Consiglio di Stato sezione V sentenza 1 dicembre 2014, n. 5915 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7111 del 2014, proposto dalla WA. S.R.L., rappresentata e difesa dagli avvocati Ni.Tr. e Fi.Ce., con domicilio...
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Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 2 dicembre 2014, n. 5960. L'espulsione disposta dal giudice penale quale misura sostitutiva della detenzione (o, nel caso di specie, della semplice ammenda), si configura come una misura di carattere amministrativo, in quanto, da un lato, la sua esecuzione è affidata al questore anziché al pubblico ministero e, dall'altro, il testo dell'art. 16, comma 1, "richiama le condizioni che costituiscono il presupposto dell'espulsione amministrativa prevista dall'art. 11 (ora art. 13) del decreto legislativo n. 286 del 1998, così rendendo evidente la sostanziale sovrapposizione fra le due misure e la conseguente necessità di una loro armonizzazione sistematica"
Consiglio di Stato sezione III sentenza 2 dicembre 2014, n. 5960 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8000 del 2014, proposto da: (OMISSIS), rappresentato e difeso dall’Avv. Marco Michele Picciani, con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6015. E' inammissibile il ricorso giurisdizionale amministrativo proposto dalla parte, dinanzi al Giudice di secondo grado che sta in giudizio senza il patrocinio di alcun avvocato, pur non avendo la qualità per esercitare l'ufficio di difensore, a nulla rilevando la circostanza che il ricorso abbia ad oggetto la materia dell'accesso, in relazione alla quale la previsione di cui all'art. 23, c.p.a. prevede la possibilità della difesa personale della parte. Tale eccezionale possibilità, invero, è espressamente preclusa per i giudizi di impugnazione che si celebrano davanti al Consiglio di Stato dall'art. 95, comma 6, c.p.a.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6015 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 938 del 2014, proposto da: Vi.Se., in proprio, con domicilio eletto presso la Segreteria del Consiglio di...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 15 dicembre 2014, n. 6153. Non sussistono controinteressati da evocare in giudizio nel caso di impugnativa di atti regolatori posti in essere dall'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas inerenti ai meccanismi di incentivazione e penalità relative alle perdite di rete per le imprese di distribuzione dell'energia elettrica. Non assume la qualifica di controinteressato uno dei tanti operatori assoggettati al meccanismo sanzionatorio e premiale delle perdite di rete, anche qualora sia fortemente inciso dall'atto impugnato ricevendone un beneficio. Costituisce, infatti, principio consolidato che rispetto agli atti generali, come sono in genere gli atti regolatori, non si possono individuare controinteressati.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 15 dicembre 2014, n. 6153 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5831 del 2014, proposto da: Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, in persona del legale rappresentante...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 5988. In materia edilizia ciò che contraddistingue la ristrutturazione dalla nuova edificazione è la già avvenuta trasformazione del territorio, mediante una edificazione di cui conservi la struttura fisica, sia pure con la sovrapposizione di un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, ovvero la cui stessa struttura fisica venga del tutto sostituita nel rispetto della sagoma e del volume. La ristrutturazione edilizia, in particolare, qualora dia luogo ad un intervento cosiddetto ricostruttivo comporta la demolizione seguita dalla ricostruzione del manufatto, nel rispetto del volume e della sagoma dell'edificio preesistente; mentre qualora dia dando luogo ad un intervento di tipo conservativo, può comportare anche l'inserimento di nuovi volumi o modifiche della sagoma
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 5988 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4944 del 2004, proposto dal Comune di Boffalora sopra Ticino, in persona del legale rappresentante in carica,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6021. In tema di contratti pubblici, la giurisdizione del giudice ordinario comprende la cognizione delle controversie inerenti ai diritti e agli obblighi scaturenti dal contratto di appalto, a nulla rilevando che l'amministrazione si sia avvalsa della facoltà di rescindere o risolvere il rapporto a mezzo un atto amministrativo. Il criterio in forza del quale la giurisdizione si determina attiene, infatti, all'intrinseca consistenza della posizione soggettiva dedotta in giudizio e rientra nei poteri del giudice ordinario accertare, verificando in via incidentale la legittimità dell'atto rescissorio, la sussistenza
