In caso di reato di lesione personale, commesso in occasione di maltrattamenti, i due fatti non posso essere ritenuti automaticamente aggravati dal nesso teleologico.
Sentenza 19 settembre 2017, n. 42574
Data udienza 7 luglio 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE TERZA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. AMORESANO Silvio – Presidente
Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere
Dott. CERRONI Claudio – rel. Consigliere
Dott. MOLINO Pietro – Consigliere
Dott. GAI Emanuela – Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/10/2016 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Angelillis Ciro, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l’imputato l’avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l’accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 ottobre 2016 la Corte di Appello di Milano ha confermato la sentenza del 13 novembre 2014 del Tribunale di Milano, in forza della quale (OMISSIS) era stato condannato alla pena di anni tre e mesi quattro di reclusione per i reati, uniti dal vincolo della continuazione, di cui all’articolo 61 c.p., comma 1, n. 1 e articolo 572 c.p.; articolo 61 c.p., comma 1, n. 1 e 2, articolo 576 c.p., comma 1, nn. 1 e 5, articoli 577, 585 e 582 c.p.; articolo 56, articolo 609-bis c.p., u.c., articolo 609-septies c.p., comma 4, in danno di (OMISSIS).
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