La commissione di un furto o di una rapina in ora notturna integra gli estremi dell’aggravante di cui all’articolo 61 c.p., n. 5
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La commissione di un furto o di una rapina in ora notturna integra gli estremi dell’aggravante di cui all’articolo 61 c.p., n. 5

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 4 ottobre 2018, n. 44247. La massima estrapolata: La commissione di un furto o di una rapina in ora notturna integra gli estremi dell’aggravante di cui all’articolo 61 c.p., n. 5, a causa della ridotta vigilanza pubblica che in tali ore viene esercitata, a meno che particolari circostanze...

Il reato di rapina si consuma nel momento in cui la cosa sottratta cade nel dominio esclusivo del soggetto agente, anche se per breve tempo e nello stesso luogo in cui si e’ verificata la sottrazione
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Il reato di rapina si consuma nel momento in cui la cosa sottratta cade nel dominio esclusivo del soggetto agente, anche se per breve tempo e nello stesso luogo in cui si e’ verificata la sottrazione

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 10 settembre 2018, n. 40207. La massima estrapolata: Il reato di rapina si consuma nel momento in cui la cosa sottratta cade nel dominio esclusivo del soggetto agente, anche se per breve tempo e nello stesso luogo in cui si e’ verificata la sottrazione, e pur se, subito...

Ove il reo volontariamente costringa, attraverso una condotta oggettivamente minacciosa ed idonea a determinare l’effetto perseguito, la persona offesa a consegnare il proprio portafogli, si realizza l’effetto tipico previsto dall’art. 610, c.p.
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Ove il reo volontariamente costringa, attraverso una condotta oggettivamente minacciosa ed idonea a determinare l’effetto perseguito, la persona offesa a consegnare il proprio portafogli, si realizza l’effetto tipico previsto dall’art. 610, c.p.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 12 settembre 2018, n. 40488. La massima estrapolata: Deve ritenersi sussistente il reato di violenza privata, atteso che ove il reo volontariamente costringa, attraverso una condotta oggettivamente minacciosa ed idonea a determinare l’effetto perseguito, la persona offesa a consegnare il proprio portafogli, si realizza l’effetto tipico previsto dall’art....

In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto
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In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 19 giugno 2018, n. 28160. La massima estrapolata: In tema di rapina, quando la privazione della capacita’ di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto, ma ne preceda o ne segua l’attuazione, in ogni caso protraendosi oltre il suddetto limite temporale,...

E’ configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei alla sottrazione della cosa altrui, non portati a compimento per cause indipendenti dalla propria volonta’, adoperi violenza o minaccia per assicurarsi l’impunita’.
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E’ configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei alla sottrazione della cosa altrui, non portati a compimento per cause indipendenti dalla propria volonta’, adoperi violenza o minaccia per assicurarsi l’impunita’.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 13 giugno 2018, n. 26932. Le massime estrapolate: E’ configurabile il tentativo di rapina impropria nel caso in cui l’agente, dopo aver compiuto atti idonei alla sottrazione della cosa altrui, non portati a compimento per cause indipendenti dalla propria volonta’, adoperi violenza o minaccia per assicurarsi l’impunita’. Combinando...

In tema di rapina, l’elemento psicologico specifico puo’ essere integrato anche dal cosiddetto dolo concomitante o sopravvenuto
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In tema di rapina, l’elemento psicologico specifico puo’ essere integrato anche dal cosiddetto dolo concomitante o sopravvenuto

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, Sentenza 4 giugno 2018, n. 24904. La massima estrapolata: In tema di rapina, l’elemento psicologico specifico puo’ essere integrato anche dal cosiddetto dolo concomitante o sopravvenuto, non essendo necessario che la violenza o la minaccia siano finalizzate all’impossessamento sin dal primo atto. Sentenza 4 giugno 2018, n. 24904 Data...

Integra il reato di rapina, la condotta dell’agente che, al fine di impossessarsi di quanto sottratto ovvero per conseguire l’impunità, impedisca alle persone offese di intervenire costringendole a fuggire
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Integra il reato di rapina, la condotta dell’agente che, al fine di impossessarsi di quanto sottratto ovvero per conseguire l’impunità, impedisca alle persone offese di intervenire costringendole a fuggire

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 8 maggio 2018, n.20121. Integra il reato di rapina, la condotta dell’agente che, al fine di impossessarsi di quanto sottratto ovvero per conseguire l’impunità, impedisca alle persone offese di intervenire costringendole a fuggire o comunque coartando la loro volontà e libertà di movimento con comportamenti violenti, minacciosi o...

E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’.
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E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 4 aprile 2018, n. 14960. E’ configurabile il reato di rapina impropria nel caso in cui sussista un rapporto di immediatezza tra sottrazione della cosa e violenza utilizzata per assicurarsi l’impunita’. Tale nozione di “immediatezza” e’ stata estensivamente interpretata fino a ritenere che la violenza o la minaccia...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712. Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712. Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale

Deve ritenersi sussistente la circostanza aggravante dell’uso delle armi, prevista per la rapina dall’art. 628 comma 3 n. 1, prima ipotesi, c.p., solo quando la minaccia sia realizzata utilizzando un’arma giocattolo non riconoscibile come tale. Sentenza 1 febbraio 2018, n. 4712 Data udienza 17 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 16 novembre 2017, n. 52445. Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 16 novembre 2017, n. 52445. Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto

Nell’ipotesi di sottrazione di una cosa dopo l’esaurimento della azione violenta, si configura il delitto di rapina e non quello di furto, qualora il proposito della sottrazione sorga e si formi prima della attuazione della violenza, sempre che sussista un nesso di casualità apparente tra quest’ultima e l’impossessamento, nel senso che il secondo sia la...