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6021 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7664 del 2008, proposto dalla s.r.l. Ma. e dalla S.p.A. Bi., in persona de rispettivi legali rappresentanti...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 5 dicembre 2014, n. 6026. In tema di motivazione dell'atto amministrativo, l'art. 3 della legge sul procedimento amministrativo è inteso in un'accezione funzionale, in virtù della quale, rifuggendosi da posizioni di carattere formalistico, sono rispettosi della disposizione in esame i provvedimenti contenenti l'esternazione di ragioni in misura e con modalità tali da consentire al cittadino la ricostruzione dell'iter logico e giuridico attraverso cui l'amministrazione si è determinata ad adottare un dato provvedimento
Consiglio di Stato sezione V sentenza 5 dicembre 2014, n. 6026 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5850 del 2005, proposto dal Comune di Castel Volturno, rappresentato e difeso dall’avvocato Vi.Co., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 10 dicembre 2014, n. 34. E' legittima la clausola, contenuta in atti di indizione di procedure di affidamento di appalti pubblici, che preveda l'escussione della cauzione provvisoria anche nei confronti di imprese non risultate aggiudicatarie, ma solo concorrenti, in caso di riscontrata assenza del possesso dei requisiti di carattere generale di cui all'art. 38 del Codice dei contratti pubblici.
Consiglio di Stato adunanza plenaria sentenza 10 dicembre 2014, n. 34 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE ADUNANZA PLENARIA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 27 di A.P. del 2014, proposto da: COMUNE DI ERICE, rappresentato e difeso dall’avv. Sa.Ci., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 12 novembre 2014, n. 5556. La cancellazione della causa dal ruolo disposta dal Tribunale amministrativo regionale, neutralizzando gli effetti propulsivi dei precedenti atti di impulso processuale fa di nuovo nascere in capo alla parte l'onere di presentare una nuova istanza di fissazione dell'udienza o, comunque, un atto di impulso processuale. In mancanza di tale nuovo atto di impulso processuale, è irrilevante, al fine di evitare la perenzione del giudizio, la volontà di proseguire il giudizio espressa eventualmente dal ricorrente
Consiglio di Stato sezione VI ordinanza 12 novembre 2014, n. 5556 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 4991 del 2014, proposto da: Cl.Ti., rappresentato e difeso dall’avv. Gi.Le., con domicilio eletto presso Gi.Le. in Roma, Via (…); contro Comune...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 12 novembre 2014, n. 5583. Le caratteristiche essenziali della funzione dirigenziale, genericamente intesa, sono l'autonomia, la discrezionalità, la potestà provvedimentale e gestionale, la preposizione gerarchica, e l'inerente responsabilità. I compiti dei medici che l'ordinamento del s.s.n. denomina "dirigenti" dei vari livelli corrispondono solo in senso assai parziale e relativo a questo schema generale. Nella misura in cui un dirigente medico (pur se preposto ad una struttura complessa) gode di autonomia, discrezionalità, etc., tutto ciò attiene essenzialmente, o comunque prevalentemente, alla sfera professionale tecnico-sanitaria. Mancano, fra l'altro, competenze provvedimentali e gestionali, se non forse in misura del tutto marginale e limitata al momento organizzativo interno del reparto. In questa situazione, la scelta di sottrarre i dirigenti medici al regime generale dell'incompatibilità con le cariche pubbliche elettive, non appare tanto manifestamente illogica da indurre a porvi rimedio mediante operazioni interpretative in contrasto con il dato trasparente della formulazione letterale dell'art. 12, del D.Lgs. n. 39 del 2013
Consiglio di Stato sezione III sentenza 12 novembre 2014, n. 5583 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 8193 del 2014, proposto da: An.Am., rappresentato e difeso...