Seppur non debba sussistere un rapporto di identità tra il preavviso di rigetto e la determinazione conclusiva del procedimento, nè una corrispondenza puntuale e di dettaglio tra il contenuto dei due atti, ben potendo la pubblica amministrazione ritenere, nel provvedimento finale, di dover meglio precisare le proprie posizioni giuridiche, deve recisamente escludersi la possibilità di fondare il diniego definitivo su ragioni del tutto nuove, non enucleabili dalla motivazione dell’atto endoprocedimentale.
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Seppur non debba sussistere un rapporto di identità tra il preavviso di rigetto e la determinazione conclusiva del procedimento, nè una corrispondenza puntuale e di dettaglio tra il contenuto dei due atti, ben potendo la pubblica amministrazione ritenere, nel provvedimento finale, di dover meglio precisare le proprie posizioni giuridiche, deve recisamente escludersi la possibilità di fondare il diniego definitivo su ragioni del tutto nuove, non enucleabili dalla motivazione dell’atto endoprocedimentale.

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 18 aprile 2018, n. 2330. Seppur non debba sussistere un rapporto di identità tra il preavviso di rigetto e la determinazione conclusiva del procedimento, nè una corrispondenza puntuale e di dettaglio tra il contenuto dei due atti, ben potendo la pubblica amministrazione ritenere, nel provvedimento finale, di dover meglio...

Ai sensi dell’art. 29, comma 3, lett. b), ultimo periodo, D.Lgs. 286/98, ai fini della determinazione del reddito si tiene conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari conviventi con il richiedente, il sostegno economico di soggetti non familiari ed estranei all’obbligo alimentare non può essere considerato ai fini della dimostrazione del requisito reddituale
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Ai sensi dell’art. 29, comma 3, lett. b), ultimo periodo, D.Lgs. 286/98, ai fini della determinazione del reddito si tiene conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari conviventi con il richiedente, il sostegno economico di soggetti non familiari ed estranei all’obbligo alimentare non può essere considerato ai fini della dimostrazione del requisito reddituale

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 18 aprile 2018, n. 2335. Ai sensi dell’art. 29, comma 3, lett. b), ultimo periodo, D.Lgs. 286/98, ai fini della determinazione del reddito si tiene conto anche del reddito annuo complessivo dei familiari conviventi con il richiedente, il sostegno economico di soggetti non familiari ed estranei all’obbligo alimentare non...

L’errore di fatto di cui all’art. 395 n. 4 non è in linea di principio ravvisabile quando si lamenta una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali o una anomalia del procedimento logico di interpretazione del materiale probatorio
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L’errore di fatto di cui all’art. 395 n. 4 non è in linea di principio ravvisabile quando si lamenta una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali o una anomalia del procedimento logico di interpretazione del materiale probatorio

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 17 aprile 2018, n. 2312. L’errore di fatto di cui all’art. 395 n. 4 non è in linea di principio ravvisabile quando si lamenta una presunta erronea valutazione delle risultanze processuali o una anomalia del procedimento logico di interpretazione del materiale probatorio (in quanto cio’ si risolve in un...

La Regione ben può prevedere misure di razionalizzazione della spesa farmaceutica, sia per contenerla sia per impegnare le somme limitate a sua disposizione nel modo ritenuto più congruo alle esigenze della popolazione.
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La Regione ben può prevedere misure di razionalizzazione della spesa farmaceutica, sia per contenerla sia per impegnare le somme limitate a sua disposizione nel modo ritenuto più congruo alle esigenze della popolazione.

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 13 aprile 2018, n. 2229. Con riferimento ai poteri in materia farmaceutica delle Regioni, che nell’ambito della competenza regionale concorrente in materia di tutela della salute, esse hanno discrezionalità organizzativa e di scelta, pur nei limiti imposti dal rispetto dei principi posti delle norme nazionali, nonché precisi obblighi di...

Interdittiva antimafia; il potere esercitato espressione della logica di anticipazione della soglia di difesa sociale, finalizzata ad assicurare una tutela avanzata nel campo del contrasto alle attività della criminalità organizzata, non deve necessariamente collegarsi ad accertamenti in sede penale di carattere definitivo e certi sull’esistenza della contiguità dell’impresa con organizzazione malavitose.
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Interdittiva antimafia; il potere esercitato espressione della logica di anticipazione della soglia di difesa sociale, finalizzata ad assicurare una tutela avanzata nel campo del contrasto alle attività della criminalità organizzata, non deve necessariamente collegarsi ad accertamenti in sede penale di carattere definitivo e certi sull’esistenza della contiguità dell’impresa con organizzazione malavitose.

