Suprema Corte di Cassazione sezione unite sentenza del 19 maggio 2014, n. 10921 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI ha pronunciato la seguente SENTENZA sul ricorso 2832-2014 proposto da: AVVOCATO – ricorrente – contro PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE, CONSIGLIO...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 aprile 2014, n.16157. L'ambito di attività consentita all'agente provocatore, rientra in un indiretto e marginale intervento nell'ideazione e nell'esecuzione del reato: è lecita la condotta dell'agente che, attraverso un indiretto e marginale intervento nell'ideazione e nell'esecuzione del reato, si concretizzi prevalentemente in un'attività di osservazione, di controllo e di contenimento delle azioni illecite altrui
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 11 aprile 2014, n.16157 Ritenuto in fatto 1. Il giudice per le indagini preliminari di Brescia disponeva la misura degli arresti domiciliari nei confronti di P.A. , M.A. , La.Fr. , L.G. e Mo.Pa. , tutti militari in servizio presso la stazione carabinieri di (…), in relazione...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 aprile 2014, n. 15158. Integra l’abuso d'ufficio il comportamento del pubblico ufficiale volto a procurare in maniera illegittima delle assunzioni ad un pubblico impiego, atteso che il profitto o il vantaggio ingiusto di natura patrimoniale è configurato dalla stessa attribuzione della posizione impiegatizia o del relativo status, a nulla rilevando che il vantaggio patrimoniale sia stato acquisito dal soggetto beneficiato in modo lecito per effetto di prestazione di attività lavorativa
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 2 aprile 2014, n. 15158 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza sopra indicata il GUP del Tribunale di Catanzaro ha disposto non luogo a procedere nei confronti di G.G. e M.A.P. perché il fatto non sussiste in relazione all’accusa di concorso in abuso d’ufficio (artt....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 18 marzo 2014, n. 12736. La linea di demarcazione tra la fattispecie di estorsione aggravata e quella di concussione, tra loro in rapporto di genere a specie, è ravvisabile nel rapporto di oggettiva causalità tra la qualifica di pubblico uffciale e il comprortamento abusivo; nella prima ipotesi è un requisito indefettibile, mentre nella seconda può essere solo occasionale
Suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione II sentenza 18 marzo 2014, n. 12736 Fatto 1. Con ordinanza del 08/10/2013, il Tribunale del Riesame di Brescia annullò la misura cautelare degli arresti domiciliari applicata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale della medesima città a Z.E. , indagata per i seguenti reati: 1.1. capo sub B)...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 14 marzo 2014, n. 12228. Il reato di cui all'articolo 317 c.p., come novellato dalla Legge n. 190 del 2012, e' designato dall'abuso costrittivo del pubblico ufficiale
Le massime 1) “il reato di cui all’articolo 317 c.p., come novellato dalla Legge n. 190 del 2012, e’ designato dall’abuso costrittivo del pubblico ufficiale, attuato mediante violenza o – piu’ di frequente – mediante minaccia, esplicita o implicita, di un danno contra ius, da cui deriva una grave limitazione, senza tuttavia annullarla del tutto,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 17 febbraio 2014, n. 755. L’annullamento delle elezioni regionali in Piemonte
CONSIGLIO DI STATO SEZIONE V SENTENZA 17 febbraio 2014, n. 755 SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 556 del 2014, proposto dalla Regione Piemonte, in persona del Presidente pro tempore, rappresentata e difesa dall’avv. Angelo Clarizia, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 6 febbraio 2014, n. 5838. In tema di patteggiamento, il ricorso per cassazione può denunciare anche l’erronea qualificazione giuridica del fatto, così come prospettata nell’accordo negoziale e recepita dal giudice, in quanto la qualificazione giuridica è materia sottratta alla disponibilità delle parti e l’errore su di essa costituisce errore di diritto rilevante ai sensi dell’art. 606, comma 1, lett. b) cod. proc. pen. Nondimeno, l’errore sul nomen iuris deve essere manifesto, secondo l’anzidetto insegnamento, che ne ammette la deducibilità nei soli casi in cui sussista l’eventualità che l’accordo sulla pena si trasformi in accordo sui reati, mentre deve essere esclusa tutte le volte in cui la diversa qualificazione presenti margini di opinabilità
Suprema Corte di Cassazione S.U.P. sentenza 6 febbraio 2014, n. 5838 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Salerno, pronunciando ai sensi dell’art. 444 cod. proc. pen., ha applicato a C.G. , Ci.Ge. , R.C. , R.G. , S.F. , Co.Ro. ed Z.E. le pene...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 gennaio 2014, n. 1856. Le due condotte tipizzate dai c. 1 e 2 dell’art. 642 c.p. – che prevede il reato di danneggiamento fraudolento di beni assicurati nelle due versioni di chi “distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza” al fine di trarne vantaggio e di chi invece “aggrava le conseguenze o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro” – non sono alternative, trattandosi di reati differenti e dotati di autonoma rilevanza penale che quindi, ove siano integrati gli estremi fattuali, concorrono tra loro.
Suprema Corte di Cassazione sezione II Sentenza 17 gennaio 2014, n. 1856 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CASUCCI Giuliano – Presidente Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott. DAVIGO Piercamill – Consigliere Dott. RAGO Geppi – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 gennaio 2014, n. 2305. Reato di concussione in danno di un ingegnere perché, in concorso con il Sindaco e Assessore all’urbanistica di un Comune campano e alcuni imprenditori, costringeva il titolare di una società consortile a nominarlo quale direttore dei lavori, prospettando che se lo avesse fatto ci sarebbero stati problemi e ostacoli organizzativo-burocratici
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 20 gennaio 2014, n. 2305 Considerato in fatto e ritenuto in diritto 1. Con sentenza del 5.11.2012 la Corte di appello di Napoli – a seguito di gravame interposto dal P.M. e, tra gli altri, dall’imputato P.G. avverso la sentenza emessa il 13.11.2009 dal GUP del Tribunale di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 dicembre 2013, n. 50929. Deve essere esclusa la veste di persona offesa in capo al privato danneggiato allorche’ si versi in ipotesi di abuso (edilizio) finalizzato unicamente a procurare a se’ o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 dicembre 2013, n. 50929 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. MARINI Luigi – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. ANDRONIO Alessandro...