Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 5 marzo 2018, n. 1327. L’elemento della riconoscibilità del voto deve essere valutato caso per caso, al fine di stabilire se l’anomalia del voto possa giustificarsi
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 5 marzo 2018, n. 1327. L’elemento della riconoscibilità del voto deve essere valutato caso per caso, al fine di stabilire se l’anomalia del voto possa giustificarsi

L’elemento della riconoscibilità del voto deve essere valutato caso per caso, al fine di stabilire se l’anomalia del voto possa giustificarsi ragionevolmente con cause diverse da quella della volontà di far identificare il consenso attribuito alla lista o al candidato, di modo che possono essere ritenuti segni di riconoscimento solo quelli eccedenti il modo normale...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 5 marzo 2018, n. 1338. L’avvalimento, al di là della forma negoziale prescelta e d’ogni considerazione sulla natura del relativo contratto, non può trasformarsi in una sorta di “scatola vuota”
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 5 marzo 2018, n. 1338. L’avvalimento, al di là della forma negoziale prescelta e d’ogni considerazione sulla natura del relativo contratto, non può trasformarsi in una sorta di “scatola vuota”

L’avvalimento, al di là della forma negoziale prescelta e d’ogni considerazione sulla natura del relativo contratto, non può trasformarsi in una sorta di “scatola vuota” . Insomma, non è consentito ai concorrenti, privi di taluni requisiti di qualificazione, di ottenerli in prestito al fine di partecipare alle gare d’appalto senza che sussistano adeguate garanzie circa...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1341. La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 5 marzo 2018, n. 1341. La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta

La disposizione di cui all’art. 46, comma 1-bis, D.Lgs. 163/2006 va intesa nel senso che la mancata sottoscrizione comporta l’esclusione del concorrente solo se genera incertezza circa la provenienza dell’offerta: in sostanza, il “per”va inteso come “dovuto a”; se ne ricava, a contrario, che se il difetto di sottoscrizione non genera incertezze circa la provenienza...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 1 marzo 2018, n. 1278. Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala
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Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 1 marzo 2018, n. 1278. Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala

Al di fuori dei casi in cui il margine positivo risulti pari a zero, non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala, poiché anche un utile apparentemente modesto può comportare un vantaggio significativo, sia per la prosecuzione in sé dell’attività lavorativa, sia per la...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 28 febbraio 2018, n. 1229. Alle luce dell’art. 6 della direttiva 19 novembre 2008 n. 2008/98/CE riguardante la “cessazione della qualifica di rifiuto”
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 28 febbraio 2018, n. 1229. Alle luce dell’art. 6 della direttiva 19 novembre 2008 n. 2008/98/CE riguardante la “cessazione della qualifica di rifiuto”

Alle luce dell’art. 6 della direttiva 19 novembre 2008 n. 2008/98/CE riguardante la “cessazione della qualifica di rifiuto” che: a) la disciplina della cessazione della qualifica di “rifiuto” è riservata alla normativa comunitaria; b) quest’ultima ha previsto che sia comunque possibile per gli Stati membri valutare altri casi di possibile cessazione; c) tale prerogativa tuttavia...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 2 marzo 2018, n. 1309. La natura precaria e temporanea della struttura realizzata
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 2 marzo 2018, n. 1309. La natura precaria e temporanea della struttura realizzata

La natura precaria e temporanea della struttura realizzata, secondo noto e consolidato orientamento, non può certamente inferirsi dal genere del materiale di costruzione impiegato, bensì dall’essere o meno la costruzione destinata al soddisfacimento di esigenze temporanee. Sentenza 2 marzo 2018, n. 1309 Data udienza 15 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1176. L’errore revocatorio, oltre ad apparire immediatamente rilevabile, senza necessità di argomentazioni induttive o indagini ermeneutiche, non va confuso con quello che coinvolge l’attività valutativa del giudice
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Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1176. L’errore revocatorio, oltre ad apparire immediatamente rilevabile, senza necessità di argomentazioni induttive o indagini ermeneutiche, non va confuso con quello che coinvolge l’attività valutativa del giudice

L’errore revocatorio, oltre ad apparire immediatamente rilevabile, senza necessità di argomentazioni induttive o indagini ermeneutiche, non va confuso con quello che coinvolge l’attività valutativa del giudice e non ricorre nell’ipotesi di erroneo, inesatto o incompleto apprezzamento delle risultanze processuali ovvero di anomalia del procedimento logico di interpretazione del materiale probatorio ovvero quando la questione controversa...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1187. Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso
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Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1187. Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso

Gli oneri di urbanizzazione sono dovuti sia per le nuove costruzioni sia nei casi di ristrutturazione e/o cambio di destinazione d’uso; tanto in forza del principio secondo il quale ogni qual volta l’Amministrazione rilascia un titolo edilizio in relazione ad un intervento, sia pure in variante, allo scopo di realizzare un mutamento della destinazione d’uso...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1192. In base all’art. 1, comma 4, L. 62/2000 in caso di istituzione di nuovi corsi completi per i quali sia richiesta per la prima volta la parità
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1192. In base all’art. 1, comma 4, L. 62/2000 in caso di istituzione di nuovi corsi completi per i quali sia richiesta per la prima volta la parità

In base all’art. 1, comma 4, L. 62/2000 in caso di istituzione di nuovi corsi completi per i quali sia richiesta per la prima volta la parità, la parità scolastica non può, ma ‘deve’ essere riconosciuta in modo limitato alla sola prima classe. Sentenza 27 febbraio 2018, n. 1192 Data udienza 11 gennaio 2018 REPUBBLICA...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1156. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 27 febbraio 2018, n. 1156. La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale

La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entitè ed accessorie rispetto ad un’opera principale, quali i piccoli manufatti per il contenimento di impianti tecnologici et similia, ma non anche ad opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per una propria autonomia rispetto all’opera cosiddetta...