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 13 aprile 2018, n. 2231. Interdittiva antimafia; il potere esercitato espressione della logica di anticipazione della soglia di difesa sociale, finalizzata ad assicurare una tutela avanzata nel campo del contrasto alle attività della criminalità organizzata, non deve necessariamente collegarsi ad accertamenti in sede penale di carattere definitivo e certi...

La notificazione per pubblici proclami è pur sempre una forma di notificazione che non può essere snaturata a mero mezzo di pubblicità, sicché la mancata specificazione delle generalità dei destinatari comporta l’inesistenza dell’atto e della relativa integrazione del contraddittorio tutte le volte in cui tale tipo di notificazione sia reso necessario da difficoltà dovute all’elevato numero dei destinatari stessi
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La notificazione per pubblici proclami è pur sempre una forma di notificazione che non può essere snaturata a mero mezzo di pubblicità, sicché la mancata specificazione delle generalità dei destinatari comporta l’inesistenza dell’atto e della relativa integrazione del contraddittorio tutte le volte in cui tale tipo di notificazione sia reso necessario da difficoltà dovute all’elevato numero dei destinatari stessi

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 12 aprile 2018, n. 2212. La notificazione per pubblici proclami è pur sempre una forma di notificazione che non può essere snaturata a mero mezzo di pubblicità, sicché la mancata specificazione delle generalità dei destinatari comporta l’inesistenza dell’atto e della relativa integrazione del contraddittorio tutte le volte in cui...

Non ricorre connessione oggettiva tra cause ove l’unico denominatore comune, oltre all’essere state, le cause, decise alla medesima udienza, è l’analogia di argomentazioni a sostegno delle motivazioni delle decisioni.
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Non ricorre connessione oggettiva tra cause ove l’unico denominatore comune, oltre all’essere state, le cause, decise alla medesima udienza, è l’analogia di argomentazioni a sostegno delle motivazioni delle decisioni.

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 13 aprile 2018, n. 2215. Non ricorre connessione oggettiva tra cause ove l’unico denominatore comune, oltre all’essere state, le cause, decise alla medesima udienza, è l’analogia di argomentazioni a sostegno delle motivazioni delle decisioni. Sentenza 13 aprile 2018, n. 2215 Data udienza 8 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...

Il codice dei contratti pubblici, con l’introduzione del cd. rito super accelerato nell’art. 120 cod. proc. amm., ha sostanzialmente inteso rispondere a tre problemi che più di frequente si riproponevano nelle controversie sulle procedure di affidamento degli appalti pubblici
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Il codice dei contratti pubblici, con l’introduzione del cd. rito super accelerato nell’art. 120 cod. proc. amm., ha sostanzialmente inteso rispondere a tre problemi che più di frequente si riproponevano nelle controversie sulle procedure di affidamento degli appalti pubblici

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 12 aprile 2018, n. 2210. Il codice dei contratti pubblici, con l’introduzione del cd. rito super accelerato nell’art. 120 cod. proc. amm., ha sostanzialmente inteso rispondere a tre problemi che più di frequente si riproponevano nelle controversie sulle procedure di affidamento degli appalti pubblici e, in particolare: “1) determinare...

Non vi è alcuna aspettativa tutelata degli aspiranti nuovi titolari di farmacia all’assegnazione di una preesistente farmacia che si era già resa vacante.
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Non vi è alcuna aspettativa tutelata degli aspiranti nuovi titolari di farmacia all’assegnazione di una preesistente farmacia che si era già resa vacante.

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 12 aprile 2018, n. 2194. Non vi è alcuna aspettativa tutelata degli aspiranti nuovi titolari di farmacia all’assegnazione di una preesistente farmacia che si era già resa vacante. L’eccezione di inammissibilità per carenza di una posizione legittimante, riproposta con la memoria di costituzione in appello da parte dell’Amministrazione, e...

In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto.
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In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto.

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 10 aprile 2018, n. 2183. In caso di avvalimento frazionato ciò che rileva è la dimostrazione da parte del concorrente che si avvale delle capacità di più imprese di potere disporre effettivamente dei mezzi di questi ultimi necessari all’esecuzione dell’appalto. Le finalità di massima partecipazione sottese all’istituto dell’avvalimento non...