La sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro
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La sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|12 febbraio 2024| n. 3822.

Nell’apprezzare la sussistenza di un danno alla salute e del nesso causale tra questo e l’ambiente di lavoro, il giudice non può prescindere da un esame critico delle risultanze della svolta c.t.u. medico legale per affidarsi esclusivamente a proprie intuizioni e convinzioni personali su aspetti il cui apprezzamento richiede particolari competenze tecniche.

Perché il licenziamento sia qualificabile come ritorsivo
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Perché il licenziamento sia qualificabile come ritorsivo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|9 gennaio 2024| n. 741.

Perché il licenziamento sia qualificabile come ritorsivo, il motivo illecito deve essere dotato di efficacia determinante esclusiva, a prescindere dal motivo formale, in modo che la condotta del datore di lavoro sia contraria ai valori fondamentali dell’organizzazione sociale e pertanto sia nullo. Si sostanzia in una reazione arbitraria ed ingiusta ad un comportamento del tutto legittimo del lavoratore (o di un soggetto a lui vicino), configurandosi come una vera e propria vendetta.

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La mancata statuizione nel dispositivo della sentenza in ordine ad un determinato capo della domanda configura il vizio di omessa pronuncia

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 gennaio 2024| n. 272.

La mancata statuizione, nel dispositivo della sentenza, in ordine ad un determinato capo della domanda configura il vizio di omessa pronuncia riguardo a quel capo, denunciabile ai sensi dell'art. 112 c.p.c., non potendo la esistenza della relativa decisione desumersi da affermazioni contenute nella sola motivazione

Cosa deve contenere un atto per avere efficacia interruttiva della prescrizione
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Cosa deve contenere un atto per avere efficacia interruttiva della prescrizione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 gennaio 2024| n. 279.

Per avere efficacia interruttiva della prescrizione, ai sensi dell'art. 2943 c.c., un atto deve contenere, oltre alla chiara indicazione del soggetto obbligato, l'esplicitazione della pretesa e l'intimazione o la richiesta scritta di adempimento, idonea a manifestare l'inequivocabile volontà del titolare del credito di far valere il proprio diritto, nei confronti del soggetto indicato, con l'effetto sostanziale di costituirlo in mora; pertanto, non determina l'interruzione della prescrizione la riserva, contenuta in un atto di citazione, di agire per il risarcimento di danni diversi e ulteriori rispetto a quelli effettivamente lamentati, trattandosi di espressione che, per genericità ed ipoteticità, non può in alcun modo equipararsi ad una intimazione o ad una richiesta di pagamento.

Ai fini di accertamento dell’adeguatezza di una determinata retribuzione
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Ai fini di accertamento dell’adeguatezza di una determinata retribuzione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|4 gennaio 2024| n. 278.

Ai fini di accertamento dell’adeguatezza di una determinata retribuzione non può farsi riferimento a una singola disposizione del contratto che preveda un diverso trattamento retributivo per altri dipendenti, dovendo invece l’inadeguatezza eventuale essere accertata solo attraverso il parametro stabilito dall’art.36 Costituzione, “esterno” rispetto al contratto. Sicché, la violazione del paradigma normativo di riferimento della Carta fondamentale postula lo scrutinio di tutte le voci che compongono il trattamento retributivo complessivo riconosciuto dal CCNL di settore, alla luce del canone di onnicomprensività.

Procedimento civile quando sussiste vizio di “ultra” o “extra” petizione
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Procedimento civile quando sussiste vizio di “ultra” o “extra” petizione

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|20 febbraio 2023| n. 5229. Procedimento civile quando sussiste vizio di “ultra” o “extra” petizione In materia di procedimento civile, sussiste vizio di “ultra” o “extra” petizione ex articolo 112 cod. proc. civ. quando il giudice pronunzia oltre i limiti della domanda e delle eccezioni proposte dalle parti, ovvero su questioni...

In tema di comportamenti datoriali discriminatori fondati sul sesso
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In tema di comportamenti datoriali discriminatori fondati sul sesso

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|3 febbraio 2023| n. 3361. In tema di comportamenti datoriali discriminatori fondati sul sesso In tema di comportamenti datoriali discriminatori fondati sul sesso, l’art. 40 del d.lgs. n. 198 del 2006 stabilisce un’attenuazione del regime probatorio ordinario in favore della parte ricorrente, la quale è tenuta solo a dimostrare una ingiustificata differenza...

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Condanna del datore di lavoro al versamento dei contributi

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|10 ottobre 2022| n. 29391. Condanna del datore di lavoro al versamento dei contributi Nel giudizio promosso dal lavoratore per la condanna del datore di lavoro al versamento dei contributi, sussiste litisconsorzio necessario con l’Istituto previdenziale; ciò in quanto la sentenza di condanna a versare contributi a quest’ultimo è condanna ad un...

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In tema di illeciti disciplinari nel pubblico impiego privatizzato

Corte di Cassazione, civile, Sentenza|6 ottobre 2022| n. 29142. In tema di illeciti disciplinari nel pubblico impiego privatizzato In tema di illeciti disciplinari nel pubblico impiego privatizzato, anche dopo le modifiche apportate dal d.lgs. n. 75 del 2017 (cd. legge “Madia”) all’art. 55 bis del d.lgs. n. 165 del 2001, la violazione del termine (ora di dieci...

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Impugnazione di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo

Corte di Cassazione, civile, Ordinanza|30 settembre 2022| n. 28502. Impugnazione di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo In ipotesi di impugnazione di un licenziamento per giustificato motivo soggettivo, la verifica della specificità degli addebiti contestati al lavoratore è rimessa al giudice del merito, il cui apprezzamento è incensurabile in sede di legittimità se congruamente e correttamente...