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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 29 novembre 2013 n. 26778. Illegittima l’espropriazione per pubblica utilità se manca il riferimento al termine dei lavori, che non può neppure essere desunto da un atto “de relato”

Il testo integrale [1]   E’ incontestata la circostanza secondo la quale il provvedimento amministrativo contenente la dichiarazione di pubblica utilità priva dei termini per il compimento dell’espropriazione e dell’opera è radicalmente nullo ed inefficace, così come è analogamente incontestata la legittimità di una loro indicazione ‘de relato’, vale a dire facendo specifico riferimento ad...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 26286 del 25 novembre 2013. In tema di antisindacalità della condotta datoriale e reintegra dei lavoratori licenziati

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 26286 del 25 novembre 2013 Svolgimento del processo Con sentenza del 4/6/2004 il giudice del lavoro del Tribunale di Roma, accogliendo l’opposizione proposta L. n. 300 del 1970, ex art. 28 dall’Associazione Stampa Romana nei confronti della società Nuvolari s.p.a., dichiarò l’antisindacalità della condotta di quest’ultima per...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365. L’eccezione d’inadempimento è istituto di applicazione generale in materia di contratti a prestazioni corrispettive, che mira a conservare, in caso d’inadempimento di una delle parti, l’equilibrio sostanziale e funzionale del negozio, e perciò richiede quel giudizio sulla ragionevolezza del rifiuto di adempiere, espresso dal secondo comma dell’art. 1460 c.c., con la formula della non contrarietà alla buona fede. Il rimedio dell’eccezione d’inadempimento è applicabile al contratto di appalto nell’ipotesi di rifiuto del committente di pagare il corrispettivo all’appaltatore inadempiente all’obbligo di eliminare i vizi e le difformità dell’opera, nonché nell’ipotesi in cui l’appaltatore non consegni l’opera perché il committente, adducendo vizi e difformità inesistenti, rifiuta il pagamento del corrispettivo

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2013, n. 26365 Fatto e diritto Rilevato che il consigliere designato ha depositato, in data 12 marzo 2013, la seguente proposta di definizione, ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c.: “Con atto di citazione in data 29 dicembre 2004 la sig.ra V.R. proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 novembre 2013, n. 26397. Illegittimo il licenziamento disciplinare in danno del lavoratore per aver installato il programma “eMule” sul p.c. assegnato dalla società

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro Sentenza 26 novembre 2013, n. 26397 IN NOME DEL POPOLO ITALIANOLA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – rel. Consigliere ha...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 novembre 2013 n. 26637. In caso di ritardo nella consegna degli immobili venduti il danno è pari al valore locativo che se ne poteva ricavare

Il testo integrale[1] Per i giudici della Cassazione il danno per la mancata disponibilità di un immobile, da parte di un imprenditore commerciale, è ‘in re ipsa’, considerata l’impossibilità per costui di conseguire l’utilità ricavabile dal bene medesimo in relazione alla natura normalmente fruttifera di esso. Per la determinazione del risarcimento del danno, quindi, ben...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2013, n. 26353. In tema di obbligo di custodia

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza  25 novembre 2013, n. 26353 Svolgimento del processo La società Coop Lombardia a r.l. convenne, davanti al tribunale di Milano, le società Mondial Milano spa e Mondial Service srl (già Mondial Transport srl) chiedendone la condanna, in via solidale od alternativa, al risarcimento dei danni subiti per due...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 27 novembre 2013 n. 26501. A seguito dell’azione proposta dal curatore fallimentare contro il terzo per la restituzione dei pagamenti eseguiti a suo favore dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento – azione che ha natura di accertamento dell’inefficacia dei pagamenti medesimi – sugli importi in restituzione sono dovuti gli interessi legali dalle date dei singoli pagamenti

Il testo integrale[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/11/pagamenti-successivi-al-fallimento-da-restituire-con-gli-interessi.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com