natura extracontrattuale. Ne consegue che il diritto al risarcimento del danno da parte di chi assume di aver contratto tali patologie per fatto doloso o colposo di un terzo è soggetto al termine di prescrizione quinquennale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 luglio 2014, n. 17403 Svolgimento del processo 1. – S.A. ricorre, affidandosi a tre motivi, per la cassazione della sentenza n. 1620 del 10.11.11 della Corte di appello di Torino, con la quale è stato respinto il suo appello avverso,la reiezione, per riconosciuta prescrizione, della sua domanda...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 29 luglio 2014, n. 17218. Ai fini dell’accertamento della preclusione derivante dall’esistenza di un giudicato esterno, imprescindibile risulta, oltre all’identificazione della statuizione contenuta nella precedente decisione, il raffronto della stessa con l’oggetto specifico del processo nell’ambito del quale il giudicato dovrebbe fare stato, e quindi il riscontro dell’esistenza di una relazione giuridica tra i diritti dedotti nei due giudizi. La preclusione deve essere, pertanto, esclusa qualora il giudizio abbia ad oggetto un rapporto giuridico diverso da quello deciso con la sentenza passata in giudicato.
Suprema CORTE DI CASSAZIONE Sezione III sentenza 29 luglio 2014, n.17218 Motivi della decisione p.1.1 Con il primo motivo di ricorso l’O. lamenta violazione e falsa applicazione di legge ex articolo 360, 1^ co. n. 3) cod.proc.civ., con riferimento agli articoli 2909 codice civile e 324 codice procedura civile, dal momento che...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 luglio 2014, n. 17102.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 luglio 2014, n. 17102 Svolgimento del processo La società Gabetti Property Solutions Agency s.p.a. richiedeva il pagamento dell’indennità per la perdita dell’avviamento a seguito della cessazione del contratto di locazione relativo ad un immobile sito in (omissis) , che era conseguita alla disdetta da...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 luglio 2014, n. 17277. Spetta solo al genitore di consentire al secondo riconoscimento, legittimando, in caso contrario, l'altro genitore a promuovere l'azione per ottenere sentenza sostitutiva, in un procedimento in cui il primo è contraddittore necessario, come il minore, rappresentato dal tutore.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 luglio 2014, n. 17277 Svolgimento del processo 1. Con ricorso depositato il 5.7.2012, S.A.E. chiedeva al Tribunale per i minorenni di Catanzaro di essere autorizzata al riconoscimento della figlia T.S. , nata il (omissis) fuori dal matrimonio, già riconosciuta da T.G. , con...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 luglio 2014, n. 17374. Riscontrata l’effettiva volontà di riorganizzazione della società, il licenziamento del lavoratore per motivi non basati sulle esigenze oggettive della soppressione del posto e delle funzioni del lavoratore, ma fondati sulla volontà di “eliminare” la presenza del funzionario, in quanto rappresenti la continuità con la passata gestione, è illegittimo. In questo caso, infatti, viene a mancare il nesso oggettivo tra la ristrutturazione aziendale e la risoluzione del rapporto.
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 luglio 2014, n. 17374 Svolgimento del processo Con sentenza del 18/3 – 28/3/2008 la Corte d’appello di Firenze, accogliendo l’impugnazione principale di M.S. e respingendo quella incidentale della A.C. Siena s.p.a., ha ordinato la reintegra del M. nel posto di lavoro ed ha condannato la...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 luglio 2014, n. 15605. Le rimesse sul conto corrente dell’imprenditore successivamente fallito sono legittimamente revocabili, ai sensi dell’art. 67 l.fall., quando il conto stesso risulti “scoperto” secondo il criterio del “saldo disponibile”, da determinarsi in ragione delle epoche di effettiva esecuzione di incassi ed erogazioni da parte della banca; pertanto, in presenza di operazioni di sconto di titoli cambiari con accredito del netto ricavo sul conto corrente, tale saldo va determinato considerando che il cliente acquista l’immediata disponibilità del denaro, accreditato sul conto corrente a fronte della cessione del credito verso terzi , e che l’eventuale mancato buon fine del titolo opera come condizione risolutiva del contratto.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 luglio 2014, n. 15605 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...