Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto, qualora il proposito della sottrazione sorga e si formi prima della attuazione della violenza, sempre che sussista un nesso di casualità apparente tra quest’ultima e l’impossessamento, nel senso che il secondo sia la conseguenza della prima.
Sentenza 16 novembre 2017, n. 52445
Data udienza 24 ottobre 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE SECONDA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. IASILLO Adriano – Presidente
Dott. RAGO Geppi – rel. Consigliere
Dott. AGOSTINACCHIO Luigi – Consigliere
Dott. PARDO Ignazio – Consigliere
Dott. SGADARI Giuseppe – Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS), contro la sentenza del 16/05/2016 della Corte di Appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere dott. G. Rago;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Zacco Franca, che ha concluso chiedendo l’annullamento con rinvio limitatamente alla continuazione.
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l’accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Nel dicembre 2008, (OMISSIS) chiese, per l’ennesima volta, ai propri genitori adottivi del denaro che gli serviva per soddisfare le sue esigenze di tossicodipendente: al che, la madre si rifiuto’ di darglieli, minacciandolo di chiamare i Carabinieri. L’imputato, per tutta risposta, le lancio’ contro una bottiglia di Coca Cola semipiena, infrangendo uno specchio della camera da letto; quindi, rispose che avrebbe chiamato lui i Carabinieri e, parlando con questi al telefono (verosimilmente per finta), disse che avrebbe ammazzato i genitori; nel fare cio’, aveva nelle mani un grosso coltello da cucina, consegnato successivamente dai denuncianti ai Carabinieri. A quel punto, i genitori, spaventati, riuscirono a scappare nell’appartamento di una vicina, e chiamarono i Carabinieri che giunsero circa un’ora dopo allorquando l’imputato si era gia’ allontanato.
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